COME CAMBIA LA REGOLA 3 (calciatori) – “Per porre fine alle perdite di tempo da parte di un calciatore che quando viene sostituito esce lentamente all’altezza della linea mediana (cosa che non è richiesta dalla Regola), il calciatore ora dovrà lasciare il terreno di gioco nel punto più vicino a cui si trova (come se fosse infortunato) a meno che l’arbitro non indichi diversamente, ad esempio se il calciatore può lasciare rapidamente il terreno all’altezza della linea mediana, o qualora ci sia un problema di sicurezza o nel caso in cui il calciatore esca in barella. Il calciatore dovrà recarsi immediatamente nell’area tecnica o negli spogliatoi per evitare problemi con calciatori di riserva, spettatori o ufficiali di gara. Un calciatore che viola lo spirito di questa Regola dovrà essere sanzionato per comportamento antisportivo (ritardare la ripresa del gioco)“.

COME CAMBIA LA REGOLA 4 (equipaggiamento di gioco) – “I produttori di materiale sportivo realizzano ore sottomaglie con motivi sulle maniche che riprendono quelli della manica della maglia ufficiale; l’utilizzo di tali sottomaglie deve essere consentito in quanto agevolano gli ufficiali di gara nell’assumere le decisioni“.

COME CAMBIA LA REGOLA 5 (arbitro) – Anzitutto “è stata modificata la dicitura “terminata” con la più precisa “sospesa definitivamente”. In altre parole, “se, alla fine di un periodo di gioco, l’arbitro va nell’area di revisione o lascia il terreno di gioco per dire ai calciatori di ritornare sul terreno stesso, sarà possibile effettuare una revisione e cambiare una decisione, se l’infrazione è stata commessa prima della fine del periodo di gioco.

Talvolta un ufficiale di gara indica oppure comunica un’infrazione passibile di ammonizione o espulsione (ad esempio l’assistente che alza la bandierina per una condotta violenta commessa lontana dal pallone) ma l’arbitro si avvede della segnalazione o sente la comunicazione solo dopo che il gioco è stato ripreso. L’arbitro può assumere ancora l’appropriato provvedimento disciplinare, ma la ripresa di gioco associata all’infrazione non deve essere eseguita“.

COME CAMBIA LA REGOLA 7 (durata gara) – “Nell’interesse della salute dei calciatori, le regole della competizione possono consentire, in determinate condizioni meteorologiche (per esempio alte umidità e temperature), i cosiddetti cooling break (di una durata dai novanta secondi ai tre minuti) per consentire alla temperatura corporea di abbassarsi; tali interruzioni sono diverse dalle pause per dissetarsi (di massimo un minuto) che servono per la reidratazione“.

COME CAMBIA LA REGOLA 7 (inizio e ripresa gara) – “Le recenti modifiche delle Regole hanno reso il calcio d’inizio più dinamico (ad esempio una rete può essere segnata direttamente dal calcio d’inizio) così che i capitani che vincono il sorteggio spesso chiedono di poter eseguire il calcio d’inizio”.

COME CAMBIA LA REGOLA 8 (inizio e ripresa gioco) – “L’attuale procedura di rimessa dell’arbitro spesso porta a una ripresa “artefatta” che viene “sfruttata” scorrettamente (ad esempio calciando il pallone fuori dal terreno provocando una rimessa laterale il più lontano possibile nella “metà campo” avversaria) o a dei diverbi accesi. Restituendo il pallone alla squadra che per ultima lo ha giocato, si ripristina ciò che è stato “tolto” quando il gioco è stato interrotto, ciò tranne per le interruzioni all’interno dell’area di rigore dove è più semplice rendere il pallone al portiere. Per evitare che la squadra se ne avvantaggi scorrettamente, tutti i calciatori di entrambe le squadre, eccetto il calciatore che riceve il pallone, devono stare ad almeno 4 m“.

COME CAMBIA LA REGOLA 9 (pallone in gioco o non in gioco) – “Può apparire molto ingiusto che una squadra tragga vantaggio o segni una rete perché il pallone ha colpito un ufficiale di gara, in particolare l’arbitro”. Si è quindi deciso che un pallone è da considerarsi “non in gioco” quando “tocca un ufficiale di gara, rimane sul terreno di gioco e una squadra inizia un attacco promettente oppure il pallone entra direttamente in porta oppure cambia la squadra in possesso del pallone. In tutti questi casi, il gioco verrà ripreso con una rimessa dell’arbitro“.

COME CAMBIA LA REGOLA 12 (tocco di mano o braccio) – “È necessaria una maggiore chiarezza per i falli di mano, specie in quelle occasioni in cui il contatto mano/pallone “non intenzionale” è un’infrazione. La riscrittura segue una serie di principi:

  • il calcio non accetta che una rete venga segnata con la mano o il braccio (anche se è un tocco accidentale)
  • ci si aspetta che un calciatore venga sanzionato per fallo di mano se ottiene il possesso / controllo del pallone con mano / braccio e ne trae un vantaggio importante, ad esempio segna o crea un’opportunità di segnare una rete;
  • è naturale per un calciatore mettere il braccio tra il corpo e il terreno per sostenersi quando sta cadendo;
  • avere mani / braccia sopra l’altezza delle spalle raramente è una posizione “naturale” e un calciatore si “assume un rischio” avendo mani / braccia in quella posizione, anche quando sta scivolando;
  • se il pallone rimbalza su mani / braccia provenendo dal corpo del calciatore stesso, o da un altro calciatore (dell’una o dell’altra squadra) che è vicino, spesso risulta impossibile evitare il contatto con il pallone.

