Il Milan, che non sorride da tempo sul rettangolo di gioco, non sorriderà neppure di fronte alla decisione, diffusa pochi minuti fa dalla UEFA, che ha deferito il club rossonero in quanto “non è riuscito a rispettare il pareggio di bilancio nel periodo di osservazione corrente riguardante le stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018“. Di seguito il comunicato ufficiale diffuso dall’organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club.
“La Camera di Investigazione dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) ha comunicato la decisione di deferire il caso AC Milan alla Camera Arbitrale CFCB poiché il club non è riuscito a rispettare il pareggio di bilancio nel periodo di osservazione corrente riguardante le stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018. La UEFA non rilascerà altri commenti al riguardo fino a una decisione da parte della Camera Arbitrale CFCB. Il deferimento non riguarda la decisione presa dalla Camera Arbitrale CFCB a dicembre 2018, relativa al periodo di osservazione precedente (stagioni 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017)“.
Il comunicato fa riferimento al bilancio chiuso nel 2018 dalla società rossonera, che solamente a giugno 2019 inizierà a conteggiare le nuove operazioni di gennaio, Piatek e Paquetà. Non un segnale positivo, però, il fatto che l’Organo di Controllo Finanziario si sia ripresentato dopo neppure quattro mesi da quel 14 dicembre 2018 quando aveva preannunciato alcune mini-sanzioni per il club rossonero in caso di mancato pareggio di bilancio al 30 giugno 2021, alcune con effetto immediato (12 milioni trattenuti dai profitti della UEFA Europa League) e riassunte nel comunicato che segue:
“La camera arbitrale dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club (CFCB) ha preso la decisione sul caso AC Milan dopo la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS 2018/A/5808, AC Milan contro UEFA). Il TAS aveva deferito la questione alla CFCB affinché imponesse una misura disciplinare adeguata per la violazione delle regole sulle licenze per club e sul fair play finanziario UEFA, con particolare riferimento al pareggio di bilancio. Di conseguenza, se il club non dovesse rispettare il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021, sarà escluso dalla partecipazione alla successiva competizione UEFA alla quale dovesse qualificarsi nel corso delle due stagioni successive, 2022/23 e 2023/24. Al club verranno anche trattenuti 12 milioni di euro di profitti della UEFA Europa League 2018/19. Inoltre, non potrà registrare più di 21 giocatori per le competizioni UEFA 2019/20 e 2020/21. Contro questa sentenza, la società può presentare ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport, come previsto dall’articolo 34(2) delle Norme procedurali dell’Organo UEFA di Controllo Finanziario dei Club e dagli articoli 62 e 63 degli Statuti UEFA“.
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