Alla fine di ogni calciomercato bisogna sempre ripetere le stesse cose. Finalmente inizia il campionato. Era ora. Come dite? È già iniziato da due giornate? Sì, sulla carta, ma quello vero inizierà solo dopo la sosta per la nazionale conoscendo le rose definitive di tutte le squadre e se continueranno con la stessa forma delle prime due giornate o cambieranno. Probabile che qualcuno che abbia già giocato con una squadra possa giocarci nuovamente quasi subito.
Gli allenatori hanno coltivato strategie e schemi per tutta l’estate e nei prossimi 15 giorni si potrebbero trovare a cambiarli. Due esempi su tutti: Ancelotti con l’acquisto di Lozano continuerà a giocare con i mini tre tenori? E Mazzarri con l’arrivo di Verdi farà fuori un attaccante ? Una vergogna le operazioni Icardi e Verdi considerato che avevano rotto i palloni per 63 giorni di calciomercato ufficiali e si sono risolte poco prima delle 22: due minuti prima che finisse per Verdi e intorno alle 23 per Icardi, grazie alla kermesse francese che terminava alle 24.
Ieri si è discusso chi ha vinto tra Wanda Icardi e Marotta. Entrambi. E per Icardi è aumentato l’ingaggio di un milione di euro più bonus, altro anno di contratto con l’Inter a 7 milioni se dovesse fallire al Psg, all’Inter 5 milioni di prestito oneroso e 65 milioni al riscatto. Alla fine del mercato tante lacrime di coccodrillo per il giro di affari da un miliardo e 200 milioni. Siamo terzi in classifica dopo Inghilterra e Spagna e abbiamo speso il doppio dei tedeschi. La grande differenza che negli altri paesi hanno prima investito sulle strutture e dopo sui calciatori. Gli euro per un centravanti si trovano sempre, per ristrutturare uno stadio mai. Nelle prime due giornate di campionato 4 squadre in Serie A non avevano lo stadio pronto.
Prossimamente il miliardo e più di euro speso gioverà allo spettacolo a livello di qualità. Sarebbe interessante – si saprà dopo – quanto hanno incassato gli agenti. Il calcio mercato così lungo non è più attendibile e per molti allenatori, anche se solo attraverso mugugni e non una presa di posizione chiara, è una rottura. Che senso ha progettare e insegnare durante la preparazione estiva se poi all’ultima settimana, nell’ultimo giorno di calciomercato, si stravolge tutto in un momento? Gli allenatori sono gli unici a poter cambiare l’andazzo del calciomercato che non soddisfa più nessuno. Il loro mestiere è diventato quasi impraticabile non solo con il calciomercato, ma anche per le tournée e per soldi che portano solo guai fisici.
Arriverà l’insurrezione degli allenatori che dovrà essere appoggiata da tutti quelli che vogliono bene al calcio sul prato verde, dietro le Tv, sulle poltrone e sugli spalti. Sarebbe bello che fosse riportato in primo piano un progetto sportivo, il bene del gioco mortificato e asfissiato dai Mercanti del calcio. Tante volte per chi ci segue abbiamo scritto che sarebbe bello che dopo la fine del campionato il calciomercato durasse solo 45 giorni. Gli allenatori potrebbero avere le rose definitive e lavorare su quelle. Chi ha lavorato bene ne godrebbe i frutti e chi invece ha sbagliato gli ingaggi dovrà cercare soluzioni di ripiego sul campo oppure scandagliare qualcunonelle giovanili. Il vero talento dell’allenatore è raddrizzare il progetto tecnico inventando qualche mossa differente ad esempio escogitando un calciatore in un ruolo non suo senza passare dall’espediente del calciomercato sempre aperto, buttando le colpe sui direttori sportivi o sullo scouting che non aveva visto bene le qualità del soggetto, che non soddisfa.
