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Genoa-Atalanta, le statistiche: gara equilibrata. Per Criscito secondo gol al 90′ contro la Dea

A fine partita Andreazzoli, da grande comunicatore e allenatore, ha subito messo da parte gli episodi della gara contro l’Atalanta soffermandosi sull’amarezza di non aver portato a casa una gara ricca di spunti positivi. Allontanato l’alibi del caldo, il Genoa ha giocato alla pari contro la formazione di Gasperini, già rodata per esordire martedì in Champions League, palcoscenico inedito per gli orobici e per questo da non sottovalutare.  Che la sfida del Ferraris sia stata sostanzialmente in equilibrio lo dicono anche i numeri.

Intanto il Genoa ha giocato una partita attenta, con una fase difensiva supportata sempre da otto giocatori dietro la linea del pallone e qualche sortita difensiva di Kouamè e Pinamonti, che per lo più hanno combattuto pallone su pallone (anche nel gioco aereo) coi difensori dell’Atalanta nella metà campo avversaria. Da non sottovalutare neppure come giocavano gli avversari in fase di non possesso visto che Ilicic, Gomez e Zapata stazionavano stabilmente nella metà campo rossoblu, impegnando la difesa genoana, e Freuler e Pasalic formavano una cerniera molto stretta all’altezza del centrocampo e a protezione della difesa.

Nonostante questo assetto consolidato, l’Atalanta ha concesso spazi e il Genoa se li è creati. Le occasioni da gol a favore del Genoa sono state 6, mentre una sola in più l’ha conteggiata l’Atalanta. Il Grifone, che se ne è visti sottrarre un paio per sviste dei guardalinee, ha battuto complessivamente otto calci d’angolo, sfruttandoli forse con minore efficacia rispetto alle due partite precedenti. In parità assoluta il conteggio dei passaggi riusciti (295), addirittura superiore per il Genoa quello dei recuperi del possesso (76) contro il dato dell’Atalanta (72). E non è un dato da sottovalutare, perché da larga parte di questi recuperi sono nate ripartente potenzialmente pericolose per gli uomini di Andreazzoli, che avrebbero tirato otto volte all’indirizzo della porta difesa da Gollini.

Attenzione poi al dato sul possesso pallone. Il Genoa è leggermente superiore agli avversari (51% contro 49%), ma soprattutto è andato crescendo. Nel primo quarto d’ora ha tenuto botta, poi ha fatto registrare quasi mezzo minuto in più nel secondo quarto d’ora del primo, concedendo qualcosa in più nel finale di tempo. Nella ripresa, invece, sarebbe stato il Genoa a condurre nella gestione del pallone sia tra 45′ e 60′ che tra 75′ e 90′. Se la partita va analizzata nella sua interezza, allora questo è un dato molto importante perché, al netto di qualche errore di troppo in impostazione, la formazione rossoblu non ha mai ceduto il fianco al giro palla orizzontale dell’Atalanta. Una delle manovre avvolgenti più difficili da contenere in Serie A (e, chissà, forse anche in Europa).

C’è poi il dato sul dispendio fisico dei giocatori in campo. Chi ha corso più chilometri in assoluto è stato Freuler (11,572 km), ma al secondo e terzo posto troviamo Lerager (11,060) e Schöne (10,901) seguiti da Pinamonti, Kouamè e Romero.

Il centrale argentino è stato spesso propositivo, assieme a Criscito che è ancora l’uomo a toccare più palloni nel Genoa (64), in uscita dalla difesa e spesso lo si è ritrovato ad arrivare sino all’area di rigore o sul fondo. Pinamonti e Kouamè hanno percorso qualche metro in meno rispetto al solito, ma sono tra i giocatori rossoblu ad aver registrato (dopo Lerager) il maggiore dato nella corsa in sprint, entrambi vicini al chilometro. Schöne, ieri votato più all’interdizione ai danni di Pasalic e Freuler, ha tolto qualche castagna dal fuoco a Radovanovic, che ieri è stato il giocatore del Genoa, dopo Cristian Zapata (76%), con la maggiore percentuale di passaggi riusciti (69%). Ghiglione in leggera decrescita come media di palloni giocati (ieri 31), mentre Barreca rimane perfettamente in linea con la sua, attestata a ventitré come il dato relativo alla gara contro l’Atalanta.

Chiudiamo con due curiosità. La rete di Criscito, sfortunatamente ininfluente ai fini del risultato, non è la prima che il capitano rossoblu segna al novantesimo contro l’Atalanta. Era già accaduto nella stagione 2008/2009 quando una semirovesciata di Milito divenne un assist per Mimmo, che in trasferta pareggiò in extremis la sfida contro la Dea. Inoltre, il rigore calciato ieri è l’undicesimo battuto in carriera tra Serie A e Premier Liga russa per Criscito, che ha una percentuale di realizzazione del cento per cento, come riferiscono e confermano anche i dati dell’archivio Transfermarkt.


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