“Il risultato era scontato, ma l’importante era fare dei gol“. La sintesi della sfida del “Tardini” è tutta nelle parole di Roberto Mancini a caldo. Gli Azzurri hanno appena annientato un Liechtenstein mai in partita e sono stati premiati nel risultato per l’atteggiamento, quasi mai distratto o speculativo, contro una formazione modestissima. Un’avversaria che a stento ha inanellato 100 passaggi e tirato una sola volta in porta in novanta minuti.
36 & 54 – Fabio #Quagliarella è il marcatore più anziano nella storia della Nazionale italiana (36 anni e 54 giorni). Infinito. #ItaliaLiechtenstein #ItaLie pic.twitter.com/1r73JwmG2o
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Il momento di maggiore difficoltà, si fa per dire, sono stati i primi quindici minuti di partita, quando l’avversaria si chiudeva interamente dietro la linea del pallone facendo moltissima densità in mezzo all’area di rigore. Poi è bastata un’azione personale sulla sinistra da parte di Spinazzola a trovare tutto solo il piccolo Sensi, che di testa avrebbe battuto Buchel, a propiziare l’uno a zero e il dilagare dell’Italia. Da lì in avanti l’Italia raddoppierà con Verratti e usufruirà di due calci di rigore calciati da Quagliarella, diventando il marcatore più anziano nella storia della Nazionale azzurra (“bellissima serata, ci tengo a ringraziare i compagni che nell’intervallo mi hanno incitato a fare anche il terzo”).
A fine primo tempo sarà 4-0, ma nel secondo c’è tempo ancora per mandare in rete Kean, alla seconda marcatura consecutiva (unico giovane ad aver raggiunto questa doppietta, ndr), e Pavoletti, al suo primo gol in azzurro all’esordio. Un esordio che riguarderà anche Izzo, ex rossoblu ora in forza al Torino.
6 – L’#Italia ha segnato almeno sei gol in una partita ufficiale per la prima volta da marzo 1993 contro Malta alle qualificazioni al Mondiale (6-1) sotto la guida di Arrigo Sacchi. Assedio.#ItaliaLiechtenstein #EURO2020Qualifiers
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LE PAROLE DI MANCINI – “L’abbiamo presa bene subito – sottolinea il ct Mancini nel dopogara – Il risultato era scontato, ma l’importante era fare dei gol. Progressi reali? Serviva concentrazione per cercare di giocare e fare azioni come fosse una partita vera contro un avversario forte del solito. A giugno Bosnia e Grecia saranno due partite fondamentali per il gruppo”.
LA CLASSIFICA – La Bosnia di Ervin Zukanovic, andata sul doppio vantaggio con le reti di Visca e Pjanic, vanificano tutto nella ripresa rimanendo in dieci uomini (espulso Pjanic, ndr) e facendosi recuperare di due reti con Fortunis e Kolovos. Un risultato, il 2-2 maturato a Sarajevo, che consegna all’Italia il primo posto in solitaria nel Girone J. Nessun minuto giocato, invece, per Lukas Lerager con la Danimarca (3-3 contro la Svizzera, ndr).