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Occhi sulla Juventus: l’analisi di Mario Ponti e le ultime di formazione

Sarà una Juventus euforica, galvanizzata dall’impresa compiuta mercoledì sera in Champions League, quella che scenderà in campo oggi in campo a Marassi contro il Genoa. Una Juventus che viaggia con il vento in poppa verso la conquista dell’ennesimo scudetto. Per nostra fortuna Cristiano Ronaldo è rimasto a Torino. “Deve recuperare dalle fatiche di Champions”, ha spiegato Allegri.

Uno sguardo d’insieme sulla Juve.

La squadra bianconera è allenata da Max Allegri, che si sta affermando come uno dei tecnici più completi e preparati in campo europeo. Allegri e il suo staff lavorano in modo serio e con competenza e variano formazione e  sistema di gioco di partita in partita avendo a disposizione una rosa di giocatori super in tutti i suoi ruoli. Ipotizziamo che oggi la Juventus possa scendere in campo con un 4-3-3 molto elastico e di alta qualità. Prediligono far partire il gioco dal basso e coinvolgono spesso il portiere per poi trovare Pjanic, il quale dà inizio alla manovra d’attacco e cerca di mettere CR7 (oggi assente) e Dybala (oggi titolare) uomo contro uomo. Il 4-3-3 può trasformarsi in 4-3-1-2 o in 3-5-2 oppure nel sistema che ritengono più consono alla partita.

L’analisi reparto per reparto. Cominciamo dalla difesa.

In porta l’ex Perin, numero uno di alto profilo, relegato in panchina dall’altissimo rendimento del polacco Szczesny. Perin è forte in tutte le caratteristiche del ruolo, soprattutto eccelle in reattività.

Cancelo e Alex Sandro sono i due esterni difensivi. Cancelo agisce sulla fascia destra, ha una tecnica da trequartista e una velocità ragguardevole. Ama principalmente la fase offensiva, pericolose le sue incursioni palla al piede. Alex Sandro, sulla fascia opposta, possiede un piede sinistro dolcissimo, è forte fisicamente e dotato di buona corsa. Bonucci e Rugani formano la coppia centrale. Bonucci, vero regista difensivo, ha nel lancio lungo e smarcante il suo colpo principale, ogni tanto si piace un po’ troppo. Rugani, forte nel gioco aereo e più marcatore di Bonucci, abile nell’anticipo, va in difficoltà nell’uno contro uno in campo aperto.

Il centrocampo.

Emre Can, turco naturalizzato tedesco, Pjanic e Bentancur sono i tre centrocampisti. Il primo, forte e prestante fisicamente, è abile nel gioco aereo e i suoi inserimenti creano spesso problemi alla squadra avversaria.  Bentancur, giovane uruguagio, si sta imponendo come centrocampista completo e di sicuro avvenire. Pjanic è il motore della squadra, ha piedi buoni, alterna il fraseggio corto al lancio lungo, detta i tempi della manovra a suo piacimento e se non riesce a comandare il gioco va in sofferenza.

L’attacco.

Il terzetto di attaccanti è composto da Dybala, Kean (oppure Mandzukic) e Bernardeschi, un reparto che fa tremare i polsi. Dybala è il giocatore con maggior classe della rosa juventina, con il suo sinistro sontuoso disegna traiettorie sorprendenti, ha colpi diabolici e, anche se non ha grande fisicità, è forte sulle gambe: le sue punizioni dal limite sono quasi una sentenza. Kean, il più giovane dei bianconeri, nato nel 2000, ha un fisico importante, fa a sportellate con gli avversari e ne esce spesso vincitore: istinto del gol e imprevedibilità le sue migliori qualità. Kean è in ballottaggio con Mandzukic, per cui alla fine Allegri potrebbe optare per il croato titolare. Mandzukic è un attaccante che fa della forza il suo tratto principale: garantisce quantità, si sacrifica per gli altri. Non attraversa un gran momento di forma, ma la sua fisicità è sempre un valore. A sinistra è annunciato Bernardeschi, eccezionale martedì contro l’Atletico Madrid per cifra tecnica e volumi di corsa. L’ex viola è un talento, abbina tecnica e disponibilità al sacrificio. Parte dalla fascia per accentrarsi nella posizione del trequartista. È dotato di un tiro preciso.

Come si comportano sulle palle inattive?

Quando subiscono corner o punizioni laterali marcano ad uomo, tutta la squadra rientra lasciando il solo Dybala in avanti, e usano molto le braccia per far sentire la propria presenza all’avversario. Quando invece attaccano, i corner e i calci da fermo laterali sono calciati da Pjanic e Dybala. I saltatori sono Emre Can e Kean, ai quali si aggiungono i due difensori centrali spesso decisivi. I calci da fermo sono autentica arma in più degli juventini, per non parlare delle punizioni dal limite dove hanno l’imbarazzo della scelta: oggi, in assenza di CR7, gli incaricati saranno Pjanic e Dybala.

Concludendo?

In Italia la Juve non ha avversari e nemmeno in Europa, per ora. Oggi a Marassi sarà la classica partita di Davide contro Golia, ma con l’aiuto dei trentamila tifosi di fede rossoblù il Genoa cercherà l’impresa. Ricordiamoci che anche alla vigilia della partita d’andata non eravamo accreditati di alcuna chanche, ma il campo ha smentito i pronostici e non è detto, la storia potrebbe ripetersi.


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