“Arrivati ieri al campo, ho avuto una positiva sorpresa da parte della squadra e dei giocatori, che consapevoli di quello che era successo nell’intervallo si sono scusati e, soprattutto, hanno capito di aver sbagliato. Per me l’argomento è chiuso“. Ha esordito anticipando le domande e ritornando sull’episodio di Udine il tecnico rossoblu Cesare Prandelli, intervenuto a 48 ore dalla sfida casalinga contro l’Inter. Una sfida importante, dove alla certezza di fare una prestazione nettamente differente da quella della Dacia Arena si sommano le possibili assenze di Dalmonte e Koray Gunter. Queste le tematiche trattate a Villa Rostan.
Sulla lite negli spogliatoi:
“Come dico sempre, nei momenti particolari deve uscire l’interesse della squadra e non quello personale. Quei pochi minuti dell’intervallo sono determinanti per poter modificare, migliorare o ribaltare un risultato e tutte le energie nervose devono essere concentrate solo su quell’obiettivo. Le discussioni accese e la voglia di contribuire a fare crescere il gruppo si fanno in settimana. Ho piacevolmente ascoltato i giocatori, ho detto loro ciò che pensavo e abbiamo chiuso l’argomento con una multa che devolveremo al Gaslini. Non devo più riaprirlo questo argomento perché lo ritengo chiuso. Devo solamente rivedere la squadra in campo dal primo all’ultimo minuto concentrata per l’obiettivo importante che ci siamo posti.
“Le dinamiche di un gruppo sono come quelle di una famiglia. I conflitti ci stanno sempre, ma l’importante è avere dei confronti. Se hai un conflitto, ma non un confronto, allora puoi alimentare disagio e paura. C’è stato un conflitto assolutamente lecito, con modi e toni sbagliati. Il confronto, però, è stato chiaro, preciso e franco. Il nostro obiettivo è avere questo spirito di squadra. Coi confronti, i conflitti li puoi dimenticare velocemente”.
Su Inter-Genoa e l’importanza di questa gara dopo i risultati maturati ieri, che potrebbero aver dato uno stimolo allo spogliatoio:
“Mercoledì si affrontano due squadre, l’una che lotta per la salvezza e l’altra per la Champions League. Quindi i valori sono differenti. Nel calcio, però, se una squadra entra in campo con idee, concentrazione, determinazione, voglia di superare gli ostacoli e arrivare prima sul pallone e mettere in difficoltà le grandi squadre, allora le partite sono aperte”
“Non ci dovrà mancare la voglia di stare in partita sempre. A Udinese non ci è mancato questo, ma dopo 4′ abbiamo trovato difficoltà perché quanto avevamo pensato e preparato si è ribaltato. Quando le squadre si chiudono e per trovare spazi dobbiamo manovrare molto, abbiamo qualche problema. Dovremo cercare di essere molto compatti, ordinati e mentalmente aggressivi, rischiando anche qualche contropiede per andare a fare gol e attaccare la linea difensiva”.
Sugli stimoli che danno i risultati maturati ieri, specialmente nelle retrovie:
“Mi aspetto e sono convinto di vedere una squadra decisamente diversa rispetto a Udine, sia tatticamente che dal punto di vista nervoso e della concertazione. Avremo il nostro pubblico ad aiutarci in maniera straordinaria contro una grande squadre che arriverà molto arrabbiata, leggendo le dichiarazioni. Secondo me siamo pronti”.
Sulla difficoltà di giocare contro squadre che si chiudono maggiormente e sulla possibile presenza di Icardi mercoledì:
“Chiaramente affrontando squadre con un tasso tecnico importante, che cercano di palleggiare e costruire sempre azioni, per noi può essere un riferimento importante. Poi quando siamo in possesso di palla dobbiamo essere capaci di mettere in difficoltà le grandi squadre. Le avversarie che arrivano sono quelle giuste da affrontare, ma dipende tutto da noi. Non dobbiamo pensare di avere nessun tipo di vantaggio. Icardi? Ha dimostrato nella sua carriera di avere una grande capacità offensiva. Sarà un riferimento assai pericoloso, dovesse esserci“.
Sull’assenza di Criscito:
“Mimmo sta disputando una stagione importante dal punto di vista sia caratteriale sia tecnico, ma sono convinto che Pezzella può fare una buona gara. Ha una buona condizione fisica, abbiamo molta fiducia in lui. Non dovrà pensare che manca Criscito, ma a cosa può fare, con caratteristiche differenti e grande determinazione”.
Sulla differenza di rendimento tra sfide in casa ed esterne e se sia un fattore psicologico:
“La reazione domani ci sarà: ne sono sicuro, non solamente convinto. Abbiamo determinate caratteristiche, nate ad inizio stagione con idee ben precise, e non dimentichiamoci che c’era un giocatore che, in area di rigore, aveva una percentuale altissima di realizzazione. Anche sabato abbiamo avuto molte occasioni in area di rigore, ma senza riuscire a buttarla dentro. Cambiando trovi sempre difficoltà, che sono soprattutto nell’arrivare in maniera pulita all’ultimo passaggio. Questo aspetto ci sta mancando”.
Su Sanabria e l’ipotesi che giochi mercoledì:
“Sanabria è arrivato venerdì e abbiamo avuto poco tempo per capire. Ieri ha fatto un buon allenamento ed è quindi disponibile. Per quanto riguarda la formazione, la saprete all’ultimo momento”.
Su Favilli e il suo possibile impiego mercoledì dopo le due reti in Primavera:
“Verrà in panchina con noi e questo può essere un premio e un messaggio per lui, che fa sempre parte di questa squadra. Poi tornerà a fare una o due partite con la Primavera, perché la condizione generale è buona, ma deve ritrovare quei dettagli importanti per avere abilità e agilità negli ultimi metri. Siamo contenti abbia segnato, le reazioni sono positive. Questo è il programma per lui”.
Sull’opzione Sturaro dietro la prima punta e la ripetibilità di questa scelta tecnica:
“Secondo me poteva essere una buona idea, visto anche che nelle ultime due settimane mancavano molti giocatori e non avevamo provato molte cose, se non con quelli che c’erano. Poi è saltato tutto dopo qualche minuto. Si tratta comunque di un’idea che potrebbe anche ripetersi”.
Sui possibili assenti:
“Abbiamo due giocatori sotto osservazione e sono Dalmonte e Gunter. Aspettiamo il consulto dei medici per capire se saranno disponibili oppure no”.
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