Nella stagione 2012/13, Thiago Motta e Carlo Ancelotti erano entrambi a Parigi. Il primo come calciatore del PSG, il secondo come allenatore. A fine stagione festeggiarono il titolo francese. Questa sera andrà in scena il primo scontro diretto dalle panchine fra i due, che non hanno mancato di manifestarsi stima reciproca. Nessun precedente tra i due, mentre diventeranno stasera 55 i confronti tra Genoa e Napoli al San Paolo. Ad arbitrare la sfida Calvarese della sezione di Teramo.
NOTIZIARIO
Non è sicuramente il San Paolo gremito di tante stagioni fa, ma quello con un numero molto basso di abbonamenti quello che si presenta stasera a fare da contorno alla sfida tra Genoa e Napoli. La città, su cui è piovuto per larga parte della giornata, presenta un terreno di gioco al San Paolo in discrete condizioni. Sono dodici i gradi percepiti in Campania.
LE FORMAZIONI
NAPOLI (4-4-2): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj; Callejon, Zielinski, Ruiz, Insigne; Lozano, Mertens. A disposizione: Karnezis, Ospina, Hysaj, Tonelli, Luperto, Gaetano, Younes, Elmas, Llorente, Mario Rui. Allenatore: Carlo Ancelotti
GENOA (4-3-3): Radu; Ankersen, Romero, Zapata, Pajac; Cassata, Schone, Lerager; Agudelo, Pandev; Pinamonti. A disposizione: Marchetti, Jandrei, Biraschi, Goldaniga, El Yamiq, Ghiglione, Radovanovic, Jagiello, Barreca, Cleonise, Pandev, Sanabria. Allenatore: Thiago Motta.
LA PARTITA
Pandev sarà il capitano della formazione rossoblu, come accaduto da diverse gare a questa parte in assenza di Mimmo Criscito, prossimo al rientro. Inizia puntuale la gara con Agudelo subito alto a sinistra a comporre un 4-3-3.
Al primo minuto subito gol annullato al Napoli per un errore clamoroso di Romero sulla trequarti partenopea. Regala un pallone a Mertens che riparte e serve Lozano, pescato in fuorigioco e chiuso da Ankersen. Segnerà insigne sulla ribattuta, ma Calvarese alza il braccio.
Al quinto di gioco la prima azione manovrata del Grifone porta Pandev a cercare un morbido cross per cercare la testa di Pinamonti a centro area, ma Ospina la fa sua con sicurezza. Il Genoa sta progressivamente cercando di mantenere il pallino del gioco a livello di possesso pallone: il break rossoblu viene spezzato al minuto 8′ da un fallo di Pajac su Callejon, che va a cercare il contatto e cade con estrema facilità.
Al nono ci prova Zielinski dalla distanza: Radu la battezza fuori e la segue mentre sfila larga a pochi centimetri dal palo alla sua sinistra. Sarà rimessa dal fondo per un Genoa che, dopo dieci minuti, sta trovato il giusto equilibrio per attaccare e difendere con molti effettivi, senza rinunciare al giro palla a partire dal basso.
Al minuto 12′ fallo dal limite di Pajac su Mertens. Il croato colpisce lo scarpino sinistro dell’avversario, che aveva intanto colpito col destro e spalle alla porta. La punizione calciata da Insigne si spegne prima sulla barriera, poi sul fondo sul secondo tiro ancora di Insigne.
Al quarto d’ora primo giallo della gara per Schöne che trattiene Mertens dopo aver perso il possesso. Un minuto più tardi Radu si oppone per la prima volta ad una conclusione di Zielinski col mancino ed evita anche l’angolo.
Al minuto 20′ duro scontro tibia contro tibia tra Zielinski e Romero, che aveva ottimamente anticipato un avversario e cercato di ribaltare l’azione rapidamente sul fronte partenopeo. Gioco fermo per un minuto abbondante.
Al minuto 23′ pericoloso il Napoli con Insigne, che dalla sinistra serve un cross teso che la difesa rossoblu libera in extremis. Il momento della gara è favorevole ai padroni di casa. Al minuti 26′ atterrato Pandev da dietro: il fallo è di Hysaj, che però non viene ammonito.
Alla mezz’ora riprende a tifare il pubblico del San Paolo, che aveva scioperato per protesta nei primi 30′ di gioco, infiammandosi soltanto quando il Napoli creava occasioni. Al minuto 31′, invece, è clamorosa a chance che capita sui piedi di Pandev dopo che Agudelo semina sulla corsia di sinistra la marcatura di Di Lorenzo. Agudelo serve il macedone a rimorchio, che cerca di incrociare col mancino ma spedisce altissimo.
