È il momento delle semifinali del Mondiale Femminile: a scendere in campo nella prima sono Inghilterra e Stati Uniti, Campioni del Mondo in carica. Norvegia e Francia sono le avversarie che inglesi e statunitensi hanno rispettivamente superato ai quarti. Al Groupama Stadium di Lione le due compagini si contenderanno un posto in finale (in programma domenica 7 luglio, ndr). Da una parte la terza del ranking mondiale, l’Inghilterra, dall’altra la prima, gli Stati Uniti. Miglior difesa contro seconda miglior difesa e miglior attacco (22 gol all’attivo): tutto questo è Inghilterra–Stati Uniti. E se per la prossima semifinale vi dovesse servire un permesso da scuola/lavoro per vederla, potete far riferimento a Sarai Bareman, Chief Women’s Football Officer della FIFA.
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LA PARTITA – Come facilmente pronosticatile la partita del Groupama Stadium è combattuta da entrambe le parti. Gli Stati Uniti partono in quinta, l’Inghilterra almeno nei primi minuti di gara aspetta la formazione di Jillian Ellis nella propria metà per poi ripartire: cosa da non fare vista la pericolosità delle ragazze statunitensi. Infatti proprio in una delle classiche azioni delle Campioni del Mondo, imbastita dalla parte destra del rettangolo di gioco, arriva il vantaggio con un colpo di testa di Press lasciata tutta sola sul secondo palo.
Superiorità che dura solo 9′, fino al 19esimo, quando White mette a segno il sesto gol in cinque partite prendendo il tempo a Dahlkemper. Gli Stati Uniti sembrano non aver subito il colpo, a testimoniarlo il 2-1 firmato da Morgan alla mezzora nel giorno del suo 30esimo compleanno (anche lei al sesto gol in cinque gare, ndr). Da questo momento le 22 giocatrici sembrano abbassare il ritmo, cosa più che comprensibile visto quello tenuto nei primi 35 giri di orologio.
Nella ripresa le azioni insidiose inglesi si fanno sempre più frequenti: proprio per questo, e per cercare di neutralizzare i vari pericoli, il commissario tecnico Jillian Ellis decide di passare a 5 dietro arretrando di qualche metro la numero 16 Lavelle, posizionata prima sulla linea del centrocampo. Dal 70esimo il VAR diventa protagonista: prima annulla un gol a White per una leggera posizione di fuorigioco, poi richiama l’arbitro ad una review per un presunto fallo da rigore, poi assegnato, all’Inghilterra. La parata di Naeher sul tiro dagli undici metri di capitan Hougton porta, assieme a Morgan, le calciatrici statunitensi in finale.
QUINTA FINALE – Gli Stati Uniti, per sapere l’avversario che si troveranno di fronte il prossimo 7 luglio alle 17, dovranno attendere domani, quando alle 21 scenderanno in campo Olanda (che ai quarti ha eliminato le Azzurre di Milena Bertolini, ndr) e Svezia. Si tratta della quinta finale per le statunitensi, di cui tre vinte e una persa.