Il Genoa ritrova per la seconda volta in questa stagione il Mapei Stadium, dove alla terza giornata di campionato aveva affrontato il Sassuolo. Oggi l’avversaria è l’Atalanta, seguita da oltre 10mila tifosi, la formazione che per intensità e pressing alto è, per stessa ammissione di Prandelli, probabilmente la più forte d’Europa. Gasperini, l’eterno ex col Genoa nel cuore, l’uomo da fermare, malgrado un quarto posto da difendere.

Tutto questo per il Genoa, sarà tutto tranne che semplice: gli orobici arrivano da 10 partite di fila a punti, il Genoa non vince da pressoché due mesi e rosicchia qualche punto su quota 40 punti cogliendo qualche pareggio casalingo. Ora servono punti, possibilmente il bottino pieno, specialmente se l’obiettivo è allontanare definitivamente lo spettro retrocessione. Pur mancando la contemporaneità con l’Empoli, il Genoa può lanciare oggi un messaggio all’Empoli e all’Udinese, impegnate domani contro Sampdoria e Frosinone. Arbitra la sfida Irrati di Pistoia, VAR Orsato della sezione di Schio.


NOTIZIARIO

Sono ventidue i gradi percepiti al Mapei Stadium, dove erano attesi oltre 10mila tifosi dell’Atalanta. La cornice non è comunque quella delle migliori occasioni per giocarsi chi la salvezza, chi la Champions. Un centinaio i tifosi rossoblu sparsi fra tribuna e un settore ospiti difficilmente visto così vuoto in una trasferta del Genoa. Una tribuna dove siede il presidente rossoblu Enrico Preziosi, che torna ad assistere in prima persona ad una partita del Genoa. Prima della sfida, già dal mattino, ha fatto tappa nell’albergo dove il Genoa alloggiava in ritiro per salutare e caricare la squadra. A lungo è rimasto a colloquio con la famiglia Percassi in tribuna. Terreno di gioco che appare in ottime condizioni.


FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (4-3-3): Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic, Criscito; Lerager, Radovanovic, Veloso; Bessa, Lapadula, Kouamè. Allenatore: Cesare Prandelli.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Castagne, Djimsiti, Palomino; Hateboer, Pasalic, De Roon, Gosens; Freuler; Ilicic, Zapata. Allenatore: Gian Piero Gasperini.


LA PARTITA 

Foto TanoPress

La partita comincia puntuale, alle ore 15, senza ritardi. Si fa subito sentire il tifo bergamasco. Il Genoa attaccherà da sinistra verso destra. Hateboer gioca sulla linea dei tre difensori, con Castagne a lavorargli davanti. Pasalic a supportare Ilicic e Zapata. Il Genoa, invece, ripropone lo stesso schieramento sceso in campo per affrontare la Roma. Si nota fin da subito una particolare posizione di Kouamè in fase difensiva: Prandelli gli chiede di abbassarsi sulla linea di difesa per contenere e raddoppiare su Castagne a destra. In quel frangente è Lapadula a restare unica punta, con la linea a quattro di centrocampo che viene completata da Bessa.

Partita molto combattuta in questi primi cinque giri d’orologio, con diversi falli e una manovra ancora spezzettata, col Genoa che cerca di orchestrare il miglior pressing possibile sul portatore di palla avversario. Difesa orobica che, come da presentazione della vigilia, gioca molto alta, spesso sulla linea del centrocampo, non buttando mai via il pallone.

Al 6′ di gioco primo giallo della partita per un fallo di Veloso su Ilicic a centrocampo. Irrati non ha dubbi nel sanzionare il numero 44 rossoblu. Al settimo di gioco annullata la rete del vantaggio a Gosens, che su una ribattuta di Radu su tiro di Castagne aveva insaccato alle spalle del portiere rossoblu. La linea difensiva del Genoa aveva colpevolmente perso Castagne alle spalle, libero poi di addentrarsi in area di rigore. La posizione di fuorigioco era di Zapata, che ostacolava visuale di Radu.

Il Genoa fatica in questi primi 10′ di gioco a trovare spazi di manovra e cerca di non abbassare troppo il baricentro. Il primo tentativo di conclusione verso la porta difesa da Gollini è di Lapadula al minuto 14′, di testa, su cross di Biraschi dalla destra: pallone che termina troppo alto sulla traversa.

Al 18esimo seconda rete annullata all’Atalanta, ancora per offside, questa volta millimetrico: Zapata, su lancio dalla propria metà campo di De Roon, scappa alla marcatura di Romero, taglia la corsa del difensore rossoblu e incrocia la conclusione battendo Radu. Rete che verrà però annullata.

Sul ribaltamento di fronte è buona l’azione insistita del Genoa, che si concluderà con un controllo di braccio di Lapadula in area proprio al momento di girarsi e calciare a rete. Irrati non ha dubbi e ferma il gioco.

