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Ghiglione: “Al Genoa con fortuna, passione, dedizione e sacrificio”

Si è conclusa pochi minuti fa la diretta Instagram di Paolo Ghiglione, intervenuto attraverso il profilo ufficiale del Genoa per rispondere alle domande di tifosi e appassionati.  Il classe 1997, con una lunga trafila nel settore giovanile rossoblu, nel corso della diretta dal Genoa Museum & Store ha definito “una grande emozione, soprattutto per me che ho fatto la trafila nel settore giovanile” debuttare in prima squadra nel Genoa. Di seguito, in sintesi, le sue dichiarazioni:

Quanto pesa indossare la maglia del Genoa?

“Pesa perché è un club storico con un tifo molto importate, la passione si fa sentire come giusto che sia.”

Ti piace Genova? Hai un piatto preferito?

“Ora non sono più al Convitto e sarò più indipendente, vedrò qualche posto nuovo. Sono stato a Boccadasse e al mare. Mi piace molto la carne, il mio piatto ligure preferito sono gli gnocchi al pesto.”

Il ricordo più bello della tua carriera? A chi ti ispiri?

“Giocare un mondiale, esordire in Serie A e giocare al Ferraris con il Genoa. Da piccolo il mio idolo è sempre stato Cristiano Ronaldo, il mio ruolo è un po’ cambiato poi rispetto al suo.”

Quali sono i tuoi hobby preferiti? 

“Giocare alla Playstation e guardare Serie TV: ultimamente sto guardando Stranger Things, la consiglio. Anche Narcos è molto bella, così come la Casa di Carta.”

Come hai cominciato a giocare a calcio e capito di poter fare strada?

“Ho iniziato a giocare a quattro anni nel Derthona, poi sono passato al Milan e successivamente al Genoa. In maniera seria l’ho capito con il passare degli anni, la mia famiglia mi è sempre stata vicina. Mi sono state vicine tante persone: Donatelli, Corradi. Lui mi ha detto che sono migliorato. Come diventare calciatore professionista? Ci vuole tanta fortuna, passione, dedizione, bisogna fare tanti sacrifici.”

Come fai a crossare bene? 

“Giocando esterno è una peculiarità, mi alleno spesso. Ci si può arrivare, è una cosa che ho sempre avuto.”

Le sensazioni che hai provato tornato al Genoa? 

“Ero molto felice, ho pensato di giocarmi le mie carte e farmi trovare proto. Chi mi ha impressionato? Innanzitutto il capitano: è una grandissima persona e un grande giocatore, poi Schöne.”

Che emozioni provi a guardare la Gradinata Nord?

“Vista dal campo fa un certo effetto, contro la Fiorentina ho sentito un tifo importante. La tifoseria è una delle più belle in Italia, e si vede.”

Senti tanta pressione addosso? 

“Le partite le sento molto per come sono fatto, all’inizio è normale che ci sia un po’ di pressione.”


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