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Parma 1-0 Genoa: Rigoni e Kucka confezionano la vittoria. Grifone voglioso ma impreciso

Parma e Genoa si sfidano nel secondo anticipo della 27ª giornata di Serie A, che si è aperta nella serata di ieri con il 4-1 rifilato dalle seconde linee juventine all’Udinese di Davide Nicola. A proposito di allenatori, oggi Cesare Prandelli torna al Tardini nelle vesti di tecnico del Genoa. Lo fa 15 anni dopo la storica stagione alla guida del Parma, culminata con un 5° posto in classifica anche grazie alle reti di Alberto Gilardino (23) e dell’Imperatore Adriano, ceduto in gennaio all’Inter.

I padroni di casa sono reduci da 4 sconfitte interne consecutive e non vincono fra le mura amiche dal 25 novembre scorso. “Del Genoa temo le ripartenze” sono state le parole di mister Roberto D’Aversa alla vigilia della gara contro il Grifone, di cui ha osservato da vicino l’ultima partita allo Stadio Luigi Ferraris. Il pareggio contro il Frosinone è stato peraltro il sesto risultato utile consecutivo.

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LE FORMAZIONI UFFICIALI 

PARMA (4-3-3): Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, Di Marco; Kucka, Scozzarella, Rigoni; Siligardi, Inglese, Gervinho. Allenatore: Roberto D’Aversa

GENOA (4-3-3): Jandrei; Pereira, Romero, Zukanovic, Criscito; Lerager, Radovanovic, Bessa; Lazovic, Sanabria, Kouamè. Allenatore: Cesare Prandelli


NOTIZIARIO

Temperatura piacevole al Tardini, dove si avverte una temperatura intorno ai 20 gradi. Stadio che si riempie già ad un’ora dal fischio d’inizio, con una nutrita rappresentanza di tifo rossoblu nel settore ospiti. In buone condizioni il terreno di gioco dello stadio di Parma. Il direttore generale rossoblu, Giorgio Perinetti, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport prima dell’inizio della partita. “Oggi è il giorno di Jandrei? Avremo occasione di valutarlo. Dobbiamo cercare di fare un percorso di crescita anche in prospettiva dell’anno prossimo, sperando di avere intuizioni alla Piatek, alla Kouamè e portare giocatori funzionali al gioco di Prandelli“.

I 968 tifosi del Genoa cominciano a popolare lo stadio di Parma già nei primi minuti delle ore 17. “Sette Settembre”, “Tranvieri Instabili”, “Oregina” sono i primi striscioni ad essere esposti nel settore ospiti.

Foto TanoPress


PRIMO TEMPO

Il Genoa scenderà in campo in maglia rossoblu, con pantaloncini e calzettoni bianchi. Parma con pantaloncini blu e maglia biancoscudata. Prima presenza in Serie A per Jandrei, mentre nel Parma si rivede il terzino Dimarco, infortunatosi quasi un girone fa e tornato a piena disposizione di D’Aversa. Piccola nota a margine: gli stessi giocatori del Parma si dimenticano di Kucka nella foto di squadra, scatta poco prima del calcio d’inizio. A proposito di ex genoani, a centrocampo agirà anche Luca Rigoni, uomo salvezza nella passata stagione a Genova.

La prima rimessa laterale è per gli ospiti, conquistata da Kouamé e battuta da Pedro Pereira (oggi al posto di Biraschi) sul lato destro del campo. Il suo spiovente è deviato dalla testa di un difensore del Parma e recapitato da Criscito a pochi passi dall’area di rigore: il tiro del capitano rossoblu viene controllato in due tempi e con fatica da Sepe. Allo scoccare del 3′ arriva una rimessa speculare anche per i padroni di casa, che termina in un nulla di fatto e consegna il pallone per la prima volta sui piedi di Jandrei. Il primo rilancio del portiere genoano viene recapitato da Iacoponi. Sul ribaltamento di fronte il Genoa ha una grandissima chance per passare in vantaggio: Kouamé attende la sovrapposizione di Bessa e lo serve in piena area di rigore, in posizione defilata. Il tiro-cross del centrocampista non trova la porta né tantomeno la possibile deviazione dell’accorrente Sanabria.

