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Coppa Italia Primavera, Genoa 4-4 Empoli (9-8 d.c.r.): ai rigori passa il Grifone – FOTO

Nella gara valida per il primo turno eliminatorio di Coppa Italia Primavera, il Genoa di mister Chiappino ospita l’Empoli di mister Buscè per la prima volta dopo lo spareggio playout dello scorso maggio, vinto dai toscani e costato la retrocessione del Genoa, poi ripescato per le note vicende legate al Palermo.

A Begato 9, tinta di rossoblu, campo e spalti sono oggi coperti da qualche nuvolone, ma la temperatura è gradevole, intorno ai 24 gradi. Sulle tribune sono presenti una cinquantina di spettatori, fra cui spiccano il responsabile del settore giovanile Michele Sbravati, il ds della Primavera Carlo Taldo, Mario Donatelli e Marco Rossi. Klimavicius, Zamani, Serpe e Oliver Verona osservano i compagni sui gradoni. Arbitra il direttore di gara di Cologno, Eugenio Scarpa, assistito dai guardalinee Dicosta e Cubiciotti. Patrizio Masini sarà il capitano della formazione rossoblu.


LE FORMAZIONI

GENOA (4-2-3-1): Drago; Gasco, Raggio, Vasco da Cunha, Dumbravanu; Eboa Ebongue, Masini; Buonavoglia, Cleonise, Kallon; Moro. Allenatore: Luca Chiappino.

EMPOLI (4-3-1-2): Vivoli; Adamoli, Matteucci, Frasella, Donati; Sidibe, Asslani, Belardinelli; Zelenkovs; Merola, Cannavò. Allenatore: Massimo Buscè.


LA PARTITA

La prima percussione degna di nota è per il Genoa, ma a passare in vantaggio dopo 6’ di gioco sono gli ospiti: un traversone dalla destra supera difesa, portiere e viene appoggiato in rete dal numero 9 Merola (in prestito dall’Inter, ndr), ben appostato nel cuore dell’area di rigore.

Il Genoa patisce il lavoro dei tanti incursori in maglia bianca, rapidi nel far muovere il pallone e particolarmente imprevedibili. La posizione di Zelenkovs, trequartista in fase di costruzione e centrocampista aggiunto in fase difensiva, crea più di qualche grattacapo. Al 18’ la squadra di mister Buscé raddoppia su rigore, sfruttando un tocco che inizialmente sembrerebbe maldestro da parte di Masini, ma che in realtà è tutto da rivedere: l’avversario infatti si colpisce da solo perdendo l’equilibrio e portando alla massima punizione.

Nonostante le proteste, l’arbitro assegna il penalty e Cannavò calcia spiazzando Drago: le cose ora si mettono male. L’Empoli sfiorerà persino il 3-0 con due ripartenze fulminanti, una sventata da Drago in uscita e la seconda finita di poco a lato. Il Genoa cerca di velocizzare la manovra e va vicino al gol con un tiro defilato, da pochi passi, provato da Moro al 27’. Poi tocca a Buonavoglia, che raccoglie un assist di Raggio senza trovare la porta. Poco prima l’esterno offensivo di proprietà dell’Ascoli aveva protestato per un presunto contatto in area, ricevendo un’ammonizione verbale da parte del direttore di gara.

Chiappino prova a guidare i suoi ragazzi alla ricerca del pareggio, un po’ frastornati dalle due reti ravvicinate. In un primo momento, però, sono ancora gli avversari ad approfittare degli spazi e creare altri due pericoli: il primo fallito in chiusura da Belardinelli, il secondo capitato sulla testa di Merola. Raggio sarà poi decisivo nello sventare due ripartente rapide e potenzialmente dolorose.

I Grifoncini si creano e concretizzano la chance per accorciare al 40’, quando un super lancio di un ottimo Eboa Ebongue innesca Cleonise solo davanti al portiere. L’olandese stoppa, viene atterrato e consente al numero 9 rossoblu Moro di battere Vivoli, spiazzandolo. In chiusura di primo tempo lo stesso Cleonise fa tremare il palo con un tiro dall’interno dell’area si rigore, reclamando un calcio di rigore per fallo di mano nell’azione immediatamente successiva. Il tiro di Vasco da Cunha, che da due passi spara alto sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sarà l’ultima occasione prima del duplice fischio. Squadre a riposo dopo 45’ infiammati.

La ripresa si apre con una lunga fase di studio, interrotta al 52’ dal pareggio genoano in un’azione un po’ confusa: l’inizio è viziato da un duro contrasto in cui ad avere la peggio è Sidibe, la fine porta sui piedi di Cleonise un tiro rasoterra sotto le gambe che vale il 2-2. Il 10 in maglia rossoblu è rapido a ricevere da Kallon sulla sinistra, non pensarci due due volte e calciare ad occhi chiusi. Il giocatore dell’Empoli è invece costretto ad uscire, sostituito da Sakho. Dentro anche Ekong al posto di Zelenkovs. Dumbravanu, ammonito pochi minuti prima, lascerà il posto a Tiago Gonçalves al 60’. Insieme a lui viene inserito anche Rovella: fuori Buonavoglia. Si torna così al trio di centrocampo con Rovella-Eboa-Masini. Ora Kallon agisce dietro Cleonise e Moro. Dumbravanu era terzino sinistro, ma ora c’è Tiago.

