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Roma 4-2 Genoa: anima e cuore non bastano ai grifoncini. Doppietta di Favilli

Il Genoa torna in campo nella speranza di sfogare e togliersi di dosso la rabbia incassata per la sconfitta ai calci di rigore, nella finale del Torneo di Viareggio, contro il Bologna nel pomeriggio di mercoledì. Di fronte, al Tre Fontane, la Roma di mister Alberto De Rossi, che proprio per i grifoncini di Carlo Sabatini ha speso belle parole nella giornata di ieri: “Sono una squadra forte, fisica, che cambia pelle e sistema di gioco. Abbiamo potuto apprezzarla tutti nel corso della competizione. Loro saranno già in ritmo partita, a noi questo potrebbe mancare” sono state le parole del tecnico ai microfoni del canale ufficiale giallorosso.

GENOA INSIDE – Andras Schafer e soprattutto Andrea Favilli hanno viaggiato con la squadra, motivo per cui sia Nermin Karic che Szabo Levente sono rimasti a Genova per non superare il limite consentito di calciatori fuori quota. Zanoli squalificato in seguito al cartellino rosso rimediato contro il Napoli, in distinta non figura nemmeno Rovella.

LA FORMAZIONE DELLA ROMA (4 3 3) Fuzato; Parodi, Cargnelutti, Trasciani, Semeraro; Pezzella, Greco, Riccardi; D’Orazio, Celar, Cangiano

LA FORMAZIONE DEL GENOA (4 3 3) – Russo; Piccardo (C), Raggio, Vasco da Cunha, Adamoli, Zvekanov, Schafer, Masini, Cleonise, Favilli, Micovschi

LA PARTITA – Gli ospiti si presentano con un inedito numero 9 a guidare l’attacco, sostenuto da Cleonise sulla sinistra e sulla destra da Claudiu Micovschi, tenuto fuori dalla lista per la Coppa Carnevale (ma sempre al fianco della squadra) e fresco di recupero dopo i recenti problemi muscolari. Alessandro Russo è il grande protagonista della prima frazione: decisivo a più riprese, soprattutto con i piedi sull’attaccante sloveno della Roma Celar, nega la gioia del vantaggio e contribuisce a far reggere il muro in maglia bianca. I giallorossi sfiorano il colpo dell’1-0 anche sugli sviluppi di un’azione viziata da irregolarità, con il pallone visibilmente uscito e Vasco da Cunha decisivo a sventare la rete evitando il peggio a due passi dalla linea di porta. Al 41′ è il solito Celar a  sfruttare una copertura approssimativa, battere sul tempo Raggio e superare Russo con un pregevole tocco sotto. Il Genoa riesce a ripartire, sfrutta l’asse Schafer-Zvekanov-Cleonise ma non trova il tiro in porta nemmeno quando l’ala olandese cerca l’imbucata per Favilli, che manca l’appuntamento con il pallone per pochi centimetri. L’unico ammonito nel primo tempo è il difensore centrale Trasciani, reo di aver colpito proprio Favilli.

L’attaccante fuori quota, integrato nel Genoa Primavera su richiesta di Cesare Prandelli, non fallisce sbaglia in apertura di secondo tempo; prima cerca un’imbucata per Schafer, poi s’infila in area di rigore e attende il traversone di Micovschi, appoggiando di testa e battendo Fuzato sul palo lontano. Qualche minuto dopo viene ammonito anche Russo, per un’entrata rischiosa al limite dell’area di rigore. Una prodezza di Cangiano, che al 57′ riporta in vantaggio la Roma, rende vani gli sforzi dei grifoncini ed apre le porte alla prima sostituzione della partita: fuori Schafer, dentro Flavio Bianchi con un inedito numero 17 sulle spalle. Cangiano cambia e spezza la partita a 28′ dal termine, battendo Russo sullo stesso palo già trafitto in precedenza, questa volta con un tiro rasoterra. Il classe 2001 è libero di avvicinarsi all’area di rigore, prendere posizione al limite dell’area e mettere una seria ipoteca sul risultato finale.

Al 66′ Besuijen e Sdaigui sostituiscono Greco e D’Orazio, Vasco e Celar ricevono un giallo a testa per reciproche scorrettezze. Sabatini cambia ancora al 72: Oliver Verona e Dumbravanu sostituiscono l’acciaccato Zvekanov e Cleonise, Vasco si sposta nella posizione di mezz’ala. Celar va ancora a due passi da salire in cima alla classifica marcatori e mettere al tappeto il Genoa, poi colpito dall’attaccante sloveno ma capace di reagire immediatamente grazie a un’azione personale del già citato Favilli, che supera un difensore con un palleggio di testa e batte Fuzato. Da 3-1 a 4-2 tra il 72′ e il 77′. Bianchi va vicino al palo su calcio di punizione, Favilli sale in cattedra servendo un assist al bacio per Oliver Verona: pallone sulla traversa. La Roma soffre gli spioventi dal lato sinistro del campo ma si conferma il miglior attacco del campionato, risponde al 3-3 dell’andata con una vittoria nel segno di Cangiani. Due reti lampo sfondano il muro del Genoa Primavera, cinico in avvio di ripresa e roccioso a difendere l’area di rigore ma punito da due tiri da fuori.

Nella formazione giallorossa Ricciardi fa posto a Chierico, Sabatini concede 8′ anche per il giovanissimo Besaggio, elemento prelevato dall’Under 17, entrato al posto di Vasco. In attesa del risultato fra Sassuolo e Juventus, la settimana prossima i grifoncini affronteranno il Chievo (vincente nello scontro diretto sul Napoli) consapevoli di trovarsi di fronte forse all’ultima chiamata per mantenere vivo un barlume di speranza per la corsa finale ai playoff. Il finale di partita è caratterizzato dal grave infortunio subìto da Sdaigui, portato via in barella fra l’apprensione generale. Al suo posto, per qualche istante, entra Darboe.


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