Christian Kouamé è tornato a parlare, lo ha fatto ai microfoni di Telenord direttamente dalla sala stampa di Neustift. Diversi gli argomenti toccati dall’attaccante ivoriano: dall’impatto con mister Andreazzoli alle sensazioni sui i nuovi compagni di reparto Gumus (clicca qui) e Pinamonti (“Lo conosco, abbiamo giocato assieme all’Inter: è forte”).
Sulle sensazioni in vista della prossima stagione:
“Mi sento bene, conosco l’ambiente. Si lavora, sono contento.”
Sul mister:
“Credo sia bravo, cerca di conoscere i suoi giocatori. Ha capito dove collocarmi? Non solo me, tutti: non deve fare il modulo che piace solo a me. Siamo in tanti davanti, deve trovare un modulo che piaccia a tutti, secondo me lo troverà. Il mister vuole giocare più la palla: già quando ho giocato in B contro l’Empoli si vedeva, così come l’anno scorso. Questa cosa mi fa molto piacere. L’anno scorso ci ha fatto tremare, lo sappiamo: non abbiamo parlato di questo, ora pensiamo a quest’anno.“
Sulla possibilità di segnare un numero di gol maggiore rispetto allo scorso anno:
“L’anno scorso è andata così, quest’anno mi sono già posto l’obiettivo: so che arriverò a quella cifra. Quanto? Non lo dico, ai miei compagni di squadra l’ho già detto, magari la scrivo da parte e poi la apriremo. Ho detto che arriverò ad un tot di gol e so di aver la possibilità di arrivarci.”
Sulle voci di mercato:
“Dopo Firenze sono andato via e ho detto che sarei tornato al Genoa, e sono tornato qua. Il mercato è quello che è, non ci sto pensando. Sono venuto in ritiro, cercherò di allenarmi e giocare.”
Sulla concorrenza in attacco:
“Giusto che sia così, se non c’è nessuno lavora. Ognuno di noi cercherà di giocare titolare: questa è una bella cosa.”
Sui nuovi compagni:
“Pinamonti lo conosco, abbiamo giocato assieme all’Inter; Favilli anche, così come Sanabria. Gumus non lo conosco, Goran (Pandev, ndr) lo conosciamo tutti. Abbinabile con tutti? L’Ho sempre detto: se gioco con qualcuno davanti cercherò di aiutarlo sempre. Chi mi ha colpito? Sto ancora guardando, Pinamonti è forte.”
Sull’ambiente che si aspetta di trovare:
“Quello che è successo l’anno scorso è finito, ora bisogna ripartire da zero. Bisogna fare il massimo, noi partiamo per la salvezza: cercheremo di salvarci prima, poi dopo vedremo cosa accadrà. Non è il massimo obiettivo possibile, tutti partiamo da zero. Dobbiamo cercare di fare più punti possibili.”
Sulla tifoseria:
“L’anno scorso abbiamo avuto momenti difficili. I tifosi sono venuti a Firenze, ci hanno dato una grande mano per tutto l’anno. È vero che ogni tanto non venivano allo stadio ma quello capita: vogliono che la squadra giri bene, così come noi. Quest’anno li vorremmo accanto come è successo tante volte l’anno scorso: lo so che verranno, sapranno cosa fare.”
Sui possibili schemi:
“Il 3-5-2 si adatta alle mie caratteristiche: mi troverei meglio a giocare a due. Mi devo adattare, vedremo. Davanti siamo tanti, non so quale sarà la coppia.”
Su Sanabria:
“Deve essere tranquillo, se a calcio non lo sei non fai niente. Lo vedo bene, si sta allenando bene.”
Sulla crescita personale:
“Lavoro sempre: ho tante cose da migliorare, ci sto lavorando. Mi sento cresciuto.”
Rovella: “Grazie a Sbravati e al settore giovanile. Ora piedi per terra”