L’allenatore del Genoa, Aurelio Andreazzoli, ha commentato la prestazione del Genoa in conferenza stampa al termine della sfida della “Sardegna Arena”, vinta dai padroni di casa col risultato di 3-1. Il tecnico rossoblu, dopo una breve parentesi a Radio Nostalgia e Sky Sport, ha così commentato la sfida in sala stampa.
Sulla gara contro il Cagliari e la seconda sconfitta consecutiva:
“Genoa poco pericoloso? Mah, lei è arrivato a fine primo tempo oppure ha visto tutta la partita. Io le posso dire che su Kouamè il portiere ha fatto una grande parata, poi ci sono state le situazioni di Favilli, Schone, Pajac e Saponara, quando è rimasto infortunato. Situazioni importanti che non sono state raccolte. Quando non raccogli in un campo così importante, chiaramente puoi aspettarti anche di essere colpito, come accaduto al primo minuto della ripresa. E quando tu vai sotto contro una squadra che sa difendersi bene, raccogliendosi e andando in contropiede con grande forza, poi diventa un bel problema.
Il primo tempo mi è piaciuto molto, il nostro come quello del Cagliari, e la partita è piaciuta. Erano due squadre che volevano combattersi e battersi. Poi quando tu prendi un gol su un’azione normalissima, con cross che arriva quasi dalla trequarti, qualcosa cambia in equilibri e mentalità. Abbiamo comunque creato un’occasione pericolosissima con Favilli nell’area piccola e bravi a realizzare una rete con Kouamè”.
Cosa ci succede dopo che raggiungiamo il pareggio e poi prendiamo subito gol? Non so cosa risponderle. È successo che domenica è andata così e che oggi ce lo siamo pure fatti da soli”.
Su Radovanovic e Schone che nel primo tempo avevano più spazio per giocare e nel secondo meno:
“Il sistema di gioco del Cagliari lo conoscevamo bene. Potevamo giocare ancora un po’ di più sulle fasce e potevamo farlo un pochino meglio. Ma la nostra idea era di giocare lì, era quello che volevamo fare. Non ci ha costretto il Cagliari a giocare lì, ma evidentemente quando l’avversaria gioca come gioca e fa molta densità in mezzo al campo, è normale che si vada a cercare il posto dove questa non c’è. E forse l’abbiamo fatto pure poco nel primo tempo. Il Cagliari ha fatto benissimo e gli ho già fatto i complimenti: è stata una bella partita, ma non solo perché l’abbiamo giocata noi. Erano due squadre che volevano giocare bene”.
Su Favilli:
“Dopo dieci minuti la palla più importante del secondo tempo l’ha avuta lui: le valutazioni si fanno rispetto a quello che accade. Stavamo pensando di anticipare questo cambio, però non eravamo certi che Criscito sarebbe potuto arrivare in fondo. Il ragazzo sapeva che avrebbe giocato un’ora”.
Sull’autogol di Zapata:
“L’autorete è stata solo un gran bel cross dell’avversario e la sorte ha voluto un autogol da parte di Zapata. Dobbiamo lavorare per essere produttivi: la realizzazione non dipende da me, ma questi ragazzi hanno la volontà di fare”.
Su Sanabria:
“La scelta di andare su Sanabria e Pandev era per migliorare la qualità del palleggio. E Sanabria non ha solamente questo, ma ha tante altre caratteristiche. La partita si è messa in una situazione difficoltosa contro il Cagliari che ribalta bene l’azione, dando problematiche”.
Cagliari 3-1 Genoa: pareggia Kouamé, poi il tracollo. Trasferta amarissima in Sardegna