Al termine del pareggio conquistato dal Genoa contro il Cagliari, arrivato con un rigore messo a segno da Domenico Criscito a ridosso del triplice fischio di Valeri, lo stesso capitano rossoblu è intervenuto ai microfoni di Radio Nostalgia e Buoncalcioatutti. Di seguito le sue parole.
Pensavamo che il pallone lo portassi via: lo hai preso a centrocampo, hai puntato il dischetto e hai tirato una sassata, mi hai ricordato Stellini. Cosa ti girava per la testa?
“Ho preso la palla, ero davvero sicuro di fare gol; sono andato convinto, ho calciato forte su quel palo ed è andata bene. Magari è un punto che può fare la differenza. Ovviamente domani guardiamo l’Empoli, tutto dipende da loro in questo momento. Se l’Empoli dovesse vincere due partite, bravi loro e retrocessione meritata. Da gennaio abbiamo fatto prestazioni al di sotto delle nostre possibilità.”
Qualcosa dal punto di vista del gioco manca e una vera punta che riesca a finalizzare diventa una cosa difficilissima
“Lapadula dà sempre il 100%, si impegna, ma lo dico sempre: magari ci vuole un po’ più di cattiveria sotto porta. Mi preoccupa il poco gioco, buttiamo queste palle lunghe, andiamo sulla seconda. In questo momento la cosa importante è fare punti, mettiamo da parte il gioco e speriamo di chiudere bene questo campionato. Se siamo qui è solo colpa nostra.”
Avete però giocato subito con il braccino corto
“Sappiamo che Kouamé di testa è molto bravo, salta molto bene: per noi può essere un’arma. Abbiamo anche giocatori bravi tecnicamente, come Bessa e Pandev che dovremmo sfruttare al meglio perché sanno fare l’ultima giocata e possono fare e farci fare gol. Adesso la cosa importante è chiudere bene questo campionato; poi l’anno prossimo, ovviamente, dobbiamo cambiare qualcosa.”
In settimana bisogna preparare calci d’angolo e rigori, perché batterne undici tutti uguali…
“Adesso non prepariamo più i rigori (sorride, ndr). Dispiace per Sanabria: mi ha chiesto la palla, ci teneva a fare gol, però ero convinto di farlo e gli ho detto che stavolta toccava a me. Dispiace perché un grande giocatore e un grande ragazzo, speriamo possa fare il gol salvezza a Firenze.”
Se ci fosse stato qualcuno che ti avesse tolto il pallone lo avresti picchiato
“Può darsi. Nessuno si è avvicinato: i ragazzi erano fiduciosi.”
Come tiriamo su di morale i Genoani?
“Adesso bisogna incrociare le dita: nel Torino ci sono tanti ex genoani. A Firenze, poi, dobbiamo fare la nostra partita. Se l’Empoli dovesse vincere con Torino e Inter bravi loro, ed è giusto andare in Serie B.”
Con la speranza è che tutti facciano il loro dovere
“Assolutamente. Anche perché non sempre tutti fanno il loro dovere. E qui chiudo.”
Genoa 1-1 Cagliari, Criscito risponde a Pavoletti dal dischetto