La sfida dell’Artemio Franchi ha visto il Grifone non andare oltre lo 0-0 contro la Fiorentina: pareggio che, annesso alla vittoria dell’Inter sull’Empoli, ha permesso al Genoa di Cesare Prandelli di raggiungere la salvezza. Al termine della sfida, ai microfoni di Radio Nostalgia e Buoncalcioatutti, si è presentato Davide Biraschi, di cui riportiamo di seguito le dichiarazioni.
Hai pianto, si vede dagli occhi lucidi. È una grande gioia
“È una grandissima gioia, queste lacrime sono segno di una grande sofferenza che ci stiamo portando avanti da qualche mese. Si tratta di un fatto mentale: era da mesi che non riuscivamo a portare punti a casa, sicuramente questo ci servirà da lezione. Vedendo i ragazzi uno a uno non ci meritavamo di lottare per la retrocessione. Dobbiamo credere di più in noi stessi. È stato un pianto liberatorio, uno sfogo: sappiamo tutti quello che abbiamo passato noi, tifosi e anche il presidente.”
Prandelli com’era negli spogliatoi?
“È stato bravo perché non ci ha caricato più di tanto, sottolinea Biraschi. In queste situazioni un allenatore deve essere bravo a trasmettere tranquillità perché è difficile. Essere agitato e avere paura è negativo.”
Come avete vissuto la partita di San Siro dal campo?
“Sentivo i nostri tifosi che urlavano, quindi avevo capito che l’Inter era passata in vantaggio. Abbiamo comunque un mantenuto un risultato che per noi era importante, difendendolo tutti con le unghie e con i denti.”
Sono quattro anni che giochi in Serie A con la maglia del Genoa
“Il prossimo sarà il quarto e ne sono orgoglioso: è la squadra che mi ha portato in Serie A, che ha realizzato il sogno che avevo fin da bambino. Al Genoa devo tutto e spero di vestire questi colori il più a lungo possibile.”
Cosa vuol dire per voi giocatori avere vicino il Presidente?
“Lui ha sofferto più di noi: è una figura importante, ci ha dato la giusta serenità, una carica importante. È stato con noi e vuol dire che ci tiene veramente tanto. Siamo stati contenti della sua presenza.”