Tutto o quasi in 180’ più recuperi. Due gare per assegnare Champions, Europa League e salvezza. Campionato che dirà ancora molto. Juventus campione d’Italia, Napoli secondo matematicamente, Frosinone e Chievo già retrocessi, sono da decidere altri due posti in Champions, due in Europa League, che diventeranno probabilmente tre dopo la finale di Coppa Italia di domani sera fra Atalanta e Lazio se una delle due squadre arriverà fra le prime sei. In fondo ancora un posto per retrocedere.
Le due volate che si intrecciano portando con sé motivazioni – solo quelle si spera – altrimenti si allungherà per colpa dei telefoni, che nella zona neutra della classifica possono venire meno. I criteri in caso di arrivi in parità prevedono gli scontri diretti, la differenza reti negli scontri diretti, la differenza reti generale e le reti realizzate in generale (non contano doppio i gol segnati in trasferta).
Inter, Atalanta, Milan, Roma, Torino in 6 punti: tutte si sono complicate la vita con i pareggi nelle giornate precedenti. Per tutte conterà il calendario, l’Inter dovrà affrontare il Napoli al Fuorigrotta e l’Empoli a San Siro e gli interisti sperano che siano già in Champions prima del 26 maggio. L’Atalanta invece dovrà fare visita alla Juventus che non potrà più non far fare gol a Ronaldo dopo aver giocato la finale di Coppa Italia e l’ultima a Reggio Emilia contro il Sassuolo davanti al pubblico amico.
Il Milan farà corsa sull’Atalanta essendo in vantaggio negli scontri diretti, anche se il calendario appare il più facile con Frosinone in casa e trasferta finale a Ferrara. La Roma invece deve fare risultati e non pensare alla classifica avulsa pari con la Dea negli scontri diretti, ma distante nella differenza reti. La Lupa si gioca tutto sulla via Emilia in casa del Sassuolo e all’Olimpico con il Parma, con la speranza che i Ducali abbiano fatto risultato con la Fiorentina domenica prossima.
Per Torino e Lazio è probabile l’Europa League, però se il Toro batterà l’Empoli alla prossima si potrebbe giocare anche chance di Champions visti i risultati bizzarri che non saranno collegati solo alle motivazioni contro la Lazio sotto la Mole. La Lazio in Europa League può arrivarci da due strade: vincendo la finale di Coppa Italia o anche perdendo, perché l’Atalanta garantirebbe un posto in più, quello del settimo posto poco gradito a qualsiasi squadra.
La corsa salvezza si è allargata non solo a Empoli , Udinese e Genoa. Bisogna aggiungere il Parma a 38 punti: i profeti che durante il campionato affermavano che a 36/37 punti si era salvi sono stati smentiti. La salvezza matematica è a 42 punti.
L’Empoli dopo le due vittorie con Fiorentina e Sampdoria, che hanno fatto discutere e continueranno a farlo, ha il calendario più ostico con Torino in casa e Inter fuori. I Toscani devono sempre vincere perché l’Udinese giocherà in casa con la Spal e l’Ultima a Cagliari. Il Genoa attualmente è psicologicamente la squadra più in crisi non vince da molto e rispetto alle altre due candidate alla retrocessione fa fatica a fare gol: i capocannonieri del Grifone sono Goran Pandev e Kouamè con 4 reti (escludendo Piatek). Il Grifone riesce ad essere in vantaggio con l’Empoli perché Ballardini e Prandelli lo hanno battuto. Il Vecchio Balordo deve vincere con il Cagliari domenica prossima: guai pensare di fare risultato pieno all’ultima con la Fiorentina, città che non ha mai portato bene ai colori rossoblu a quarti nei momenti topici della sua storia.
Dal Parma in su le altre dovrebbero suicidarsi, anche se il Campionato 2018/2019 è molto strano. Può darsi perché l’inverno non è ancora finito.