Il Monday Night tra Milan e Bologna sancisce la fine di questa 35esima giornata di Serie A, che ha preso il via venerdì sera con il derby fra Juventus e Torino (clicca qui). I rossoneri, in ritiro forzato dal 2 maggio, nelle ultime 7 gare di campionato hanno conquistato il bottino pieno solamente contro la Lazio.
LA PARTITA – Il primo tempo di San Siro vede un Milan timido, dall’altra un Bologna combattivo, attento a difendersi e ripartire a grandi falcate verso la porta difesa da Donnarumma. La mina vagante dei felsinei è Palacio (a cui viene annullato un gol per fuorigioco). Il Diavolo si fa vedere a metà tempo e passa in vantaggio con un lampo di Suso, di nuovo in rete dopo più di tre mesi di digiuno (l’ultimo gol del classe ’93 risaliva alla trasferta del Ferraris contro il Genoa datata 21 gennaio, ndr). Gattuso, nella prima frazione di gioco, è costretto a sostituire Biglia a causa di un duro contrasto a centrocampo. Proprio al momento della sostituzione, il colpo di scena: Bakayoko, il cui ritardo nella giornata di mercoledì ha portato il tecnico alla scelta di un ritiro punitivo, si prepara e si riscalda con eccessiva calma e sembra far di tutto per ritardare l’ingresso in campo. Il tecnico attende, poi decide di inserire nella mischia José Mauri: “Bisogna essere obiettivi ed onesti, ho aspettato 7-8 minuti e non si era messi i parastinchi”. Nell’occhio del ciclone e delle telecamere anche un duro battibecco fra il centrocampista francese e lo stesso Gattuso: “Tutti possono mandarmi a quel paese, voglio chiuderla nello spogliatoio con la lingua che piace a me”.
Nella ripresa, a dare il via alle occasioni pericolose, è Çalhanoglu con un tiro che passa molto vicino alla traversa. Dopo qualche minuto di passaggi a vuoto, il Milan porta a due le reti di distacco dalla formazione emiliana: ad insaccare il raddoppio è Borini, entrato qualche minuto prima. Così come Suso, anche Borini non segnava dalla gara contro il Genoa. Nel giro poi di 2 giri di orologio accade di tutto: Destro accorcia le distanze, Paquetà perde la testa e costringe Di Bello ad estrarre il cartellino rosso per una reazione nei confronti dello stesso direttore di gara. Non sarà la prima espulsione di giornata, perché l’arbitro dovrà tirare fuori il cartellino rosso prima all’indirizzo di Sansone e poi per punire le eccessive proteste da parte di Dijks.
IN CORSA – Entrambe le formazioni sono ancora in corsa per raggiungere i rispettivi obiettivi: il Milan un posto nella prestigiosa competizione europea, la Champions League (distante tre punti), e il Bologna verso la salvezza, ad ora non ancora matematica.