Il 23esimo confronto al “Tardini” fra Parma e Genoa coincide con una sfida particolarmente importante e delicata. I padroni di casa sono reduci dalla sconfitta contro la Spal, il Genoa da una striscia di risultati che lo ha proiettato al penultimo posto davanti alla Sampdoria.
I rossoblu arrivano alla sfida con diverse assenze: tre squalificati (Romero, Saponara e Biraschi) e tre infortunati (Favilli, Criscito, Sturaro). Il Parma ha recuperato Darmian, ma deve fare i conti a sua volta con le assenze di Bruno Alves e Laurini. Si tratterà del terzo scontro diretto in carriera tra i due tecnici, che fin qui si sono spartiti la posta in palio con una vittoria a testa. In assoluto, si tratterà del loro secondo confronto in Serie A.
NOTIZIARIO
Ventidue gradi, una temperatura piacevole e più primaverile che autunnale accolgono il Genoa a Parma. Terreno di gioco del Tardini in ottime condizioni, cielo sereno con qualche nuvola che non promette pioggia. In tribuna Rino Foschi, ex dirigente del Genoa, e Rino Lavezzini, ex vice allenatore di Vincenzo Torrente nella Primavera rossoblu (stagione 2003/04). Presente anche l’attuale dirigenza rossoblu, con l’ad Zarbano in prima linea. Arbitro della sfida sarà Valeri, assistito al VAR dal barese Nasca. Pandev sarà il capitano della sfida. Una sfida che vedrà una buona cornice di pubblico, alla quale contribuiscono con bandiere, cori e colori anche 800 i tifosi rossoblu assiepati nel settore ospiti.
FORMAZIONI UFFICIALI
PARMA (4-3-3): Sepe; Darmian, Iacoponi, Dermaku, Gagliolo; Scozzarella, Kucka, Barillà; Kulusevski, Gervinho, Inglese. A disposizione: Alastra, Colombi, Pezzella, Brugman, Camara, Grassi, Scozzarella, Cornelius, Karamoh, Sprocati. Allenatore: Roberto D’Aversa.
GENOA (3-4-1-2): Radu; Goldaniga, C. Zapata, El Yamiq; Ghiglione, Schone, Radovanovic, Lerager, Pajac; Kouamé, Pandev. A disposizione: Jandrei, Marchetti, Da Cunha, Agudelo, Jagiello, Cassata, Pinamonti, Ankersen, Pajac. Allenatore: Aurelio Andreazzoli.
LA PARTITA
Pandev capitano rossoblu accompagna l’ingresso delle formazioni in campo. Il Genoa giocherà in divisa rossoblu e attaccherà da sinistra verso destra nella prima frazione.
Dopo una quarantina di secondi rimane subito a terra Kouamè toccandosi un ginocchio, ma si rialzerà poco dopo senza lamentare particolari problemi. Nel Genoa è El Yamiq ad agire sul centrosinistra difensivo, Goldaniga a destra con Zapata centrale.
Il Genoa rischia molo in questi primi tre minuti cercando di uscire palla al piede dal basso, ma prima Radu, poi un disimpegno di Schöne aprono la strada a due occasioni pericolose dei padroni di casa, alle quali si aggiunge un potente sinistro da fuori area di Barillà che si spegnerà sul fondo.
I rossoblu cercando di allentare la pressione iniziale del Parma a ridosso del quinto minuto, in entrambe le occasioni passando dai piedi di Pandev. La difesa gialloblu conterrà senza troppi problemi e rilancerà la sua offensiva.
Al minuto 7′ gioco fermo perché El Yamiq, in caduta e senza volontarietà o fallo, ricade con tutto il peso sulla caviglia sinistra di Inglese, che resta a terra dolorante. All’attaccante crociato non sembra essere possibile continuare e infatti si prepara Cornelius. Il cambio verrà effettuato all’undicesimo di gioco tra gli applausi del Tardini.
Al 13′ di gioco il pubblico del Tardini reclama per un tocco di braccio di El Yamiq, nato da una rimessa lunga che il Parma aveva potuto battere su un “regalo” della difesa rossoblu. Nessun richiamo del VAR nell’occasione e la gara prosegue.
Al quarto d’ora, D’Aversa manda a scaldare Grassi e Hernani perché Kucka ha fatto segno alla panchina di avere qualche problema alla schiena. Il Genoa, nel frattempo, manovra con più insistenza dalle parti di Sepe, senza avere la precisione nell’ultimo passaggio e senza cercare di andare al tiro quando ne ha la possibilità.
Al minuto 19′ Cornelius colpisce soltanto l’esterno della rete su cross deviato dalla sinistra di Scozzarella: grande occasione per la formazioni di casa, che ha dato anche l’illusione del gol ad alcuni settori dello stadio.
Al 22′ di gioco un’uscita imprecisa di Sepe permette a Pandev di andare al tiro a porta quasi sguarnita, ma la difesa gialloblu si oppone con un grande salvataggio di Dermaku. Sul ribaltamento di fronte prima ammonizione della gara per Radovanovic, che dopo aver intercettato un pallone di Gervinho ne perde il controllo e lo atterra da dietro. Valeri ineccepibile estrae il giallo.
