La prima vera amichevole pre-campionato del Genoa è oggi contro l’Olympique Lione, formazione francese che ha iniziato la preparazione esattamente come il Genoa, ovvero sia l’8 luglio scorso. I rossoblu hanno lavorato a Neustift, il Lione invece a Tignes. In entrambi i casi, fra l’altro, non è mancato l’apporto dei tifosi a sostenere le prime uscite stagionali e i primi allenamenti.
Reduce dall’amichevole di sabato scorso contro gli svizzeri del Servette, persa col risultato di 2-1, l’Olympique Lione – e così il suo modulo tattico orientato verso il proseguimento di quanto visto l’anno scorso, ossia il 4-2-3-1 – è ancora in fase di rodaggio dopo il profondo rimescolamento vissuto questa estate. Nonostante il terzo posto conquistato da Bruno Gènèsio nell’ultima stagione, la dirigenza e il presidente Aulas hanno dovuto prendere atto del fatto che il tecnico francese avrebbe abbandonato la panchina del Lione a fine stagione.
L’annuncio è arrivato ad aprile e così, già a maggio, la squadra era stata affidata a Sylvinho. Un volto noto anche in Serie A, se non altro per aver lavorato come assistente di Roberto Mancini quando sedeva sulla panchina dell’Inter tra 2014 e 2016. L’ex calciatore di Barcellona, Arsenal, Celta Vigo e Manchester City è alla sua prima esperienza da allenatore in una squadra di club, all’età di 45 anni. A supportarlo, nelle vesti di direttore sportivo, un’altra new entry di assoluto rilievo: Juninho Pernambucano, grande ex del Lione.
Il Lione approccia alla nuova stagione sicuro di un posto ai gironi di Champions League. Il calciomercato, di conseguenza, non è stato banale sino ad oggi. Dopo aver ceduto il difensore e capitano Jèrèmy Morel al Rennes e aver fatto cassa (110 milioni di euro) con le cessioni eccellenti di Ndombelè (Tottenham), Mendy (Real Madrid) e Ferri (Montpellier), il presidente Aulas ha già messo a segno cinque operazioni in entrata.
Tra i pali è arrivato Ciprian Tatarusanu, ex Fiorentina, malgrado la presenza del titolarissimo Anthony Lopes, alle prese con un tortuoso rinnovo contrattuale. In difesa sono stati inseriti l’ex blucerchiato Joachim Andersen e il terzino sinistro Youssouf Konè, acquisito dal Lille e domani probabile assente avendo terminato la Coppa D’Africa soltanto lo scorso 8 luglio. Nel cuore del gioco, infine, sono arrivati due giocatori interessanti: il 27enne Thiago Mendes (Lille) e il giovane brasiliano Jean Lucas (Flamengo).
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Sono cinque profili che vanno ad innestarsi su una formazione che aveva già numeri da non sottovalutare. Il Lione ha tra le sue file il campione del mondo Fekir, oggi promosso capitano, ma anche Tousart, centrocampista centrale che promette di essere il futuro della nazionale francese. Da tenere d’occhio anche Denayer e Marcelo, i due difensori centrali, e il folto e pericoloso reparto offensivo composto da nomi come Memphis Depay, Bertrand Traorè e Moussa Dembelè. Non quello del Tottenham, bensì il 23enne francese che tanto bene aveva fatto al Celtic prima di essere prelevato proprio dal Lione, segnando nell’ultima stagione 15 reti.
Ma la squadra che sta nascendo sotto lo sguardo di Sylvinho è una formazione ricca di giovani, alcuni rientrati dal prestito, che adesso hanno intenzione di giocarsi le loro carte nella squadra in cui sono cresciuti: è il caso della punta centrale Amine Gouiri (19 anni) e del centrocampista Houssem Aouar (21). Per non parlare del 15enne Chakri.