La 32esima giornata di Serie A, che ha preso il via sabato con la vittoria della SPAL sulla Juventus di Massimiliano Allegri, si conclude con il monday night tra Atalanta ed Empoli. Si tratta di una sfida chiave per entrambe: se da una parte si rincorre un posto nella massima competizione europea, la Champions League, distante momentaneamente 3 lunghezze, dall’altra si cercano punti per allontanarsi dal terzultimo gradino della classifica, occupato per ora dalla formazione toscana con 28 punti.

LA PARTITA – Dopo un buon inizio da parte dell’Empoli, che sfiora passati pochi minuti la rete del vantaggio con Farias a cui risponde prontamente Gollini, l’Atalanta inizia ad affacciarsi dalle parti di Dragowski dal 20esimo minuto. Da metà tempo, infatti, la formazione allenata da Gian Piero Gasperini inizia a collezionare occasioni su occasioni, soprattutto con Iličić, il più pericoloso della Dea nei primi 45′. La compagine toscana, nonostante l’uscita per infortunio sia di Antonelli (problema ad un polpaccio, ndr) che di Farias, riesce a sventare i numerosi pericoli e andare negli spogliatoi sul risultato di 0-0 grazie soprattutto agli interventi provvidenziali di Dragowski.

Il copione del secondo tempo è lo stesso del primo: i nerazzurri fanno la gara, l’Empoli di Andreazzoli riparte in contropiede. Dragowski è costretto agli straordinari anche nella ripresa, complici le tutt’altro che precise conclusioni dei giocatori di casa. Per provare a svoltare la gara, Gasperini inserisce sia Barrow che l’esordiente Roberto Piccoli, in forza alla formazione Primavera dove in questa stagione ha già collezionato 14 centri in 22 presenze. Nonostante i continui tentativi dell’Atalanta di portare a casa i tre punti, l’Empoli riesce ad uscire indenne dal fortino della Dea.

L’Empoli si avvicina di un punto al Bologna quartultimo, distante ora due lunghezze. L’Atalanta consolida il sesto posto e si colloca a meno uno e due punti rispettivamente da Roma e Milan, mantenendo così viva la corsa per la Champions League.


Genoa, da gennaio solo il Chievo segna meno. E nel derby neppure un tiro dall’area di rigore