Il Genoa in anticipo, sconfitto al Tardini, vale pochissimo in questo lunedì che racconta la giornata di campionato, ancora da concludere visto che stasera Claudio Ranieri farà il suo debutto all’Olimpico in Roma-Empoli. Il Genoa, che sui maggiori quotidiani sportivi finisce solamente col tabelloni che ne riassume la sfida col Parma, è di maggiore interesse per Repubblica e Secolo XIX. La stampa nazionale si concentra prevalentemente sulla vittoria dell’Inter contro la Spal, che riporta i nerazzurri a -1 dal Milan in attesa del derby del prossimo fine settimana. Attenzione focalizzata anche sul gesto di Gasperini ai danni di Massimo Ienca, segretario generale della Sampdoria.
GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA
REPUBBLICA – Si limita alle pagine dei quotidiani locali, ad eccezione del Corriere della Sera che in un breve editoriale sugli arbitraggi di questa 27° giornata parla di più attenzione sui calci angolo, in riferimento alla sfida Parma-Genoa, il lunedì rossoblu. L’edizione genovese di Repubblica affronta le varie tematiche successive alla sconfitta di Parma parlando di 3-4-1-2 come modulo o strategia tattica che si confa maggiormente a questo Genoa, che ancora con Ballardini in panchina ha la media punti più alta. Prandelli, oltre a non aver dato la scossa necessaria, viene additato come un potenziale tecnico che svaluta i calciatori, che nell’ottica di fare “trading” da parte del presidente Preziosi (questo si legge stamane sul quotidiano locale) può essere controproducente. C’è spazio, in pochissime righe, anche per le notizie sulla vittoria del derby da parte del Genoa U15.
SECOLO XIX – Il Secolo XIX, che si sofferma sulle vicende di casa Sampdoria e, in particolare, sulla spinta di Gasperini a Ienca, analizza la crisi del gol che attanaglia il Genoa e parla di “sindrome del gol perduto”, auspicando l’adozione dal primo minuto di moduli come 4-3-1-2 o 4-2-3-1, già visti a partita in corso. C’è spazio anche per le parole di Prandelli in conferenza stampa intorno al tempo effettivo e alla possibilità che aiuti nell’ampliare l’uso del VAR.
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