Due giornate da dimenticare non possono e non devono far tramontare un campionato intero. Certo, il filo che lega il calciomercato alla Sampdoria è meno stretto rispetto a quelli che hanno unito squadra e allenatori nel recente passato blucerchiato, ben abituato a un paio di cessioni eccellenti in estate. Due pesanti sconfitte non aiutano, l’infortunio subìto da Gonzalo Maroni ne ha frenato l’ambientamento in Italia, il tutto mentre la mancanza di un sostituto naturale al posto di Praet alimenta lo scetticismo di tifosi e addetti ai lavori. Con le vicende societarie nemmeno troppo in sottofondo, Eusebio Di Francesco fatica a mettere in campo una squadra che lo soddisfi e in un tiepido deadline day si è dovuto accontentare di Emiliano Rigoni, in arrivo dallo Zenit. Le critiche dopo aver subito 7 reti in 2 partite – che fa male anche se ti chiami Napoli – sono tutt’altro che infondate ma dovrebbero tradursi in un’analisi più razionale. A che serve alimentare lo sconforto con due sole settimane di Serie A nello zaino? Certo, subire un tris d’assi dal tanto cercato e coccolato Domenico Berardi è oggi tre volte più doloroso, ma da domani quel che servirà è tempo per lavorare e ragionare. Se il primo gol stagionale (di Quagliarella nella sconfitta per 4-1 contro il Sassuolo) non era mai stato tanto amaro, la sosta per le nazionali non era mai arrivata così in tempo.

TANGO REAZIONARIO – La propensione a subire tante reti sembra essere un minimo comune denominatore dell’inizio di campionato, un po’ per tutti, ma a preoccupare DiFra è con tutta probabilità anche l’assenza di gol su azione. Le uniche due, entrambe in Coppa Italia, sono arrivate dalla staffetta fra Caprari e Maroni. Potrebbe essere la coppia argentina Maroni-Rigoni a risolvere più di un problema in fase offensiva, dove due attaccanti come Gabbiadini non hanno ancora infiammato la Gradinata Sud e forse potrebbero farlo a gara in corso. Le partite si vincono anche con i cambi giusti, quindi occhio a Lerìs e Bonazzoli, quasi coetanei e in cerca di spazio. Consegnate le chiavi del centrocampo ad Albin Ekdal, Linetty è chiamato ad imporsi insieme a Jakub Jankto, ago della bilancia nel centrocampo blucerchiato: i continui cambiamenti messi in atto dal mister, che lo ha provato praticamente in ogni ruolo, sono la prova del nove. I terzini dovranno fare gli straordinari per evitare di finire nel ciclone delle critiche o complicare il lavoro di Colley e Murillo, già impegnati a raccogliere le pesanti eredità di Skriniar e Andersen.

SANTA SOSTA – Di Francesco avrà 15 giorni per cercare il bandolo di una matassa mai così ingarbugliata come dopo il doppio montante ricevuto da Lazio e Sassuolo. Cambiare sistema di gioco potrebbe aiutare? A pochi chilometri di distanza, lo sta facendo anche Giampaolo dopo il primo sgambetto ricevuto a Udine ed una vittoria incolore contro il Brescia. Tornando in casa Samp, con il treno Napoli-Torino-Fiorentina-Inter alle porte, vincere o cominciare a strappare qualche punto pesante sarà obbligatorio. Per convincere ci sarà tempo, anche per prendere lezioni d’inglese americano. Aspettando già oggi un calciomercato invernale che potrà solamente aggiungere, il fischietto del mister richiama tutti al campo. E chissà che il vento a Bogliasco non possa svanire più in fretta dei musi lunghi e dello scetticismo.


Gioco verticale, gioco orizzontale