Al 27′ primo giallo anche per i padroni di casa per un’entrata dura di Scozzarella su Pandev. Ad avere la peggio sarà proprio il numero 21 gialloblu, mentre il Grifone potrà disporre di una punizione da oltre trenta metri. Dalla punizione, alla mezz’ora, il Genoa guadagna il suo primo angolo della partita. Angolo dal quale nasce un’occasione enorme su sponda di testa di Zapata per Goldaniga. Il difensore rossoblu si stacca dalla marcatura e colpisce due volte: e per due volte è miracoloso Sepe.
Il Parma non ci sta e al 32′ va vicinissimo al gol due volte nella stessa azione, prima con Barillà murato dalla difesa rossoblu e poi con Cornelius, che sbaglierà clamorosamente da pochi passi. Al minuto 34′ il Parma guadagna anche il suo secondo tiro dalla bandiera, ancora dalla sinistra: sicuro Radu in uscita ad allentare la pressione.
Al 37′ passa in vantaggio il Parma con la sua classica occasione in contropiede concretizzata da Kucka, nata da un pallone perso da Kouamè a ridosso dell’area di rigore avversaria. Per l’ex rossoblu una scivolata a centro area su assist di Kulusevski basta per battere Radu. Avanti i padroni di casa. Valeri durante l’esultanza espellerà Muzzi dalla panchina rossoblu.
Al 41′ è immediato il raddoppio del Parma su schema da calcio di punizione. La battuta è di Scozzarella, Cornelius parte da fuori area e in terzo tempo batte Zapata. Difesa blandissima nell’occasione e Parma che ha stata sgombera per raddoppiare. La curva rossoblu non apprezza e invita la squadra a tirare fuori gli attributi.
All’annuncio dei tre minuti di recupero, arriverà il terzo gol del Parma ancora con Cornelius. Il Genoa staziona per diversi minuti a ridosso dell’area avversaria, poi subisce l’ennesimo contropiede e questa volta è Gervinho a servire l’assist a Cornelius, che si stacca dal marcatore e conclude con un potente sinistro alle spalle di Radu. “Meritiamo di più” il coro che si alza dal settore ospiti rossoblu.
Alla ripresa dentro Pinamonti al posto di Pandev. La cima da scalare è altissima e le tre reti incassate nel finale di primo tempo pesano anche sul morale, ma i rossoblu provano a giocare nella metà campo avversaria. In realtà, la prima occasione di questa ripresa è come quella di marca gialloblu con un destro di Scozzarella che si spegne sul fondo alla destra di Radu.
Al minuto 50′ è quarto gol per il Parma e tripletta per Conrelius che segna ancora col mancino e batte Radu aiutandosi col palo. In due a marcare Kulusevski (Pajac ed El Yamiq) e Cornelius tutto libero di calciare. Genoa in totale balìa dell’avversario. Il Genoa risponde subito al minuto 51′ con Pinamonti, che si gira col sinistro e batte Sepe e torna al gol dopo sette giornate.
Al 53′ fuori Goldaniga, dentro Ankersen. Dun punto di vista tattico di passa al 4-4-2. Il Genoa va al calcio dalla bandierina al minuto 54′, ma la battuta di Schöne è prima ricacciata indietro dalla difesa gialloblu, poi il pallone finisce a Pajac che spedisce larghissimo.
I rossoblu fanno collezione di angoli, ma senza rendersi particolarmente pericolosi neppure agendo su schema. Al minuto 61′ esce dal campo Scozzarella: al suo posto Hernani.
Al minuto 65′ Cornelius va vicino al quarto gol personale agendo nuovamente alle spalle dei difensori e cercando un pallonetto col mancino a battere Radu sul secondo palo. Al 69′ ci prova anche Gervinho su errore della difesa rossoblu servendo Kucka: chiusura provvidenziale di Ankersen in calcio d’angolo.
Al minuto 70′ fuori Schöne, dentro Jagiello all’esordio stagionale. Al 74′ infortunio per Dermaku, rilevato da Pezzella. Nel frattempo il Grifone dispone di una buona punizione da calciare in area di rigore: Jagiello si incarica della battuta, ma Sepe la fa sua in presa alta.
Al minuto 76′ Ghiglione va vicino al 4-2 colpendo di testa, in tuffo, su cross di Pajac dalla sinistra. Pallone alto di poco.
Al 78′ altro regalo ingiustificabile della difesa rossoblu al Parma. Questa volta tocca ad Ankersen, che di fatto serve l’assist a Kulusevski nel tentativo di compiere un retropassaggio verso Radu. Tutto facile per il numero 44 gialloblu: Radu saltato, porta vuota dove depositare il pallone. Quinto gol del Parma.
Al triplice fischio, il passivo è pesantissimo e il Genoa esce con le ossa rotte dalla trasferta di Parma. Ogni errore difensivo è stato capitalizzato al massimo dalla formazione di D’Aversa, mentre il Genoa ha fallito sullo 0-0 almeno due grandi occasioni per andare in vantaggio, venendo punita severamente. Rossoblu che peggiorano ulteriormente la loro classifica e diventano peggiore difesa della Serie A con 20 reti subite. Prossime ore decisive per il futuro di Andreazzoli, ormai sempre più in bilico.