“Il dado è tratto“. L’Under 15 del Genoa ha trovato questo scritto sul campo dello stadio comunale “G. Capanni” di Savignano sul Rubicone questo pomeriggio. Come fece un tempo Giulio Cesare, nella fase finale della volata scudetto i rossoblu si presenteranno col coltello fra i denti in Romagna per affrontare la semifinale in gara secca contro il Milan, guidato in panchina da Gianluca Polistina. Nessuna defezione annunciata tra le file del Genoa Under 15, che dovrebbe schierare la migliore formazione possibile.
NOTIZIARIO – Alle porte di Rimini giugno incombe: c’è grande umidità sulle rive del fiume Rubicone, la temperatura avvertita è intorno ai 28 gradi senza una bava di vento. Terreno di gioco in erba naturale, in alcune zone appare un po’ affaticato. La temperatura e la tensione saliranno ancora di più in campo perché alle 17,30 è atteso il fischio d’inizio. Almeno 300 i tifosi presenti sulle tribune dello stadio, compreso Michele Sbravati che osserva l’intero riscaldamento da bordo campo vicino alla propria squadra. Ma ci sono molti volti della scuola calcio del Genoa, dal coordinatore Andrea Bianchi al coordinatore dell’area motoria, Armando Caligaris, passando per il tecnico Guido Minetto (Under 14). Presente anche Sidio Corradi, che da queste parti è di casa avendo giocato per ben tre stagione, fra 1966 e 1969, nel Cesena.
LE FORMAZIONI
GENOA (4-3-1-2) – Ascioti; Corelli, Gagliardi, Cagia, Moscatelli; Palella, Mele, Toniato; Rimondo, Accornero, Fini. Allenatore: Davide Brunello.
MILAN (4-3-1-2) – Nava; Cellamare, Invorvaia, Camara, Bozzolan; Sette, Foglio, Luscietti; Boni; Rossi, Anane. Allenatore: Gianluca Polistina
LA PARTITA
Il Genoa, che attaccherà inizialmente da destra verso sinistra, veste la maglia bianca a bande rosse e blu. Sopra la banda la scritta “Orsy nel Cuore“. La gara parte subito forte col Milan che trova qualche opportunità sulla destra dove agisce Anane e segnerebbe al 4′ di gioco, quando Boni batte Ascioti in uscita. In realtà il numero 8 rossonero si accompagna il pallone col braccio e l’arbitro Scarpa (sezione di Collegno, ndr) annulla la marcatura. Punteggio fermo sullo 0-0. Al minuto 7′ reclama ancora il Milan per un fallo di mano di Gagliardi in ribattuta su tiro di Boni, ma per il direttore di gara non c’è nulla.
In questa prima fase di gara è più ordinato il Milan nel manovrare, Genoa che trova meno spazi per ripartire. Alla prima azione orchestrata nella metà campo rossonera, Fini cerca di servire in profondità Accornero, premiato nel suo movimento. Pallone leggermente troppo lungo che termina sul fondo.
Al 15esimo passa il Genoa con l’asse Fini-Accornero che si è prima accordata, poi ha trovato la tonalità giusta. Prima Fini scappa ad Invorvaia in velocità, poi si accentra e serve Accornero, che con grande freddezza rientra sul destro e scarica un destro potentissimo che batte Nava. Rossoblu avanti.
Il Milan prova a rispondere, fa incetta di calci d’angolo, ma il Genoa ha preso fiducia e adesso gioca con maggiore sicurezza. Al 28esimo ci sarebbe l’occasione per Accornero di involarsi in porta, ma l’arbitro ravvisa un fallo che non c’è su Cellamare. Il numero 10 rossoblu aveva nettamente preso il pallone. Al 33esimo è Luscietti a cercare la via del pareggio, colpendo soltanto l’esterno della rete. Dopo un solo minuto di recupero, termina il primo tempo al “Capanni” (tempi da 35′, ndr).
Nella ripresa si parte senza cambi e al quinto il Milan pareggia con una bella conclusione di destro, da fuori area, da parte del rossonero Sette. Vale un gol anche la chiusura di Palella su Anane due minuti più tardi, al 43′, che impedisce al numero 11 rossonero di concludere indisturbato a rete sull’uscita di Ascioti. Il Genoa sta accusando il colpo di un pareggio arrivato quando meno ce lo si aspettava.
Al 49esimo miracoloso Nava su Accornero, servito a rimorchio da Mele, che aveva sfondato sull’asse di destra. Il portiere rossonero si distende e devia la conclusione. Pochi istanti dopo è ancora il Genoa a provarci, questa volta con Fini in rovesciata, e ancora Nava neutralizza. Nell’occasione, però, c’era fuorigioco.
Al minuto 53′ per i rossoneri fuori Luscietti, dentro Di Palma. Al 54esimo ammonito Cagia per fallo su Anane. Al 62esimo ammonito Boni per fallo sui trenta metri ai danni di Toniato, che rimarrà a terra e sarà costretto al cambio (al suo posto Scala, ndr). Della battuta del calcio piazzato si incarica Mele: pallone troppo largo.
Manca poco alla fine dei tempi regolamentari e al 67 il Milan trova la rete del vantaggio con Anane. L’azione si sviluppa su un possibile fallo non fischiato dall’arbitro su Rimondo nella metà campo opposta. L’attaccante rossonero, nel contropiede che ne scaturisce, riesce a chiudere col mancino e spiazzare a tu per tu Ascioti. Mister Brunello tenta il tutto per tutto e inserisce Paggini per Mele oltre a De Luca per Gagliardi.
Dopo sei minuti di recupero concessi in questa seconda frazione, l’arbitro Scarpa fischia la fine della partita. Milan in finale, Genoa che si ferma sul più bello. A fine partita, assieme ai festeggiamenti rossoneri, un lungo applauso da parte del pubblico rossonero ai ragazzi rossoblu, poi raccolti per un discorso da mister Brunello e da Michele Sbravati. Tutti in panchina a fare quadrato perché l’anno prossimo questa rappresentativa ripartirà più forte di prima.
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