ATALANTA – Senza i preliminari di Champions e la qualificazione diretta, Gasperini e la squadra mercato orobica hanno puntato con pazienza e senza distrazioni sul rinforzare la squadra. Colpi mirati, da Skrtel a Muriel passando per Malinovskyi, e una sola cessione eccellente, quella di Mancini alla Roma. Laxalt potrebbe essere la ciliegina sulla torta del calciomercato per una squadra che appare tra le più attrezzate per l’esordio. Ancora qualcosa c’è da fare per assicurare una rosa ampia da alternare tra Europa e Serie A. Esordio a Ferrara contro la Spal.
BOLOGNA – La tegola di Mihajlovic arrivata dopo un calciomercato condotto, per ora, soprattutto nel mese di luglio, non ha scalfito l’entusiasmo del tifo bolognese. La stagione è da vivere sulle ali del finale di quella passata. L’innesto del difensore Bani e la cinquina di acquisti arrivati da Belgio e paesi scandinavi (Skov Olsen, Schouten, Deniswil, Tomiyasu, Lappalainen) ha rimpolpato la rosa. A cuor leggero è partito Pulgar, direzione Firenze, e anche Donsah e Lyanco (fine prestito) non vestono più felsineo. La prima contro il Verona dirà molto di cosa manchi ancora a questo Bologna, reduce comunque da un convincente 3-0 in Coppa Italia contro il Pisa.
BRESCIA – L’arrivo – o meglio il ritorno – di Balotelli ha lanciato un segnale alle dirette concorrenti salvezza: il Brescia di Corini vuole fare sul serio. Un mercato in sordina non deve insospettire: i lombardi hanno cercato i profili che ritenevano giusti, da Joronen in porta passando per il centrale difensivo venezuelano Chancellor, l’ex Sassuolo Magnani, il ceco Zmrhal a centrocampo. All’esordio stagionale in Coppa Italia hanno perso 2-1 col Perugia, uscendo dalla competizione, ma in campionato Cellino ripartirà da Cagliari, dove tutto era finito.
CAGLIARI – Forse una delle formazioni più rafforzate in estate, ha rinunciato al gioiello Barella per ricostruirsi il centrocampo. Al ritorno di Nainggolan si sono sommati gli acquisti di Nandez e Rog, utili nel 4-3-1-2 di Maran. Pavoletti rimarrà il faro in attacco, Cacciatore (riscattato, ndr) e Pellegrini continueranno ad essere gli uomini di fascia della formazione sarda supportati da Mattiello e Pisacane. Piazza scaldata dal calciomercato e aspettative alte: attenzione a non fare troppi passi falsi, come si è rischiato in Coppa dominando il primo tempo e poi rimanendo in dieci contro il Chievo.
FIORENTINA – L’uragano Commisso ha tardato un po’ ad abbattersi sul calciomercato, quasi un mese di latenza, ma appena l’ha fatto ha assicurato mosse non di poco conto. Chiesa resterà, salvo colpi di scena, e lo affiancheranno l’ormai quasi 36enne Ribery e Boateng, giocatori d’esperienza e indiscussa qualità voluti da Montella a cui aggiungere il ritorno di Badelj e gli innesti di Pulgar e Lirola. All’esordio col Monza una vittoria ottenuta alla distanza, finita 3-1, ha lasciato buone sensazioni. Ma Commisso ha promesso ancora movimenti di mercato: tutto rimandato dopo l’esordio col Napoli al “Franchi”.
GENOA – Inevitabilmente rafforzatosi dopo le paurose montagne russe vissute l’anno scorso, il Genoa esordirà in campionato all’Olimpico di Roma avendo finalmente chiuso il conto aperto che aveva con la regia di centrocampo. Schöne è solamente la ciliegina sulla torta di un calciomercato orchestrato in piena sintonia col tecnico, che ha visto rinforzarsi due zone chiave del campo come gli esterni grazie agli innesti di Barreca, Ghiglione e Pajac. Pinamonti, ad oggi, è l’uomo a cui è affidato il peso dell’attacco in società con Favilli, mentre le conferme di uomini come Sanabria, funzionali ai movimenti chiesti da Andreazzoli, può essere quel valore aggiunto che ad oggi quasi nessun addetto ai lavori considera. Possibile, anche se non sbandierato, che da qui al 2 settembre qualcos’altro verrà fatto sul mercato. Per adesso quella rossoblu è una tra le formazioni uscite convincendo maggiormente dal terzo turno di Coppa Italia.
HELLAS VERONA – Al limite del compulsivo, il via vai di giocatori da Verona è notevole. Per uno che esce, ne entrano due. Adjapong e Amrabat sono soltanto gli ultimi in ordine di tempo, perché come noto anche tanti ex Genoa giocano e allenano in maglia gialloblu, in cerca di rivincite e rilanci. L’Hellas di Juric resta comunque una delle due formazioni di Serie A che, alla partenza del campionato, è già stata eliminata dalla Coppa Italia per mano della Cremonese. Non senza aver palesato qualche difficoltà sotto porta.