Al 7′ Zukanovic sventa in acrobazia un probabile pericolo sugli sviluppi di un cross calciato da Siligardi e diretto a Roberto Inglese. Lo stesso esterno destro in maglia numero 26, autore di una rete nella gara di andata, cerca un altro cross teso senza trovare il centro dell’area. Partita vivace in campo ed altrettanto movimentata sugli spalti, dove i tifosi di casa si uniscono in un salto collettivo e quelli di fede genoana tengono in alte le bandiere. Al 12′ Criscito conquista un corner e s’incarica della battuta, ma ad allontanare di testa con forza la sfera è Gagliolo. Al 14′ Kouamé torna a mettere in mostra una fra le sue doti più spiccate, svettando su un traversone per rubare il tempo a Iacoponi, poco dopo Lazovic prova a partire in progressione, ma il suo ultimo tocco è troppo lungo e il pallone termina sul fondo.

Foto TanoPress

Radovanovic perde un pallone sanguinoso a centrocampo e poco dopo fanno lo stesso Pedro Pereira e Lerager; se nella prima occasione la difesa aveva fatto buona guardia, affidandosi ai piedi di Jandrei per ricominciare l’azione, nella seconda circostanza è lo stesso centrocampista danese ad inserirsi da dietro per rubare il pallone a Gervinho.

Al 22′ il Parma si affida al corpo di Inglese per proteggere un pallone ed imbastire un’azione tutta in orizzontale, schermata dalla difesa rossoblu. Sul ribaltamento di fronte sarà Sanabria a cercare di controllare il lungo cross arrivato dalla difesa, senza esito positivo. Un minuto dopo anche l’attaccante dei padroni di casa viene lanciato a rete direttamente dalla difesa, ma viene stonato dal direttore di gara per un netto fuorigioco. È il 26′ del primo tempo quando Siligardi, dal limite destro dell’area di rigore, cerca e trova Dimarco appostato sul secondo palo: tiro debole deviato in corner da Jandrei. Sul corner successivo, il portiere brasiliano si lancerà sul pallone insieme al centrale difensivo Romero, abile a sventare la minaccia di testa.

Gagliolo sventa un’altra potenziale occasione, sempre su calcio d’angolo, anticipando Zukanovic. Sul capovolgimento Pedro Pereira rischia qualcosa per scavalcare Gervinho, da ultimo uomo, con un tiro di controbalzo decisamente più complicato di un appoggio al portiere. Portiere che, in coppia con Romero, amministra con sicurezza un pallone nonostante la pressione costante di Roberto Inglese. L’estremo difensore viene spesso chiamato in causa per rinviare con i piedi. 36′ il Parma può usufruire di un calcio di punizione dal lato destro del campo, sui cui sviluppi lo stesso attaccante degli emiliani va ad un passo dalla rete del vantaggio. Controllo pregevole, difesa del pallone da Romero e Pedro Pereira, tentativo di girata largo non di molto. Poco dopo Romero lotta con il solito Inglese, rubandogli il pallone di forza. Al 40′ il pubblico di casa protesta con altrettanto vigore per un fuorigioco ravvisato a Gervinho, involatosi a rete con la difesa avversaria completamente ferma. Le immagini lasciano più di qualche dubbio in merito alla posizione del giocatore in maglia bianca.

Foto TanoPress

Al 42′ cartellino giallo per Radovanovic, reo di aver colpito Scozzarella sul capo nel tentativo di calciare a rete. Il mediano del Genoa ci aveva provato, senza esito, anche qualche istante prima. A 30″ dal termine del tempo regolamentare Gervinho trova l’imbucata per Inglese, schermato ancora da Zukanovic. Il Genoa conquista (con Criscito) un corner pochi istanti dopo, ma il direttore di gara Sacchi non lascia nemmeno il tempo per batterlo decretando la fine del primo tempo.


SECONDO TEMPO

All’inizio della ripresa la gradinata del Parma espone uno striscione, con tutta probabilità diretto ai tifosi della squadra avversaria: “Il vostro buon viaggio ben ci ha portato, fateci un altro striscione che vinciamo il campionato”. La frazione si apre con un duro scontro fra le ginocchia di Rigoni e Lerager, entrambi doloranti ma subito pronti a riprendere. Il Genoa spinge forte sull’asse orizzontale formato da Pedro, Sanabria e Criscito, ma il traversone del capitano è allontanato da Bruno Alves. Sepe è bravo ad allontanare, subendo fallo, un altro spiovente diretto a Romero, a propria volta marcato da Iacoponi. Entrambi i difensori cadono a terra nel contrasto con il portiere del Parma, rialzandosi immediatamente. Al 10′ fa tutto Bruno Alves, prima deviando in corner un altro spiovente e poi allontanando il corner calciato da Criscito nell’area di rigore. Il Genoa si era reso pericoloso con Kouamé, lanciatosi verso la porta al termine di uno triangolo ravvicinato con Bessa.

