Poca tattica, poche elucubrazioni: Fiorentina-Genoa sarà la partita che deciderà una stagione per il Grifone e la Viola. Due squadre che, disputato un girone di ritorno con enormi problemi, si sono fatte rosicchiare una valanga di punti dall’Empoli, oggi padrone del proprio destino a San Siro. Rispetto al Genoa ha un minimo vantaggio territoriale, un punto. Il Genoa rimane padrone del suo destino, come lo vuole Prandelli, ma dovrà fare a meno di molti elementi, fermati da infortuni o squalifiche. Lo stesso Prandelli si giocherà tutto, compresa una buona fetta della sua carriera, nel contorno di uno stadio Franchi gremito: il suo passato incontrerà il presente, quello rossoblu, compromesso ma non ancora perduto del tutto. Tremila tifosi Genoani al seguito della squadra, Orsato l’arbitro di questa delicatissima gara. Seguiremo anche Inter-Empoli in parallelo alla sfida del Franchi.
NOTIZIARIO – Partiti dalle prime ore del mattino verso la Toscana, la carica dei 2500 è già cominciata. Tra cori, sfottò, corna ed incontri con leggende del passato, sono tante le testimonianze arrivate nella domenica della verità (CLICCA QUI). Presente anche il presidente Preziosi, sceso in campo con squadra e dirigenti nel corso del riscaldamento. La temperatura si aggira intorno ai 19 gradi, con qualche goccia di pioggia che ha bagnato il Franchi prima della gara. Nel settore ospiti rossoblu pochi striscioni, tante sciarpe e bandiere. “Genoa Club San Fruttuoso” il primo ad essere esposto nel doppio spicchio destinato ai Genoani. “Per Firenze, per la maglia, per la curva: combatti” è lo striscione esposto dalla Fiesole. Durante il riscaldamento, Genoa con una maglia rossa col numero 13 dedicato a Davide Astori. In tribuna c’è anche Pep Guardiola.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
FIORENTINA (3-5-2) Lafont; Milenkovic, Pezzella, Hugo; Edimilson, Veretout, Gerson, Benassi, Biraghi; Muriel, Chiesa. Allenatore: Vincenzo Montella
GENOA (4-4-2) Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic, Criscito; Pedro Pereira, Radovanovic, Veloso, Bessa; Pandev, Kouamé. Allenatore: Cesare Prandelli
LA PARTITA
Non proprio tutto esaurito lo stadio Franchi, anche se la cornice di pubblico è quella delle grandi occasioni con 37527 tifosi. Un lungo applauso dalla tribuna accoglie l’ingresso di mister Prandelli, ex tecnico viola. Sale alto anche il grido della curva rossoblu. Nel rispetto della contemporaneità, alle 20,35 inizia la gara tra Fiorentina e Genoa.
Dopo trenta secondi ci priva subito Muriel in girata di destro: sorpreso nella marcatura Zukanovic, ma Radu la fa sua senza problemi. Quello del Genoa è un 5-3-2 con Pereira e Criscito particolarmente bassi. La Fiorentina ha in Muriel supportato da Chiesa il suo reparto offensivo. Partita dai ritmi particolarmente bassi quella del Franchi, con le due squadre che non forzano la mano in campo. Sono le due tifoserie a recitare la parte delle protagoniste in questa prima fase di gara.
All’ottavo minuto, fuori dall’area di rigore di pochi centimetri, Pandev viene atterrato da Pezzella. Sarebbe fallo, ma Orsato non ravvisa irregolarità. Protesta l’attaccante rossoblu, ma il gioco riprende dal fondo con Lafont. Al nono di gioco il primo angolo della partita a favore dei padroni di casa: la difesa rossoblu spazza il pericolo senza riuscire a ripartire.
Al 13′ di gioco sale alto l’applauso del Franchi per Davide Astori. In campo, intanto, le due squadre non stanno affondando il colpo e la Fiorentina, spinta dal suo pubblico, prova a manovrare con maggiore convinzione, senza mai essere pericolosa. Al 20esimo, mentre il Milan passa in vantaggio a Ferrara, Orsato ammonisce Gerson per fallo su Pandev.
