Cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno il tecnico della Primavera rossoblu, Carlo Sabatini, che analizzando a caldo il pareggio contro il Cagliari evidenzia una partita giocata da Genoa, con l’unico calo di lucidità e attenzione costato il pareggio in extremis degli avversari (clicca QUI per la cronaca). Mercoledì prossimo il recupero contro la Fiorentina diventa una gara decisiva, con l’ultima trasferta contro il Sassuolo che assumerà contorni da dentro o fuori.
Sulla partita e la rete del Cagliari subita al 94esimo:
“Questa rete nel finale fa male perché i ragazzi oggi hanno tenuto la concentrazione, al contrario di altre partite, per tutti i 95 minuti. È stata una partita particolare, dove abbiamo sacrificato qualcosa sul piano del gioco perché era fondamentale vincere. Ecco il motivo della difesa a tre, più compatta, schierata così anche per le caratteristiche degli avversari che, con una struttura fisica improntate, attaccavano la profondità. Questa era l’idea: raggiungere a tutti i costi il risultato e ci siamo stati vicinissimi.
L’unico appunto che posso fare è che questa squadra segna molto su palla inattiva e noi, quella punizione, non dovevamo mai concederla. Perché si sa, può succedere di tutto su qualsiasi pallone buttato in area, specialmente con un po’ di mancanza di lucidità. Prestazione da Genoa, i ragazzi ci hanno messo cuore. Il momento non è dei più felici, anche dal punto di vista della fortuna, ma ripeto che i punti li abbiamo mancati prima: dovevamo farli in precedenza. Ora puntiamo alla Fiorentina: se saremo bravi ci giocheremo la salvezza ai playout. Di sicuro non molliamo, la squadra non merita di retrocedere e finire in fondo alla classifica”.
Sui prossimi due appuntamenti, ovvero il recupero con la Fiorentina e la sfida esterna contro il Sassuolo, invischiato nella lotta per non retrocedere:
“La sfida col Sassuolo sarebbe potuta non essere decisiva se avessimo vinto oggi, ma a questo punto diventa decisiva. Il Palermo, invece, neanche lo guardiamo: vogliamo raggiungere la salvezza attraverso i playout, salvandoci sul campo. Deve essere così. La partita con la Fiorentina bisogna vincerla, anche se ancora non sappiamo cosa possa succedere sugli altri campi. E poi andremo a giocarci col Sassuolo la partita della vita, magari giocandoci anche la salvezza diretta: difficile, ma potrebbe accadere. Ora bisogna vincere mercoledì giocando con questa determinazione. Facile dirlo, ma le partite durano 95 minuti e non devi concedere niente perché oggi paghiamo tutto a caro prezzo”.