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Serie A nel segno della continuità

Riparte il campionato e lo fa all’insegna della continuità rispetto all’anno scorso. Non solo una continuità tecnica e di idee, con poche panchine cambiate e allenatori spesso confermati rispetto alla precedente annata, ma anche di elementi da schierare.

Solo il 21% di giocatori arrivati in sede di calciomercato è stato schierato da titolare alla prima di campionato (46 su 220) e si tratta di un dato interessante. Se poi si considera che le big del campionato non hanno schierato mai più di due nuovi giocatori (Juventus, Atalanta, Roma e Milan addirittura nessuno, l’Inter due, Lazio e Napoli un solo elemento), la situazione inquadra un mercato che, per adesso, non è un fattore che destabilizza gli equilibri, neppure per le squadre che promettono di battagliare per i posti in cima alla classifica. Ci vorrà tempo per inserire i tanti nuovi elementi che hanno cambiato pelle. Larga parte arrivata per rafforzare le rose delle squadre che sino all’ultima giornata, l’anno scorso, hanno combattuto per la salvezza. 

Tanti giocatori hanno giocato nello scorso weekend per la prima volta in Serie A e sono risultati assoluti esordienti. Senza considerare i molti giocatori esordienti che compongono rose che virtualmente erano già dell’anno scorso (Pinna del Cagliari, Sottil della Fiorentina oppure Ghiglione del Genoa, cresciuti nei rispettivi vivai) e volendo rimanere su ciò che ha portato il mercato, rispetto ai 46 volti nuovi di cui si accennava prima, soltanto un terzo (15) era alla sua prima partita nel massimo campionato italiano. In percentuale, non si arriva neppure al 7%.

In particolare, si parla di Hernani (Parma), Schöne (Genoa), Lukaku (Inter), Michael, Denswil, Tomyiasu (Bologna), Igor (Spal), Chancellor, Joronen (Brescia), Rrahamni, Tutino (Hellas Verona), Pinna, Nandez (Cagliari), Toljan (Sassuolo) e Becao (Udinese).

Dopo novanta minuti, sembra confermarsi dunque un campionato, quello italiano, che deve dare tempo ai nuovi innesti di entrare nei meccanismi tattici degli allenatori. Non tanto nei ritmi di gioco, visto che la Serie A non è un campionato dove fisicità e aggressività sono preponderanti come avviene, per esempio, in Premier League.

La squadra ad essersi presentata con un volto maggiormente diverso rispetto alla passata stagione è stata la Fiorentina (6), che ha sfruttato però almeno tre elementi provenienti dal settore giovanile come Sottil, Venuti e Castrovilli. C’era chi aveva la sua prima occasione da titolare e chi rientrava da prestito.

A seguire l’Hellas Verona (5), forse la squadra ad aver rivoluzionato maggiormente la sua rosa, e il quartetto Genoa, Sassuolo, Parma e Lecce con quattro nuovi giocatori su undici al fischio d’inizio della prima giornata.

IL NUMERO DI GIOCATORI ARRIVATI DAL CALCIOMERCATO E SCHIERATI TITOLARI ALLA 1º GIORNATA

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