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Genoa Primavera, Chiappino: “Lavoriamo per ritrovare fiducia e voglia di rivincita” – VIDEO

Il Centro Sportivo di Tavarone ospita la preparazione pre campionato della Primavera rossoblu e fa da teca al lavoro quotidiano del settore giovanile rossoblu. A guidare le operazioni Luca Chiappino, alla quarta parentesi con la Primavera rossoblu, i cui obiettivi sono chiari: chiarezza negli allenamenti, comunicazione capillare e azzeramento totale delle scorie lasciate dall’ultima stagione.

Il gruppo allenato è in fase di definizione, ma si sente forte lo zoccolo duro di ragazzi cresciuti nel settore giovanile, compresi quei fiori quota in cui mister Chiappino confida per una voglia di rivalsa. Di rivincita. Non mancano i volti nuovi a Tavarone, molti tornati dall’ultimo anno in prestito e voluti fortemente dal tecnico, molti altri alla prima avventura in Primavera.

Abbiamo visto i ragazzi uscire dal campo stanchi ma tutti sorridenti e felici, che Primavera sta venendo fuori? 

“Adesso siamo ancora in una fase di costruzione, rispetto all’anno scorso sono andati via dei giocatori, ne sono arrivati altri. Ci sono dei ragazzi che conosciamo bene perché hanno fatto gran parte dell’attività sportiva con noi. Bisogna lavorare, mettere a posto alcune cose e riprendere un po’ di fiducia. È innegabile che quelli arrivati dall’anno scorso qualche scoria se la possono portare dietro.”

Abbiamo visto un gruppo molto coeso, nonostante ci siano ragazzi di tutte le nazionalità la comunicazione in campo arriva sempre diretta 

“Voglio che i nostri ragazzi abbiano la capacità di comunicare: ci sono degli stranieri che devono imparare a parlare e a capire l’italiano perché quando c’è bisogno di comunicare con loro in campo la comunicazione deve essere diretta, veloce. Non si può pensare di parlare in inglese, francese, spagnolo. Loro sono venuti a giocare in Italia ed è giusto che imparino l’italiano: se noi dovessimo andare a fare un’attività all’estero siamo noi che dobbiamo imparare a comunicare nella loro lingua, e questa è una cosa che devono imparare a fare. I ragazzi mi stanno aiutando, sanno che con determinati giocatori, ad esempio Cleonise, devono parlare solo italiano: è un anno che è con noi e deve imparare a parlarlo.”

Sono tornati tanti ragazzi dell’Under 17 di due stagioni fa, dove dominò la partita di Zingonia (contro l’Atalanta, ndr). Sono ragazzi che sanno bene cosa vuol dire vestire la maglia del Genoa 

“Assolutamente si, questa per noi era un’esigenza e un’opportunità. Non dimentichiamo che in questo gruppo c’era anche Verona, che a Zingonia non giocò perché non stava bene. È con noi da tre anni. È rientrato Piccardo dal prestito all’Albissola. Per noi è importante avere ragazzi dentro alla squadra che possano trasmettere agli altri quello che intendiamo: il nostro modo di lavorare, di partecipare alla vita della società. Si devono sentire parte integrante di un gruppo, perciò devono vivere la nostra società a 360 gradi: non va bene che arrivino al campo facciano allenamento e vadano via, oppure facciano una partita e il loro stato d’animo sia lo stesso sia che tu abbia vinto o meno. Devono sentire la necessità e il peso di portare una maglia così importante addosso, perché la maglia del Genoa è una maglia importante e loro devono avere rispetto di questa.”

Che campionato di Primavera 1 sarà il prossimo?

“Un campioano tosto, ancora più complicato: con i cinque fuori quota diventa davvero una seconda squadra. Tranne la Juventus che ha l’Under 23, le seconde squadre delle altre società sono le selezioni Primavera. Cinque fuori quota sono davvero tanti, quasi il 50% della squadra. Diventa davvero un campionato difficile. Tra i fuori quota abbiamo pensato di tenere con noi due ragazzi cresciuti con noi perché abbiamo bisogno che loro spronino tutti gli altri. Quelli che sono rimasti dell’anno scorso devono avere un senso di rivalsa e dimostrare che quanto successo l’anno scorso sia stato un incidente di percorso che poteva capitare: sono stati fatti degli errori, devono dimostrare che hanno imparato da essi e hanno la possibilità di rifarsi. Tutti i nuovi, compreso il sottoscritto che è al Genoa da tanti anni, devono dimostrare che la società ha fatto bene a sceglierci. Perciò per tutti noi diventa un campionato davvero importante”.


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