Al 22′ Muriel prova a seminare il panico nella difesa rossoblu, ma la retroguardia genoana contiene e libera dal pericolo. Al minuto 26′ ci prova Chiesa dalla distanza, con Radu attento sul proprio palo. Alla mezz’ora rimane a terra Chiesa per un problema alla caviglia: si rialzerà senza problemi. La partita continua ad essere chiaramente fra due squadre che hanno una grande paura.
Al 33esimo di gioco punizione dalla destra per il Grifone: la batterà a rientrare Veloso. La sua conclusione trova Lafont, col tiro che pericolosamente si era avvicinato alla porta viola. Si tratta della maggiore occasione per il Genoa, che batterà anche il suo primo corner.
Al minuto 37′ è Romero ad essere a terra per uno scontro con Chiesa. Uscirà momentaneamente dal campo sulle proprie gambe. Il Genoa cerca di concludere questa prima frazione in attacco, sfruttando anche un errore di Lafont coi piedi che rischia di innescare un pericoloso contropiede con Bessa lanciato nello spazio da Pandev. Troppo lungo il suo suggerimento e Lafont, tirando un sospiro di sollievo, la farà sua. Il recupero a fine primo tempo sarà di due minuti: chiude in avanti la Fiorentina, che va vicina alla rete con Muriel. Deviazione provvidenziale di Kouame in calcio d’angolo, l’ultima del primo tempo.
Le squadra fanno il loro ritorno in campo intorno alle 21,40. La Fiorentina attaccherà sotto la Fiesole, il Genoa sotto il proprio settore. Attesa la contemporaneità, riprende la gara del Franchi. Il primo tentativo è di Veloso, ma del tutto velleitario. Il Genoa ci prova al 49esimo con Kouamè, di testa, a centro area. Pallone fuori misura. Ma intanto il Franchi viene raggiunto dalla notizia del gol dell’Inter a San Siro.
Il risultato, anche a ridosso dell’ora di gioco, rimane ancorato sullo 0-0. Intanto da San Siro, dove si gioca la gara dell’Empoli, Dragowski nega il 2-0 ai nerazzurri su calcio di rigore.
Al Franchi si avvicina il 70esimo e un drappello di giocatori, sia viola che rossoblu, rimangono terra dopo uno scontro aereo. A terra, in particolare, Biraschi e Pezzella. Anche Kouamè, su una successiva azione nella metà campo avversaria, resterà a terra toccandosi la schiena. Si gioca pochissimo al Franchi: a terra anche Veretout dopo un contrasto sulla caviglia da parte di Bessa. Contatto giudicato falloso da Orsato.
Al 75esimo raggiunge Firenze la notizia del pareggio dell’Empoli con Traorè: un risultato che al Genoa non serve e che, ad un quarto d’ora dalla fine, manderebbe il Genoa in Serie B. Intanto al Franchi ci prova Chiesa, che trova ben appostato Radu. Prandelli all’80esimo si gioca Sanabria per Pereira: attualmente è inevitabile cercare un gol per la salvezza. Inevitabile sino a qualche istante prima dell’ammonizione di Radovanovic: Nainggolan porta nuovamente avanti il Grifone. Al Franchi mancano meno di dieci minuti di recupero: Orsato ammonisce all’83esimo anche Bessa per un fallo su Muriel che permetterà ai viola di battere una punizione in area di rigore. Fuori anche Pandev e Bessa, dentro Gunter e Rolon. Mancano cinque minuti alla fine della partita.
Pioggia di fischi su Veretout al momento della sostituzione, con cori su Napoli, destinazione che gli sarebbe gradita. Intanto saranno quattro i minuti di recupero di Fiorentina-Genoa. A San Siro ne sono stati concessi cinque, con due miracoli di Handanovic prima, Dragowski poi. A fine partita il popolo rossoblu può finalmente tirare un sospiro di sollievo: anche il prossimo anno giocherà in Serie A, ma quanta paura.