“Tutte le cose sono difficili, prima di diventare facili“. Bello sarebbe che questo proverbio si potesse utilizzare senza il calciomercato sempre aperto. Il calciomercato del Genoa, una delle rare volte negli ultimi anni, oltre a ricevere buoni voti non è stato chiamato con l’appellativo di aeroporto, stazione con valigie in transito. Merito di Preziosi, Capozucca, dei consiglieri del Joker, della grande paura patita lo scorso anno a Firenze e del malumore della tifoseria, che un’altra stagione come quella passata non la avrebbe sopportata, di tutti altri dietro le scrivanie a Pegli che oltre condividere le strategie tecniche con Andreazzoli e coi mercanti fuori dal tempio di Villa Rostan, hanno utilizzato le parole di Papa Francesco: “Accogliere, Accompagnare , Discernere, Integrare”. 4 parole che Andreazzoli ha fatto subito sue dal primo giorno di ritiro mettendo la rosa genoana nelle condizioni di tranquillità pronta a lavorare con il sorriso. Inutile fare paragoni con il passato senza conoscere almeno le verità rimaste sempre nel portafoglio dell’ingaggio e dare colpe a chi ha cercato di assistere il Presidente. In questo calciomercato si è suonata altra musica e i risultati sono arrivati. Non solo calciomercato per il Vecchio Balordo in questa estate caldissima, ma anche qualcosa che lascerà tutti a bocca aperta quando si apriranno le porte del “Pio Signorini”. Un lavoro che darà i suoi frutti non solo sul prato verde. La struttura diventerà invitante per chi dovrà venire a giocare a ponente della Lanterna.
Le bufale e gli “sgobb” sono stati tanti in tutti questi mesi di calciomercato. Tutti alimentati dalla voglia di emergere e di far finta di essere informati e di sapere tutto. Preziosi e tutti gli altri con il silenzio hanno fatto sballare quasi tutte le previsioni. E quelli che hanno fatto il lavoro di giornalisti, indagando o confrontandosi con il Joker e gli altri, non hanno fatto scoop ma dato notizie quasi certe. Il problema è che le bufale tirate fuori per convenienza o narcisismo sono state riprese da quotidiani sportivi nazionali. Due su tutte. Il centravanti da 10 milioni che sarebbe dovuto essere arrivato entro mercoledì scorso con 4 giocatori in rosa potenzialmente da 15 milioni, alcuni anche da dover riscattare. A questa domanda Preziosi rideva. La più clamorosa, poi, un refuso di scrittura nell’Hotel che ospita il Genoa. Addirittura la notizia è stata “pubblicizzata” come verificata. Sul registro presenze è stato scritto invece che il nome di Marko Pjaca della Juventus, quello di Marko Pajac, il laterale sinistro tesserato dal Genoa e sceso in campo contro la Fiorentina. Senza contare che il primo è ancora infortunato. Probabilmente qualche maldestro informatore ha informato l’amico dell’amico che il giocatore bianconero addirittura aveva fatto le visite, e non solo per il Genoa. Chi ha detto di aver verificato la notizia, se l’avesse fatto veramente controllando meglio, si sarebbe accorto che Pajac, quello già genoano, risiedeva dal 19 agosto in Hotel, giorno in cui è stato ingaggiato.
Tutto questo viene raccontato alla fine del calciomercato perché sarebbe bello che i cronisti e giornalisti facessero il mestiere verificando e controllando tutto quello che devono scrivere con pazienza. La speranza, per il futuro, è che le notizie escano quando i fatti accadono. Anche se l’illusione nel mondo del web fa passare la vita come la salsa fa passare il pesce. Per molti ormai i giornali e le testate giornalistiche son grandi fogli destinati a involgere pacchi, ma alla giornata d’oggi tutto appare diverso: le dita non servono più per lavorare, bensì per battere sulla tastiera e sul telefonino nel fare foto e non possono involgere pacchi, ma tirarne molti di “pacchi” via Internet.