I portieri non possono toccare con le mani il pallone nella propria area di rigore quando questo gli proviene da un passaggio deliberato con i piedi o da una rimessa laterale effettuati da un compagno, o se lo riprendono dopo averlo tenuto tra le mani. Se ciò avviene, deve essere assegnato un calcio di punizione indiretto ma questo e ogni altro contatto mani / pallone “irregolare” non comporta alcun provvedimento disciplinare anche se interrompe un attacco promettente o nega una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete. Quando il portiere calcia chiaramente o cerca di calciare il pallone, ciò mostra che non c’è alcuna intenzione di toccare il pallone con le mani. Pertanto, se il tentativo di rinviare è senza esito, il portiere può poi toccare con le mani il pallone senza commettere un’infrazione.

COME CAMBIA LA REGOLA 12 (provvedimenti disciplinari) – “Talvolta, un attacco viene interrotto da un’infrazione da ammonizione o espulsione e la squadra attaccante esegue rapidamente il calcio di punizione, cosa che ripristina l’attacco “perso”; è chiaramente “ingiusto” se questo “nuovo” attacco viene interrotto per notificare l’ammonizione o l’espulsione. Tuttavia, se l’arbitro ha distolto l’attenzione della squadra colpevole cominciando la procedura di notifica, il calcio di punizione eseguito rapidamente non sarà considerato valido. Se l’infrazione riguarda il negare un’evidente opportunità di segnare una rete (DOGSO), il calciatore sarà ammonito e non espulso perché l’attacco è stato ri-avviato (come quando viene applicato il vantaggio in casi di DOGSO).

Le ammonizioni per i festeggiamenti irregolari di una rete si applicano anche se la rete non viene convalidata in quanto l’impatto (sicurezza, immagine del gioco ecc.) è lo stesso di quando la rete viene convalidata.

COME CAMBIA LA REGOLA 12 (ripresa del gioco dopo falli e scorrettezze) – “Conferma delle differenti riprese di gioco per le infrazioni che comportano contatto fisico e conferma che le infrazioni verbali, anche se rivolte a un ufficiale di gara, sono sanzionate con un calcio di punizione indiretto“. Invece, “calciare un oggetto contro qualcuno o contro il pallone di gara viene sanzionato allo stesso modo di lanciare un oggetto. Si chiarisce che l’infrazione deve essere commessa da un calciatore titolare contro un compagno di squadra, titolare o di riserva, o uno dei propri dirigenti per assegnare un calcio di punizione indiretto“.

COME CAMBIA LA REGOLA 13 (calci punizione) – “Molti calci di punizione sono troppo lontani dalla porta avversaria perché possa essere segnata direttamente una rete (ad esempio calci di punizione indiretti per fuorigioco); in questi casi, è necessario che l’arbitro mantenga il segnale soltanto fino a che il calcio di punizione non è stato eseguito poiché non è agevole correre con il braccio alzato“.

  • L’esperimento che prevedeva che, su un calcio di punizione eseguito dalla propria area di rigore, il pallone è in gioco una volta che è stato calciato (e non occorre quindi che esca dall’area di rigore), ha prodotto una ripresa di gioco più veloce e costruttiva. Gli avversari devono rimanere fuori dall’area di rigore e ad almeno 9,15 metri finché il pallone non è in gioco. Lo stesso cambiamento è stato apportato al calcio di rinvio.
  • Gli avversari che stanno molto vicino, o dentro, la barriera difensiva in occasione di un calcio di punizione spesso causano problemi di gestione e perdita di tempo. Non vi è alcuna legittima giustificazione tattica per lo stare in “barriera” e la loro presenza è contraria allo “spirito del gioco” e spesso danneggia l’immagine del gioco.

COME CAMBIA LA REGOLA 14 (calcio rigore) – “L’arbitro non deve autorizzare l’esecuzione del calcio di rigore se il portiere sta toccando i pali, la traversa o la rete, o se questi siano in movimento per esempio perché il portiere li ha calciati o scossi.

Ai portieri non è consentito stare davanti o dietro la linea di porta. Permettere al portiere di avere solo un piede che tocca la linea di porta (o, se salta, che un piede sia in linea con essa) quando il calcio di rigore viene eseguito è un approccio più pratico poiché è più facile da identificare rispetto al fatto di avere entrambi i piedi sulla linea. Poichè il calciatore che esegue il tiro può “esitare” nella rincorsa, è ragionevole consentire che il portiere possa fare un passo nell’anticipare l’esecuzione del calcio di rigore”.

COME CAMBIA LA REGOLA 15 (fallo laterale) – “Chiarisce la distanza da mantenere nelle situazioni in cui un calciatore esegue una rimessa laterale ad una certa distanza dalla linea laterale“.

COME CAMBIA LA REGOLA 16 (calcio rinvio) – “L’esperimento che prevedeva che su un calcio di rinvio il pallone è in gioco una volta che è stato calciato (e non deve quindi uscire dall’area di rigore per essere in gioco), ha prodotto una ripresa di gioco più veloce e dinamica o costruttiva. Ha ridotto il tempo “perso o sprecato” inclusa la tattica volta a perdere tempo messa in atto dal difensore che gioca deliberatamente il pallone prima che sia uscito dall’area sapendo che ciò porta a far ripetere il calcio di rinvio. Gli avversari devono rimanere fuori dell’area di rigore finché il pallone non è in gioco“.

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