PARACETAMOLO – Non basterebbe una pastiglia per far passare la febbre e l’ansia ai tifosi del Genoa, che volente o nolente dovranno conoscere due verdetti decisivi per il futuro della società nel giro di un weekend. Si parte con la Primavera, rinfrancata dai punti conquistati contro il Cagliari, dal ritorno alla vittoria in casa e pronta a dare battaglia per cercare di salvarsi all’ultima giornata. Una sconfitta contro il Sassuolo potrebbe rivelarsi invece fatale, ma il tempo per guardarsi alle spalle è ormai finito. Con un occhio attendo a Palermo, dove le vicende giudiziarie rischiano di compromettere la stagione dei rosanero, a rischiare sono gli stessi padroni di casa così come Empoli, Sampdoria ed un Milan clamorosamente al penultimo posto.
NOTIZIARIO – Cielo nuvoloso e centinaia di spettatori al Ricci di Sassuolo, dove neroverdi e rossoblu fanno l’ingresso sul terreno di gioco a 40 minuti dall’inizio della partita. Ingresso libero per incentivare la presenza dei tifosi, arrivati persino con qualche tamburo per vivacizzare il pomeriggio la tensione si può toccare con mano.
LA FORMAZIONE DEL GENOA – Russo, Piccardo, Da Cunha, Fallou, Adamoli, Masini, Karic, Rovella, Verona, Bianchi, Ventola. Allenatore: Carlo Sabatini
LA FORMAZIONE DEL SASSUOLO – Turati, Joseph, Aurelio, Ghion, Pilati, Bellucci, Manzari, Kolaj, Marginean, Raspadori, Viero. Allenatore: Turrini
LA PARTITA – La gara comincia in perfetto orario, per rispettare la regola della contemporaneità nell’ultima giornata di campionato. Il Sassuolo spinge forte nei primi minuti di gioco, costringendo il Genoa a chiudersi sulla difensiva. La squadra di casa schiera Korai e Mannari a sostegno del numero 10 Raspadori. Bianchi reclama per un fallo di mano al 3′ di gioco, quando un suo tiro viene sporcato da Pilati. Russo poco dopo fa tremare Sabatini con un rilancio sbilenco, ma Piccardo allontana ed evita il peggio. Al 5′ è Ventola a sfiorare il gol con un colpo di testa, su cui ad avere la peggio è Aurelio. Ora i grifoncini in maglia bianca si mettono sulla difensiva, cercando di ripartire per vie centrali. Al quarto d’ora comincia una fase di spinta da parte dei ragazzi di Sabatini, bravi a portarsi nei pressi di Turati con giocate rapide e precise. La prima azione parte dai piedi di Fallou, la seconda è orchestrata da Rovella. Saranno poi il difensore e lo stesso centrocampista a sventare la minaccia nella metà campo opposta. Precisi e concentrati anche in fase difensiva.
RASPADORI GOL – Al 25′ passa in vantaggio il Sassuolo, che riesce a penetrare dalla fascia destra e cercare l’imbucata in area di rigore: prima un tiro sbucciato, poi il tap-in di capitan Raspadori. Ammonito Ventola alla mezz’ora, poco prima che i padroni di casa si avvicinino pericolosamente alla rete del raddoppio; sarà un intervento di Fallou, il cui retropassaggio fortuito a Russo fa sollevare qualche protesta, a salvare il risultato. Ci prova anche Mannari, ma il suo tentativo si spegne alto sopra la traversa.
Al 40′ neroverdi ancora vicini al colpo del 2-0, questa volta sugli sviluppi di un calcio d’angolo su cui si avventano Ghion e Bellucci, entrambi senza trovare la porta. Spiragli di luce anche per il Genoa, che non riescono a sfondare il muro avversario ma rimangono in partita, nonostante il risultato in questo momento vorrebbe dire retrocessione in Primavera 2. Al duplice fischio del direttore Zingarelli di Siena il punteggio non cambia: Sassuolo avanti grazie alla rete del capitano.
CLEONISE E MICOVSCHI – Sabatini butta dentro i due attaccanti al posto di Masini e Verona, presentandosi con un 4 2 4 votato all’attacco. La prima occasione della ripresa è sui piedi di Bianchi, il cui tiro sibila alto sopra la traversa. Rovella e Karic provano a reggere il peso di tutta la squadra a centrocampo, ma la seconda occasione degna di nota è ancora del Sassuolo: uno schema su calcio di punizione non impensierisce Russo, che s’impossessa del pallone in presa bassa. Al 15′ Adamoli prova a risvegliare il Genoa con un traversone basso deviato in corner. Il colpo di testa sferrato da Vasco è deviato sul più bello, il Sassuolo cambia inserendo Pellegrini al posto di Kolaj.
RADDOPPIO SASSUOLO – Sarà proprio l’ultimo entrato a piegare le gambe degli ospiti con una rete che farà discutere: il tocco decisivo del numero 20 neroverde, in mischia e a due passi da Russo, sembrava in netto fuorigioco. I giocatori del Genoa protestano animatamente, il direttore di gara temporeggia prima di ammonire Russo. Dentro anche Artioli per Marginean, rossoblu piegati dal raddoppio. Gasco e Zvekanov sostituiscono Adamoli e Rovella. Alla mezz’ora Ventola non va distante dalla rete del 2-1 con un colpo di testa, intercettato dal portiere in presa bassa. Piccardo e Joseph non riescono a proseguire la gara, entrambi colpiti da un attacco di crampi, venendo sostituiti rispettivamente da Petrovic e Fiorini. Spazio anche per il neroverde Oddei, che a 9′ dal termine reclamerà un calcio di rigore per una leggera ostruzione.
I ragazzi di Sabatini rischiano di perdere le staffe, quelli di mister Turrini si prendono gli applausi calorosi dei tanti presenti allo Stadio Ricci. Non basterà nemmeno il forcing finale, nei 4′ di recupero, per portare a casa quantomeno il gol della bandiera.
PURPLE RAIN – La buona notizia arriva sul più bello; quando tutto sembra ormai finito e comincia a cadere una leggera pioggia, la Fiorentina pareggia contro il Milan a ridosso del novantesimo (in gol Pierozzi), condannando i rossoneri alla retrocessione diretta e facendo così salire il Genoa di una posizione. La prossima settimana sarà playout contro l’Empoli (ma attenzione alla situazione del Palermo, che con la prima squadra in Lega Pro non potrebbe avere la sua Primavera, salvatasi all’ultima giornata, in Primavera 1). Il Genoa Primavera soffre, perde, si vede con un piede in Primavera 2 ma può tornare negli spogliatoi con un barlume di speranza. Non è ancora finita, ma quanta paura.