Alla vigilia di Genoa-Roma, il tecnico rossoblu Cesare Prandelli ha preso la parola in conferenza stampa analizzando le tematiche che accompagnano la sfida contro i giallorossi. Non prima di aver affrontato due argomenti caldi: l’intervento di Stefano Sturaro e la ricorrenza dei 70 anni della strage di Superga.
“Volevo anzitutto salutare intanto Stefano Sturaro, che ha già chiamato e ha già voglia di iniziare. Mi sembra un giocatore dentro un progetto che sente. Un grande saluto. E poi voglio ricordare il Grande Torino e la tragedia di Superga, memoria storica del calcio nazionale”
Sul momento della stagione di Roma e Genoa, le loro motivazioni e quanto possono influire domani:
“In questo momento della stagione le motivazioni sono straordinarie. Noi abbiamo una motivazione forte per rimanere in Serie A, la Roma per andare in Champions League. Sarà partita glagliarda e intensa. Speriamo che non vinca il migliore, perché loro sono molto più forti di noi. Se però saremo squadra, compatti e dentro la partita cercando la prestazione, potremo metterli in difficoltà”.
Sulle differenze tra questa Roma e quella precedente allenata da Di Francesco:
“In queste ultime partite c’è maggiore compattezza tra reparti, soprattutto nella fase offensiva. La Roma è una squadra molto quadrata, anche nel sistema di gioco in fase difensiva. Ranieri ha dato maggiori responsabilità a Dzeko, che è diventato terminale importante in chiusura come nelle uscite. Per loro è un riferimento importante”.
Sul risultato di Ferrara e la fiducia che può avere lasciato nello spogliatoio:
“Nelle ultime due partite – anche col Torino visto il derby di ieri sera – abbiamo fatto grandi prestazioni e creato occasioni. Ci è spesso capitato che durante la gara un episodio ci condizionasse a livello psicologico. Non dobbiamo perdere fiducia: quello è il nostro problema principale. Non dobbiamo demordere e avere la consapevolezza di fare cose importanti, da squadra.
Se abbiamo sfiducia, anche inconsciamente, vediamo atteggiamenti poco propensi a vincere o recuperare una gara. Anche a Ferrara eravamo partiti molto bene, dopo il gol abbiamo avuto 15′ di sfiducia. Nell’intervallo abbiamo rianimato tutti e conquistato un punto importante. Quali tasti toccare per scuotere questa squadra? Il futuro è nostro, non dobbiamo aspettare i risultati delle altre partite. Mi aspetto continuità mentale perché i ragazzi stanno lavorando bene, con intensità e consapevolezza che tutto dipende da noi”.
Sul Ferraris che da qui a fine stagione si prospetterà semi-vuoto e l’accettazione o meno di questa situazione nello spogliatoio:
“L’argomento è molto delicato, non si può affrontare con una battuta. Abbiamo rispetto per tutti, siamo anche stati “diffidati” nel non parlare di quello che sta succedendo. Dobbiamo guardare alla nostra forza e al nostro gruppo. Chi verrà a sostenerci dovrà farlo come ha sempre fatto cercando di aiutare la squadra. Se pensavo di trovare questa realtà? Tema particolarmente significativo per tanti motivi. Adesso la positività deve essere orientata solamente sull’obiettivo salvezza. Il resto, ad oggi, sono chiacchiere”.
Su Ranieri e le caratteristiche che legano:
“Ho grande stima e considerazione di Ranieri. All’estero ha fatto una cosa storica, che resterà nella memoria di tutti. Tutti gli italiani tifavano Ranieri. Sa di calcio, ha buon senso e grande esperienza. Mi auguro domani di creargli qualche problema”.
Su Sanabria:
“Molto spesso i giocatori vanno di pari passo con la loro condizione fisica. Ha avuto due problemi, se li è un po’ trascinati, ma questa settimana l’ho visto meglio. Farà parte del gruppo. Poi sono determinazione, motivazioni e voglia di superare tutte le difficoltà, anche caratteriali, a fare la differenza”.
Su Lapadula:
“Come per tanti altri, devo tenere conto degli stimoli, delle motivazioni, della voglia che i giocatori possono avere. Si tratta di un giocatore che può darci una mano”.
Su Lazovic:
“Dovrebbe essere disponibile, c’è stato solamente un allenamento precauzionale. Non sono per nulla preoccupato, ma vediamo oggi l’allenamento”.
Sulla squadra di domani, se assomiglierà a quella schierata contro la Spal:
“All’avversario si pensa sempre, in settimana abbiamo provato certe situazioni. I giocatori è importante che non perdano tranquillità in campo anche cambiando qualcosa a livello di sistema di gioco. Sono contento perché possiamo cambiare sistema di gioco anche a gara in corso. Molto dipenderà da approccio e intensità che avremo. Saranno importanti”.
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