Un minuto dopo è il ‘Cuti’ Romero a salvare tutto su un’incursione dei padroni di casa, anticipando ogni possibile inserimento recuperando il pallone gettato rasoterra nella mischia. Anche al Genoa manca l’ultimo passaggio, come quando Sanabria sbaglia un appoggio sulle corsie laterali vanificando un ottima progressione in profondità. Passano pochi minuti ed è Bessa a mancare l’appoggio su Criscito, al termine di un’azione velocizzata da una punizione battuta in anticipo. Al 63′ occasione capitale per i rossoblu: Pedro Pereira, nella stessa posizione in cui agiva Siligardi nel primo tempo, cerca Sanabria sul secondo palo trovandone una deviazione verso il centro dell’area di rigore. Sepe anticipa di pochi istanti Kouamé, e sulla ribattuta lo stesso Sanabria calcia alto in acrobazia.

Il Parma ci prova con Dimarco, il cui tiro dalla distanza al 66′ finisce ampiamente a lato. Nell’azione successiva arriva un’altra palla gol per il Genoa, fallita da Lerager su assist di testa da parte dell’attaccante paraguaiano. Il centrocampista danese riceve nel cuore dell’area di rigore, cerca la sforbiciata di controbalzo ma non centra lo specchio della porta. Bravo Sanabria a vincere un contrasto aereo con Iacoponi sul filo del fondocampo. Il numero 9 del Genoa prova a svetare anche su un ottimo traversone scoccato da Criscito, subendo la buona guardia della difesa avversaria. Romero era appostato, tutto solo, poco dietro.

Al 68′ primo ammonito anche nelle file del Parma: si tratta di Scozzarella, che un paio minuti dopo lascia il campo per fare spazio a Biabiany. Ne passano quattro ed anche Cesare Prandelli effettua la prima sostituzione della partita: fuori Bessa, dentro Rolon.

Al 75′ Kucka, servito da Gervinho, prova a colpire a rete trovando un’altra deviazione – l’ennesima – da parte di Zukanovic. Al 76′ Inglese supera Romero, ma il suo tentativo viene deviato in calcio d’angolo dal difensore bosniaco. Al 77′ il Parma passa in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Kucka va di testa, la palla colpisce la traversa e ci si avventa Rigoni, che cadendo rischia di colpire con il braccio. Sarà lo stesso Kucka ad appoggiare in rete, sulla ribattuta, la rete che vale l’1-0 per i padroni di casa. Il VAR si consulta a lungo con il direttore di gara, sia per l’origine del calcio d’angolo (sospetto tocco da parte di Inglese) e un tocco di mano da parte di Rigoni, prima di confermare il gol.

Prandelli corre ai ripari inserendo Pandev per Radovanovic, D’Aversa risponde 3′ dopo inserendo Bastoni per Dimarco (tornato in campo dopo un lungo infortunio) e Sierralta per un applauditissimo Siligardi. Dentro anche Lapadula per Pedro Pereira. Qualche minuto prima verrà ammonito Bruno Alves per un fallo sull’appena entrato Pandev, e sul calcio di punizione scaturito Lazovic farà la barba alla traversa difesa da Sepe. Nel primo dei 6′ di recupero segnalati da Sacchi è Gervinho a fallire un’occasione capitale, lanciato a rete con altri due compagni a sostegno. Il suo tentativo di saltare Jandrei va a buon fine, non il suo tiro che finisce alto. Stesso esito anche qualche istante dopo, quando Kouamé si libera della marcatura in area di rigore ma non trova la porta.

Lazovic ci prova, la difesa allontana. Il Genoa può usufruire di un calcio di punizione dal limite dell’area nell’ultimo minuto di recupero, ma il sinistro di Zukanovic si spegne sul fondo. Biabiany si era disteso dietro alla barriera, per evitare guai in caso di tiro rasoterra.

Il fischio finale sancisce il termine della striscia positiva per il Genoa e il ritorno alla vittoria in casa per il Parma. Al Tardini finisce 1-0: decide una rete di Kucka, sporcata da un intervento di Luca Rigoni che farà discutere, peraltro su un corner viziato da un tocco di Inglese che avrebbe dovuto portare ad una rimessa dal fondo. Manca il controllo di Sacchi dopo il silent-check da parte del VAR odierno Mariani. La squadra di Prandelli non segna da tre partite consecutive, e ad attenderla c’è la Juventus reduce dalla sfida decisiva in Champions League contro i madrileni dell’Atletico. Il Parma di D’Aversa va all’Olimpico, dove sfiderà la Lazio. A breve i contributi dalla zona mista.

 

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