INTER – Traghettata in pompa magna dai quotidiani sportivi (successe anche l’anno scorso!) per un mercato che probabilmente sforerà 200 milioni e verrà sostenuto, in parte, con la vendita di larghissima parte della formazione Primavera, l’Inter si candida ancora una volta come anti-Juve. Il vero valore aggiunto sarò Antonio Conte, accontentato in ogni reparto. La domanda delle cento pistole è se i nerazzurri, prima o dopo, saranno costretti a rimpiangere in qualche modo Icardi.
JUVENTUS – Dopo il settimo scudetto di fila è necessariamente ancora una volta la favorita alla vittoria finale, ma quest’anno le dirette concorrenti si sono rafforzate più che in altri anni. Domani l’esordio contro il Parma per gli uomini di Sarri, che attorno a Cristiano Ronaldo hanno impreziosito una rosa di nuovi giocatori di respiro internazionale: Danilo, Ramsey, De Ligt, Rabiot e Buffon. L’operazione ottavo scudetto sarà complessa da portare a termine: il vero spartiacque sarà a che punto della stagione i bianconeri avranno assimilato in tutto e per tutto i principi di gioco sarriani.
LAZIO – Nel segno della continuità con Simone Inzaghi in panchina, i biancocelesti esordiranno nel cantiere aperto del Ferraris contro la Sampdoria. Nessuna grande cessione, neppure quella di Milinkovic-Savic, e qualche entrata a puntellare le due corsie (Lazzari, già infortunato, e Jony Rodriguez) hanno contraddistinto sino ad oggi un’estate tranquilla per la Lazio, la prima squadra che l’anno scorso ha riconfermato il proprio allenatore. Ancora qualcosa manca, specialmente nel reparto avanzato, per poter dire di essersi rafforzati e aver ampliato la rosa per numero e qualità. Il primo nome sul taccuino è quello di Wesley.
LECCE – Lapadula e Rossettini dal Genoa, ma anche altri profili reduci da stagioni di Serie A come Rispoli, ex capitano del Palermo, e Farias, mina vagante nell’Empoli di Andreazzoli. Prende forma il Lecce di Fabio Liverani, tornato in Serie A dopo la breve esperienza al Genoa, e a poco più di tre giorni dall’esordio contro l’Inter il vero punto interrogativo, dopo gli innesti del centrocampista centrale Shakhov, del terzino destro Benzar e dell’ala destra Vera, è chi puntellerà l’attacco assieme a Lapadula e La Mantia. Buoni segnali sono intanto arrivati dalla Coppa Italia: i salentini sono una delle poche formazioni a non aver affatto sofferto l’impatto contro una formazione di Serie B nel terzo turno di Coppa Italia, dove hanno liquidato per 4-0 la Salernitana.
MILAN – Intriga il nuovo Milan di Giampaolo, dove è diventato subito un caso il fatto che Piatek abbia segnato poco. Dare tempo al tempo avrebbe più logica anziché esaltare a fasi alterne il lavoro dell’ex tecnico blucerchiato, che ha trovato in rossonero una sfilza di esterni d’attacco da adattare al suo 4-3-1-2, riscontrando la necessità di una seconda punta da affiancare al centravanti polacco. Il profilo è quello di Angèl Correa, ma il Diavolo ha un fair play finanziario da rispettare che lo ha già privato dell’Europa League. Il periodo di sedimentazione dei dettami di Giampaolo farà tutta la differenza del mondo in campionato, poi si capirà davvero a cosa questo Milan potrà ambire. Difficile comunque pensare che, ad oggi, quella rossonera sia una rosa completata.
NAPOLI – Da seconda in classifica vuole ripartire per insidiare ancora di più la Juventus in un’eterna battaglia che quest’anno, soprattutto in chiave giornalistica, si arricchirà del parallelismo con Sarri. Il Napoli di Ancelotti, assieme alla Lazio, è l’altra squadra ad aver ceduto meno pezzi pregiati della sua collezione, sfoltendo la rosa a centrocampo dove è stato inserito Elmas. Manolas comporrà un duetto difensivo tra i più interessanti e completi della prossima Serie A in coppia con Koulibaly, Di Lorenzo andrà ad alternarsi con Hysaj. Lozano è stata la ciliegina sulla torta e considerato che l’ultimo giocatore che i partenopei hanno pescato dal PSV Eindhoven è stato Mertens, l’assonanza non può che fare ben sperare. Nell’opinione comune, Ancelotti virerà verso un cambio modulo (4-3-2-1 o 4-2-3-1) e per questo motivo alla squadra di Aurelio De Laurentis potrebbe mancare ancora un uomo che agisca alle spalle delle punte (o di un’unica punta).
