“Nel calcio gli episodi come quello di Zapata cambiano le partite. Resta il fatto di aver fatto un’ottima prestazione, aver riportato entusiasmo in questo stadio dove l’anno scorso mancava. Questo obiettivo il mister se l’era posto fin da inizio stagione. E poi la Nord fantastica: ci ha spinto in tutti i momenti della gara, non sono nel finale. Abbiamo bisogno della loro spinta e tutto dipende dalle nostre prestazioni. In questo periodo stiamo giocando davvero bene”. Il capitano rossoblu Domenico Criscito è chiamato a commentare a caldo, in zona mista, la sconfitta in extremis per mano dell’Atalanta in una gara che lo stesso capitano del Genoa aveva rimesso in equilibrio su rigore al novantesimo.
Questa squadra ha margini di crescita elevati…
“Loro sono una grande squadra e hanno cambiato poco, comprando Muriel che è un grande giocatore. Sapevamo che sarebbero arrivati per portare a casa tre punti, ma senza paura li abbiamo affrontati uomo ad uomo. Sulle fasce erano tutti uomo ad uomo, c’erano pochi spazi. Ma tutti abbiamo fatto una grande partita, nessuno ha fatto male. Tutti ci hanno lasciato l’anima. Quello che ci aveva chiesto il mister. Abbiamo anche creato tanto, peccato non aver sfruttato le occasioni soprattutto nel primo tempo, dove non siamo stati neanche troppo fortunati”.
La posizione di Radovanovic funziona
“Ivan sta facendo una grande stagione, è un grande professionista e sta dando sempre il 200 per cento. Sono contento per quello che stanno facendo lui e la squadra. Abbiamo trovato un assetto solido, giocatori di qualità e quantità: un giusto mix per fare bene”.
Come tornerete a casa? Un po’ scoglionati, come eravamo nello spogliatoio
“Sì, eravamo tristi. Ma da una parte anche contenti sapendo di aver fatto una grande gara. Fra cinque giorni avremo una partita a Cagliari e dovremo andare là sapendo di affrontare una squadra difficile senza perdere entusiasmo. E poi dopo altri cinque giorni ancora ce ne sarà un’altra. Insomma, ci saranno gare per rifarci”.
Gasperini al gol di Zapata ha esultato come avesse vinto la Champions, poi ti ha abbracciato dopo la fine. Cosa ti ha detto?
“Con Gasperini ho un rapporto fantastico: sono cresciuto con lui. Il nostro rapporto va al di là del calcio. È normale che esulti dopo un gol al 95esimo in una partita che l’Atalanta non ha mai dominato. Anzi, il pareggio era il risultato più giusto. E forse meritavamo qualcosa in più”.
“Bicchiere mezzo pieno? Quest’anno c’è spirito di gruppo, consapevolezza di essere una grande squadra. Abbiamo incontrato tre squadre molto forti all’inizio: magari nessuno si aspettava 4 punti, potevamo anche averne cinque ma è andata così. Ci è mancato un pizzico di fortuna? Sì, ci è mancata. Esistono gli episodi che cambiano la partita e quello di Zapata l’ha cambiata perché questi sono i grandi campioni. Quando si perde così, si esce a testa alta”.
Sul rigore calciato sotto la Nord?
“Tirare un rigore sotto la Nord è sempre bello: alzi la testa e vedi tutto rossoblu. Sapevo che fosse un rigore importante, ero concentratissimo e volevo non sbagliarlo. Ho calciato forte e centrale e così non ho sbagliato”.
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