Al 34′, a gioco fermo, Hysaj entra ancora fallosamente su Pandev, ma Calvarese non interviene. Al minuto 35′ Ankersen si addentra per la terza volta nell’area di rigore partenopea, sulla fascia destra. Il suo cross teso viene intercettato da Zielinski, che se lo ritrova in mezzo alle gambe. Sul ribaltamento di fronte Callejon chiede fallo per un intervento di Pajac, che però prende il pallone e devia in angolo.
Al minuto 39′ punizione per il Genoa dalla zona di destra conquistata da Pinamonti con grande applicazione, atterrato da Maksimovic. Il pallone lo batterà Schöne a cercare Zapata, anticipato da Koulibaly.
Al minuto 43′ Ankersen pescato in fuorigioco al termine di una buona transizione del Genoa partita dall’avanzata palla al piede di Zapata e conclusa col tardivo suggerimento di Pandev per il numero 32 rossoblu, pescato oltre la linea. Sarà l’ultimo sussulto del primo tempo, accresciuto di un minuto per il recupero concesso da Calvarese.
Riparte la gara al San Paolo e lo fa senza sostituzioni. Al 46′ di gioco ci prova subito Pandev con un sinistro a girare che esce di un metro, poi ribatte il Napoli sfruttando errori rossoblu e viene neutralizzato a pochi metri dalla porta prima da Pajac, poi da Romero.
Al minuto 49′ ci prova Pinamonti di testa, in girata e su cross d Pandev dalla destra. Pallone largo. Al minuto 52′ Radu interviene invece su Mertens, che trova lo spazio per calciare di destro dal limite dell’area. Il Grifone risponde al 53esimo con un’ottima occasione per Pinamonti, che trova un muro difensivo partenopeo al momento di calciare a botta sicura e conquista soltanto angolo.
Al minuto 56′ punizione gratuita concessa da Calvarese per un fallo che non c’è da parte di Agudelo su Callejon, che si calcia da solo. Mertens calcerà la punizione trovando la deviazione della barriera su Lerager con un braccio. Il VAR revisiona la situazione e non concede rigore, ma solo corner. Intanto, mentre il gioco latita per una spinta di Koulibaly ai danni di Pinamonti in area, Ancelotti toglie al 60′ Callejon per inserire Llorente.
Al minuto 62′ l’occasione più grande del Grifone con Pinamonti che a porta libera si vede neutralizzare miracolosamente sulla riga un tiro a botta sicura. L’autore del miracolo è Koulibaly. Al minuto 65′ Ancelotti fa uscire anche Insigne per inserire Elmas.
Al minuto 69′ terzo ottimo intervento di Radu su tiro di Fabian Ruiz leggermente deviato. Sulla ribattuta i avventa Mertens, ben contrastato dalla retroguardia genoana: era in fuorigioco e Calvarese ferma il gioco.
La partita procede senza ulteriori occasioni. Al minuto 78′ viene ammonito Cassata, poi arriva il momento dell’esordio per Cleonise al posto di Pandev. Al minuto 80′ primo giallo anche per Llorente che impedisce fallosamente una ripartenza di Schöne a centrocampo.
Al minuto 82′ ammonizione anche per il neo entrato Cleonise per un’entrata vigorosa su Lozano che permette al Napoli di scodellare in area un pallone a cercare i saltatori partenopei. Maksimovic sfrutta una sponda aerea di Koulibaly e sbaglia da pochi centimetri: ma era in fuorigioco. Al minuto 84′ ultimo cambio per Ancelotti: dentro Luperto per Hysaj.
All’85esimo sezione disciplinare anche per Lerager che chiude fallosamente su Llorente, che aveva giovato di un errore di Schöne. Il Napoli si rende ulteriormente insidioso con Elmas, ma Radu evita il gol per pochissimi centimetri che il suo colpo di testa finisca oltre la linea. Intervento di importanza vitale per il Grifone.
Al minuto 88′ dentro Radovanovic per Cassata uscito coi crampi. Il Napoli tenta il forcing finale, col Genoa che concede ai partenopei solamente il tiro dalla bandierina. Calvarese concederà cinque minuti di recupero, con Thiago Motta che si gioca anche la carta Ghiglione per Agudelo al 94esimo.
Al triplice fischio, Genoa che torna a casa con un punto d’oro dal San Paolo. Napoli fischiato. Radu sugli scudi, ma nessuno si fermi alle parate dell’estremo difensore. Il Genoa surclassa il Napoli nel possesso pallone e vince nettamente nella gestione del possesso con quasi 150 passaggi riusciti in più. E Thiago Motta fa esordire anche un elemento della Primavera, scuola Ajax, dimostrando un coraggio giustamente premiato dal risultato.
Genoa, Thiago Motta: “Contento per lo spirito di squadra. Abbiamo avuto coraggio”