Dopo la mezz’ora, il Genoa ha cinque grandi palle gol per passare in vantaggio. Una sui piedi di Kallon, due per Cleonise, che chiederà il cambio e sarà sostituito da Zennaro. Flavio Bianchi impegna il portiere avversario con un paio di tiri nel cuore dell’area, ma la porta è stregata e gli errori sotto porta sono davvero troppi, compreso un cross di Tiago Gonçalves che rischia di beffare l’estremo difensore avversario. L’Empoli ci prova solamente in ripartenza. E nonostante ciò, l’ultima azione nei minuti di recupero è sui piedi di Bianchi: l’attaccante fa a sportellate, s’incunea in area ma fa la barba al palo. È il festival del gol mancato: si va ai supplementari.


SUPPLEMENTARI

Il primo tempo supplementare si apre come si erano chiusi i tempi regolamentari: Kallon è inarrestabile sulla destra e crea una grossa palla gol prima di servire sui piedi Zennaro la rete del 3-2 al 93′ di gioco. Il trequartista arrivato dal Venezia riceve spalle alla porta, si gira in un fazzoletto e calcia sul primo palo, aiutandosi anche col legno per segnare la rete del vantaggio rossoblu. Un minuto dopo il Genoa sfiora anche la rete del 4-2 con Tiago Gonçalves che colpisce il palo calciando dalla zona di sinistra.

A portare il Genoa sul doppio vantaggio, al 100′ di gioco, ci penserà Flavio Bianchi, che si rifà degli errori precedenti e prova a mettere in cassaforte il match portandolo sul 4-2. Finita qui? Neanche a dirlo. Il Genoa insiste e Zennaro recupera un pallone in uscita da un piazzato per l’Empoli guidando insieme a Kallon una ripartenza fulminante, deviata in corner dal portiere. Un minuto dopo è bravo anche il rossoblu Drago a respingere un tentativo empolese dal limite dell’area.

Lo stesso numero 1 del Genoa si ripeterà con una parata su retropassaggio sciagurato di Vasco, ma è il preludio al gol degli ospiti, segnato da Sakho di testa al minuto 105′ di partita. In chiusura di frazione si va sul 4-3, con Rovella che riceve un duro colpo dal neo entrato Lipari (ammonito). Mister Chiappino chiama i suoi ragazzi a raccolta e li invita ad usare la testa in una gara tutt’altro che chiusa.

Il Genoa affronta il secondo tempo supplementare senza snaturare il proprio gioco, mantenendo tre giocatori in posizione avanzata. Zennaro, utile anche in fase difensiva, viene ammonito al 2’ per un fallo tattico ad interrompere una ripartenza. Ekong prova ad impegnare Drago dalla lunga distanza, l’Empoli è decisamente più sbilanciato e trova nel capitano Matteucci l’unico vero baluardo difensivo.

E l’intero reparto difensivo toscano dovrà vedersela ancora con Kallon, che non sembra aver esaurito la benzina nel serbatoio. Ci proverà con un tiro a girare dalla destra e verrà seguito a ruota nell’azione successiva (dal lato opposto del campo) dal capitano Masini: Vivoli respinge in corner.

Chiappino è una furia nei minuti finali: si sbraccia lungo tutta l’area tecnica così come il collega Buscé. L’Empoli infatti spinge fino alla fine e può usufruire per qualche minuto della superiorità numerica per un fallo di Zennaro punito con il secondo giallo.

La sofferenza è tanta e prima su una punizione Drago non rischia e devia in corner, facendo lo stesso anche sul rischioso spiovente calciato dalla bandierina. Ma è nell’ultima azione della partita, ancora su calcio d’angolo e fuori tempo massimo, che l’Empoli pareggia col tap-in vincente di capitan Matteucci. Festa dell’Empoli, rabbia di Chiappino: si va ai calci di rigore.


CALCI DI RIGORE

La lotteria dei rigori incomincia con l’Empoli. Segna Belardinelli, a cui risponde Bianchi, primo tiratore del Genoa che non fallirà dagli undici metri. Prosegue Lipari: gol dell’Empoli. Risposta mancina di Tiago Gonçalves sotto l’incrocio. Il terzo tiro è affidato a Sakho che spiazza Drago: 3-2 per l’Empoli. Il pareggio è di Piccardo, che rimette il risultato in equilibrio. Il quarto rigore di Bertolini viene parato da Drago, che intuisce l’angolo e neutralizza il penalty. Il sorpasso è firmato da Vasco Da Cunha, che porta la gara sul 4-3 a favore del Genoa. Il quinto rigore empolese è di Ekong: Drago per poco non si ripete, ma questa volta è sfortunato perché, malgrado il tocco, vede il pallone depositarsi in rete. Il rigore decisivo passa dai piedi di Rovella che non fallisce: il Genoa passa al secondo turno eliminatorio. Non senza sofferenza, ma con grande festa finale. Nel secondo turno eliminatorio, in programma a fine ottobre, il Genoa affronterà  la Virtus Entella vittoriosa contro il Cittadella. Il calendario prevede che la Primavera rossoblu giochi nuovamente in casa.

 

 

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