PARMA – Memore del finale di stagione in caduta libera dell’anno scorso, complice una salvezza raggiunta con larghissimo anticipo e contro ogni pronostico, D’Aversa si è voluto cautelare. In difesa hanno fatto ritorno alla base Bastoni e Dimarco, dentro Laurini, Martella e Dermaku. Un colpo davanti alla difesa come Hernani dallo Zenit non è da sottovalutare, così come intrigano le operazioni di rilancio di Karamoh e Cornelius. Kulusevski sarà la scommessa. Per adesso buona la prima in Coppa contro il Venezia (3-1), ma il vero banco di prova è l’esordio stagionale contro la Juventus.
ROMA – Unica squadra con un tecnico esperto, ma esordiente in Serie A, la Roma di Fonseca accoglierà domenica il Genoa e sarà oggetto di curiosità visti gli stravolgimenti estivi. Con la mancata Champions League e l’addio di Totti e De Rossi c’è stato un reset completo nella Capitale: a partenze importanti come quelle di El Shaarawy e Manolas, fruttate un tesoretto di oltre 50 milioni, ecco fare da contraltare gli innesti di Zappacosta, Spinazzola, Diawara, Veretout, Mancini, Cetin e del portiere Pau Lopez. Non suona come un acquisto, ma quasi, anche il rinnovo contrattuale di Edin Dzeko, ancora una volta faro dell’attacco giallorosso.
SAMPDORIA – Il capitolo cessione societaria pare giunto ad una svolta, ma Di Francesco per adesso è tutto tranne che soddisfatto. Senza veri e propri esterni di ruolo e costretti a giocare con Ramirez e Caprari al fianco di Quagliarella, i blucerchiati sono ancora un cantiere aperto. Presto potrebbe chiudersi con la cessione di Ferrero al gruppo coordinato da Gianluca Vialli, un ritorno di spessore nel panorama calcistico italiano. Intrigano molto gli innesti di Maroni e Chabot ed è tutto da valutare il peso che avrà la mancanza di Praet. Sofferto, ma centrato, il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Crotone (3-1).
SASSUOLO – Linea (nero)verde per De Zerbi, che al secondo anno sulla panchina del Sassuolo rimescolerà le carte nel tentativo di rendere ancora più competitiva, continua e meno anonima la sua formazione. Le partenze sono state diverse, da Lirola a Sensi passando per Boateng e Magnani, ma gli innesti sono stati mirati. Il terzino destro Toljan, l’ex blucerchiato Obiang, l’attaccante Caputo ricoperto d’oro dopo la stagione all’Empoli. Un occhio al calciomercato è sempre bene tenerlo, viste soprattutto le attenzioni della Fiorentina su Berardi. Del centrocampista Traorè, ex Empoli, è stata la rete decisiva nella prima di Coppa Italia contro lo Spezia.
SPAL – Mister Semplici è stato il primo “acquisto” della nuova Spal, confermato dopo tanti anni alla guida degli estensi. La formazione ferrarese ha perso un giocatore importante come Lazzari, sostituito da D’Alessandro, e ha visto inserire qua e là gli elementi necessari al gioco di Semplici, come Di Francesco e Igor, difensore centrale che rileverà il buco lasciato da Bonifazi. Un 3-1 con qualche iniziale sbandamento ha battezzato la nuova stagione della Spal in Coppa Italia contro la FeralpiSalò: ma domenica sera c’è l’Atalanta.
TORINO – Il 25 luglio è iniziata la stagione granata, esattamente un mese in anticipo rispetto alla prima di campionato. Un lungo percorso per gli uomini di Mazzarri, che poco o nulla hanno fatto sul mercato in attesa di capire se nel destino ci sarà l’Europa League (lo capiremo giovedì 29 agosto, ndr). La riconferma in blocco della squadra dell’anno passato ha rappresentato un segnale di stabilità, a cui si sono aggiunti i ritorni di Bonifazi, Aina e Djidji, riscattato dal Nantes. Domenica sera arriva il Sassuolo al “Comunale”.
UDINESE – Infine c’è la truppa di Igor Tudor, salvatore per la seconda volta del club friulano. Il calciomercato della famiglia Pozzo continua ad essere mirato prevalentemente all’estero – o su calciatori esteri – tant’è vero che di sei acquisti, nessuno ha passaporto italiano: Tokoz, Walace, Sema, Jajalo, Nestorovski e Rodrigo Becão. Per adesso, intanto, si resiste agli assalti per Rodrigo De Paul, che potrebbe essere l’uomo intorno a cui Tudor costruirà la sua Udinese. Ma attenzione al calciomercato e alla data di chiusura del prossimo 2 settembre.