Dopo essere stato sconfitto settimana scorsa a Torino dalla Juventus, il Genoa Primavera è chiamato alla conquista dei tre punti oggi pomeriggio contro il Cagliari, atteso alle 15 sul sintetico di Arenzano. Con la partita contro la Fiorentina da recuperare (rinviata lo scorso 5 maggio a causa del vento e posticipata al 22 maggio, ndr), i Grifoncini di Carlo Sabatini, momentaneamente, occupano con 28 lunghezze il 15esimo gradino della classifica, a meno un punto da Milan e Sassuolo. Salvarsi senza rischiare di passare dai play-out è ancora possibile, ma il Genoa dovrà fare bottino pieno in queste ultime due gare casalinghe e sperare in qualche passo falso delle altre. Il nuovo meccanismo delle retrocessioni, difatti, prevede la discesa diretta in Primavera 2 sia della quindicesima che della sedicesima classificata nel campionato di Primavera 1, mentre la tredicesima e quattordicesima dovranno giocare i play-out. Dall’altra parte il Cagliari, assieme a Chievo e Juventus, è in piena corsa play-off.

LA FORMAZIONE DEL GENOA (3-5-2) – Russo; Da Cunha, Raggio, Fallou Nije; Piccardo (85′ Gasco), Adamoli, Karic (89′ Zvekanov), Rovella, Masini; Bianchi, Ventola (72′ Micovschi). All.: Carlo Sabatini 

LA FORMAZIONE DEL CAGLIARI (4-3-3) – Daga; Kouadio (65′ Porru), Cadili, Carbon, Boccia; Kanyamuna, Marigosu (65′ Lella), Contini; Verde, Lombardi, Doratiotto. All.Max Canzi 

NOTIZIARIO – Gli spalti del Nazario Gambino di Arenzano vedono assiepati circa 200 spettatori, giunti a sostenere i ragazzi di Carlo Sabatini in una sfida decisiva. Tra i presenti, oltre a diversi ragazzi della cantera del Genoa, al responsabile del settore giovanile Michele Sbravati e al direttore sportivo del Genoa Primavera Carlo Taldo, anche una folta rappresentanza dell’Albissola formata dall’ex centrocampista dei Grifoncini, ora in prestito proprio ai ceramisti, Davide Sibilia, il tecnico Rino Lavezzini e il direttore sportivo Andrea Mussi. Ad osservare da vicino Genoa-Cagliari sia Daniele Conti che alcuni membri dello staff rossoblu di Ivan Juric, come Stjepan Ostojic Alberto Corradi. 18 i gradi percepiti, in una giornata decisamente primaverile.

LA PARTITA – Il Genoa appare deciso fin dai primi minuti di gioco: dopo 5′ dal fischio iniziale di Enrico Maggio è dei Grifoncini il primo calcio d’angolo, arrivato in seguito ad una deviazione su un calcio di punizione. Nell’azione seguente, Da Cunha è bravo a tenere in campo un pallone giunto a ridosso della linea del  fallo laterale, sul quale si avventa Piccardo che viene steso in aerea di rigore: dopo qualche secondo di tentennamento, il direttore di gara fischia il penalty. Dagli undici metri si presenta capitan Bianchi, che al settimo minuto firma il vantaggio.

Il Cagliari non sembra aver subito mentalmente la rete, a testimoniare ciò il baricentro sempre molto alto della formazione allenata da Canzi, che verso il 16esimo del primo tempo trova la prima conclusione verso la porta difesa da Russo, ma il tiro di Carboni finisce abbondantemente a lato. Poco dopo sono sempre gli ospiti ad avvicinarsi pericolosamente dalle parti della retroguardia avversaria, sfiorando il gol del pareggio con Verde, abile a rubare un pallone perso ingenuamente dai padroni di casa. Le azioni del Cagliari passano tutte dai piedi di Kanyamuna, il più piccolo dell’incontro, maestro d’orchestra dei sardi.

Passa qualche giro d’orologio ed ecco che il Genoa torna dalle parti di Daga salvato da un difensore, attento a ribattere un tiro di Da Cunha indirizzato in rete. Subito dopo i Grifoncini provano a raddoppiare con Bianchi, imbeccato perfettamente dal numero 2 Piccardo, partito a grandi falcate dalla propria trequarti. Negli ultimi 10′ è il Genoa ad insistere, imbastendo sempre dalla parte destra del campo le occasioni più pericolose. Entrambe le formazioni, fischiato l’intervallo, richiamano l’attenzione dell’arbitro a causa di diversi episodi dubbi, ampiamente contestabili.

Tornati in campo con gli stessi effettivi, sono subito i ragazzi allenati da Sabatini a proiettarsi verso la retroguardia avversaria. La prima vera occasione di questa seconda frazione di gioco, infatti, arriva proprio dai piedi dei Grifoncini, in particolare dall’estro di Adamoli, il cui tiro viene bloccato dall’estremo rossoblu. Con il passare dei minuti le azioni del Cagliari si fanno sempre più insistenti, tutte sventate dalla retroguardia genoana, in particolare da Fallou, monumentale su una conclusione a rete di Lombardi.

Dal 72esimo la partita inizia ad incattivirsi sul piano agonistico, portando l’arbitro ad estrarre due cartellini gialli, uno per parte, per calmare gli animi dei giocatori in campo.  Poco dopo Bianchi, ammonito in precedenza, crea non pochi pericoli alla retroguardia dei sardi, ma la sua conclusione finisce lontano dal palo alla sinistra del portiere. Sul finale Sabatini rileva anche Karic per far posto a Zvekanov, fresco d’allenamento in prima squadra. La beffa arriva all’ultimo respiro, quando sugli sviluppi dell’ennesimo calcio piazzato Verde trova il gol dell’1-1 che spezza le gambe ai Grifoncini.

Al fischio finale la testa è bassa, la delusione è tanta, ma fra pochi giorni, contro la Fiorentina, si ha la possibilità di rispondere presente ed evitare come minimo la retrocessione diretta. Attualmente il Genoa è a pari punti con Sassuolo e Milan, impegnati domani rispettivamente contro Torino e Sampdoria. Guai ad abbattersi.

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