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Dramma sportivo ad Albissola. Senza stadio niente iscrizione in Lega Pro

Cisco - Balestrero - Nossa (Albissola) in gruppo

“Cos’abbiamo fatto di male? Dove abbiamo sbagliato?”. La famiglia Colla, rappresentata dal portavoce nonché patron Gianpiero, ha lanciato più di una domanda piccata dall’Hotel Garden di Albissola Marina, dove si è tenuta una conferenza stampa lampo dal sapore amaro e di probabile addio. Senza uno stadio in cui poter giocare o farsi ospitare, con il tempo tiranno, ecco che l’ammissione al prossimo campionato di Lega Pro si allontana ogni giorno sempre di più. E i giorni a disposizione stanno per scadere, perché lunedì 24 giugno sarà il termine ultimo per iscriversi alla stagione 2019/2020; la proprietà sembra aver ormai depennato ogni soluzione ponderabile e ponderata, come ammesso dallo stesso Colla: “Vercelli e Alessandria sono già occupate da Gozzano e Juve Under 23, mentre a Cuneo ci sono troppi lavori da fare. Per ripartire dalla Serie D il Comune dovrebbe versare 300.000 euro. Mi spiace per i nostri ultras, in maniera inimmaginabile”.

MIRAGGI E ULTIME SPIAGGE – Il Comunale di Chiavari, che nella passata stagione ha ospitato i ceramisti dalla prima all’ultima giornata, come soluzione per una stagione intera rimane impraticabile. Stesso discorso per Piacenza, Arezzo, Novara, Pontedera, località non proprio dietro l’angolo ma su cui si è fatto più di un pensiero per provare a metterci una pezza. Accasarsi a Savona è ormai un miraggio, spostarsi fuori regione (per esempio a Carrara?) un’ultima spiaggia a 72 ore dalla deadline. “Ho bisogno di riposare e riflettere” conclude Gianpiero Colla, le cui parole in conferenza stampa sono state riprese dai colleghi di SVSport:

DRAMMA SPORTIVO – Inutile dire come l’Albissola andrebbe in contro ad una debacle sportiva, tanto per i suoi tifosi quanto per i tesserati e dipendenti sotto contratto. Da salvare c’è anche un settore giovanile di spessore, così come da quello di Genoa e Sampdoria sono arrivate negli ultimi anni dozzine di calciatori promettenti. Una risorsa non indifferente per la Liguria nel pallone, fatte le dovute proporzioni, potrebbe sgonfiarsi nelle prossime settimane se non addirittura già nei prossimi giorni. “Non abbiamo mai fatto un pagamento in nero, ci siamo sempre comportati nel rispetto delle regole. Mi dispiace soprattutto per i tifosi e tutti coloro i quali ci hanno sempre supportato. Con grandissima amarezza chiudiamo questa avventura”. Tre promozioni in tre anni, ora tre giorni per liberarsi dalle sabbie mobili: “Evidentemente il territorio non ci ha compreso”. 


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