Site icon Buon Calcio a Tutti

Genoa-Frosinone, le statistiche: Grifone in contrasto con sé stesso. 229′ minuti senza gol subiti

Foto TanoPress

Genoa-Frosinone non andrà in archivio sicuramente come la gara più entusiasmante tra le mura del Ferraris. Molti errori, un muro contro muro tra la manovra rossoblu e la difesa ciociara che ha dato vita ad uno scialbo 0-0. Un risultato che, accolto tra i fischi del pubblico rossoblu, ha allungato a sei gare la striscia positiva del Grifone (i rossoblu non perdono dal 21 gennaio contro il Milan, ndr), fatto guadagnare un punto sul Bologna sia a Prandelli, sia a Baroni e, non in ultimo, permesso ai rossoblu di andare per la prima volta sotto il dato di un gol subito a partita.

Pegno da pagare? Quello di avere una mediana più di rottura che di costruzione. Guardare le statistiche lo dimostra e non aiuta comunque a metabolizzare un pareggio che al Genoa sta stretto. Specialmente nella misura in cui la formazione rossoblu ha giocato per oltre un’ora con l’uomo in più, senza mai impegnare Sportiello e trovandosi rimpallata per ben tre volte dal fondoschiena di Molinaro. Prandelli continua a ripetere che vuole più giocatori in area di rigore, più pressing, una manovra più fluida per servire Sanabria: probabile che ci sia ancora da lavorare su questi meccanismi.

I numeri raccontato di quasi il triplo di passaggi riusciti (443 contro 177), di nessun tiro in porta del Frosinone e di un secondo tempo giocato interamente nella metà campo avversaria, con Romero e Zukanovic ultimi baluardi schierati oltre la linea di centrocampo. Il baricentro, poi, è stato quello più alto da inizio stagione assestato mediamente sui 63 metri. E ancora il doppio del possesso pallone nella metà campo avversaria, acuito dall’inferiorità numerica di un Frosinone calato perfettamente nelle vesti di Fort Apache.

Si potrebbe andare avanti ancora, arrivando presto ai tiri totali, che sono nuovamente il triplo a favore del Genoa (9 a 3), e al computo dei calci d’angolo, ieri 7 ma complessivamente saliti a 125 da inizio stagione senza quasi mai portare al gol. Pur vero che qualche nuovo schema su calcio piazzato si è visto, dalla punizione di Sanabria terminata fuori nel primo tempo (Lerager e Radovanovic a fare muro davanti al pallone prima di aprirsi, ndr) al primo calcio d’angolo a favore rossoblu con la battuta a rimorchio per Bessa, che avrebbe calciato largo. Ma resta il fatto che il Genoa non ha segnato neppure un gol alle ultime due in classifica, ben arroccate nel difendere anche un solo punto, e dopo il Chievo (407′) è la squadra che da più tempo non trova la via del gol (180′).

Questa mattina, intanto, sui quotidiani sportivi lo spunto ricorrente era quello legato al record negativo di passaggi sbagliati da parte di Domenico Criscito. Ad analizzare bene il dato, sicuramente la gara di ieri è stata quella in cui il capitano rossoblu ha giocato il maggiore numero di palloni (113) dopo quella col Parma (100). Non è vero, invece, che sia la partita con la maggiore percentuale di passaggi non completati o sbagliati. Non è vero perché, volendo lasciare fuori dal calcolo la gara col Napoli, condizionata dal maltempo e da un secondo tempo da pallanuoto, un dato peggiore si è registrato contro Torino e Chievo (vedi Tabella 1). Altre due sfide dove il gioco rossoblu ha latitato, a testimonianza che quando al Genoa manca il regista “occulto”, come si scriveva venerdì nel nostro editoriale, le trame di gioco ne risentono.

Chiudendo il cerchio, chi ieri ha completato il maggiore numero di passaggi è stato Radovanovic, l’unico a superare l’80%. Molto dipende poi da come si portano a buon fine questi passaggi visto che su 63 passaggi riusciti, se ne ricorda solamente uno in profondità nel primo tempo. Per il resto, come avvenuto per quasi tutta al gara, i rossoblu hanno spesso agito in orizzontale, con passaggi corti (232 su 443 totali), pochi cambi di gioco, 42 passaggi lunghi che non hanno quasi mai trovato con successo Kouame o Sanabria e qualche soluzione verticale per cercare di sviluppare gioco sulle corsie, dove il Genoa ha prodotto oltre il 90% della manovra offensiva. Radovanovic, Lerager e Bessa, il terzetto di centrocampo del primo tempo snaturato nella seconda frazione dal passaggio al 4-2-3-1, ha gestito 143 palloni. Un terzo di quelli totali del Grifone in tutta la gara, con Lazovic e Criscito che ne avrebbero potuti gestire 101.

In casa Genoa, nonostante malumore e delusione per aver fatto soli due punti contro le ultime due della classe, qualche piccola nota positiva c’è. Per punti:

LE STATISTICHE DEI SINGOLI CALCIATORI ROSSOBLU 


Tabella 1. I PALLONI GIOCATI DA CRISCITO GIORNATA PER GIORNATA


I NUMERI DEL GENOA 2018/2019 (aggiornati alla 26° giornata della stagione 2018/19)

I NUMERI DI PRANDELLI DA TECNICO DEL GENOA IN CAMPIONATO (aggiornati alla 26° giornata della stagione 2018/19)

Exit mobile version