Il Brescia torna in Serie A (CLICCA QUI) nel giorno in cui Fabio Liverani ed il Lecce vedevano sfumare la possibilità di festeggiare a braccetto all’Euganeo di Padova. Un colpo in apertura di Baraye piega le gambe ai giallorossi – a riposo nel prossimo e penultimo turno – ravvivando invece le speranze dei biancorossi, ancora all’ultimo posto a braccetto con il Carpi. Dalla prima all’ultima, dalla promozione al playout, tutte sono ancora appese ad una speranza.
Appurata la presenza di due fra Lecce, Palermo e Benevento, quel che rimane è una lotta ad otto squadre per quattro posti. Se la rincorsa di Ascoli e Cosenza sembra ormai destinata a concludersi in un nulla di fatto, Cittadella e Perugia oggi resterebbero fuori dalle fasi finali in virtù della rimonta eccezionale messa in atto dalla Cremonese di Massimo Rastelli. 9 risultati utili consecutivi valgono ai grigiorossi la nomea di squadra più in forma del campionato, ora appaiata allo Spezia. Gli Aquilotti ribattono colpo su colpo al Palermo, ma non basta: il 2-2 al Renzo Barbera non lascia certezze in vista delle ultime due gare stagionali.
GROSSO ESONERATO – Chi ha invece deciso di cambiare “per il bene della società” è il presidente del Verona Maurizio Setti. L’Hellas non vince da quasi un mese, è caduta nuovamente in casa (contro il Livorno) ed ora è pienamente invischiata nella corsa per non perdere i playoff. La scelta di Setti è l’esonero di Fabio Grosso, il cui successore verrà annunciato nei prossimi giorni dalla dirigenza. “Spero che questa scelta metta i giocatori di fronte a delle responsabilità importanti” ribadisce il presidente. E c’è chi scrive persino di un ritorno in sella per Alberto Malesani.
SPERANZA DI SALVEZZA – In coda alla classifica rimane ancora tutto aperto, sebbene Carpi e Padova siano messe di fronte a una coppia di sfide cruciali per non vedersi colpire dalla scure della retrocessione. Due vittorie in altrettante partite potrebbero ribaltare il fondo della graduatoria. Un Livorno nuovamente in crescita e il Venezia di Serse Cosmi oggi disputerebbero i playout, il Foggia è voglioso di rimontare e ha contribuito ad inguaiare la Salernitana, ormai costretta a convivere con il rischio di venire risucchiata nel ciclone a due giornate dalla fine. A due giornate dalla fine, come spesso capita in cadetteria, è molto – se non tutto – ancora aperto.