Al 22′ punizione dalla destra per il Genoa, che cerca lo schema con una traiettoria centrale, a rientrare, disegnata da Veloso. Sul pallone salta Radovanovic, ben contrastato dalla retroguardia orobica. Al 25′ di gioco una ripartenza di Kouamè viene fermata fallosamente dal centrocampo avversario, senza che Irrati estragga cartellini. Al 26esimo ci prova Veloso col destro dal limite dell’area: pallone che termina largo e va sul fondo.

A ridosso della mezz’ora si accende la partita del Mapei Stadium. Alla mezz’ora Veloso contesta, su proprio colpo di testa, un tocco di mano in area di Castagne. La deviazione è tra spalla e schiena e spedisce in angolo la sua conclusione. Silent check del VAR (Orsato, ndr), ma corretta la decisione di confermare il corner.

Al minuto 33′ ammonito Palomino per fallo su Lapadula a centrocampo. La difesa del Genoa fa buona guardia, prima in spaccata con Biraschi e Romero, poi con Criscito su altrettante progressioni nerazzurre. Il capitano viene fischiato ripetutamente da una parte della tribuna, colorata da tifosi atlantini, Gasperini è una furia in panchina per le tante occasioni fallite dai suoi uomini. Al 43′ Lapadula ha sulla testa il pallone del possibile vantaggio, ma fallisce l’appuntamento con il gol a pochi passi da Gollini. Pochi istanti dopo è Miguel Veloso a far tremare la porta difesa da Gollini con un bolide respinto in corner dal portiere avversario. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 0-0.

Foto TanoPress

La ripresa si apre con il botto: Barrow, appena entrato al posto di Pasalic, ruba il tempo a Zukanovic su lancio da centrocampo di Djimsiti e porta in vantaggio la Dea a pochi secondi dal fischio del direttore di gara.

Prandelli toglie immediatamente Lerager per inserire Pandev (49′). Al 50esimo ci prova Lapadula, che conquista solamente calcio d’angolo. Pandev è andato a collocarsi alle spalle di Kouamè e dello stesso Lapadula. Zukanovic avrebbe l’occasione di pareggiare sul calcio d’angolo, ma il pallone termina alto. Passano due minuti e l’Atalanta raddoppia con Castagne, che gravita senza marcatura per trenta secondi nella zona di destra, poi riceve l’assist di Ilicic passando da avanti a Kouamè, che vede sfilare l’avversario prima alle sue spalle, poi davanti. Tutto troppo facile per gli orobici.

Al 55esimo lascia il campo anche Zukanovic per fare posto a Pedro Pereira. Al 57esimo ci prova in girata, col destro, ancora Lapadula, ma la sua conclusione è tutt’altro che precisa. Al minuto 58′ ammonito Goran Pandev.

Al 61esimo gioco fermo perché, nelle file dell’atalanta, resta a terra Gosens dopo aver attaccato l’area di rigore e impegnato Radu nel cercare di intercettare la sfera. Poteva essere l’occasione del terzo gol bergamasco: l’esterno di centrocampo aveva tagliato al centro del campo a superato in velocità Radovanovic e Pedro Pereira, appena entrato. Anche Barrow, due minuti più tardi, si accascia a terra: sarà costretto ad abbandonare il campo e fare posto a Pessina (54′). Quest’ultimo è andato supportare il centrocampo atalantino, mentre l’attacco è sostenuto ora dall’unica punta Zapata. Alle spalle Ilicic.

Il Genoa, dopo le due reti subite a distanza di 7′ di gioco, è uscito dal campo. L’Atalanta non molla di un centimetro, Prandelli continua ad incitare la sua squadra verso un tentativo di rientrare in partita, anche se il cronometro ha superato il 70esimo. Al minuto 72′ punizione dai 33 metri per Veloso: la sua punizione va a cercare Lapadula sul secondo palo, ma la conclusione è irraggiungibile.

Al 73′ ultimo cambio per il Genoa: Prandelli preserva Kouamè diffidato e inserisce Sanabria.    Nei minuti che seguiranno saranno ben poche le emozioni: per l’Atalanta gestione del risultato, per il Genoa un tentativo di affondare che impatta sempre sulla difesa avversaria.  All’82esimo Romero potrebbe riaprire la gara con Romero, che sui palloni in area di rigore sta giocando pressoché da attaccante aggiunto, sfruttando le sue doti di saltatore. Gollini è strepitoso nell’evitare la rete del 2-1. All’84esimo, per proteste, Romero rimedia un giallo particolarmente pesante: salterà la sfida contro il Cagliari di sabato prossimo.

(Foto TanoPress)

All’88esimo accorcia le distanze Pandev su assist di tacco di Romero. Un minuto prima Lapadula, a porta vuota, poteva insaccare col sinistro dopo aver saltato di testa Gollini, ma cercherà una conclusione di spalla. Genoa che avrà il recupero per cercare di pareggiare, con 4′ di recupero a disposizione. Al primo di recupero, Bessa avrebbe la chance per pareggiare sul piede sinistro e da posizione centrale, a ridosso dell’area di rigore, ma spedirà nel settore ospiti. Non basterà il forcing finale al Grifone per cercare di portare a casa un punto prezioso. L’Atalanta è momentaneamente al terzo posto in solitaria in attesa di Inter-Chievo.