Gaetano Micciché ha comunicato questa mattina, a pochi giorni dall’assemblea in programma il prossimo 25 novembre a Milano, la decisione di rassegnare le proprie dimissioni dal ruolo di presidente della Lega Serie A. Eletto nel marzo 2018, lo scorso ottobre l’assemblea in cui lo stesso Micciché ha ottenuto la carica è divenuta oggetto d’indagine da parte della Procura Federale. Di seguito le sue dichiarazioni: “Desidero annunciare, con questa dichiarazione, le mie immediate dimissioni dalla carica di presidente della Lega Serie A. Le indiscrezioni di oggi apparse sui giornali relative alla chiusura dell’istruttoria sulla mia nomina avvenuta venti mesi fa e al suo possibile esito sono inaccettabili e mi impongono questa decisione. Sono stato chiamato in Lega con dichiarazioni unanimi di voto e gli ho dedicato molto tempo ed energie. Ho trovato una Lega commissariata completamente disorganizzata e che non aveva nemmeno la parvenza di una realtà efficiente. Tutti insieme, perché nessuno ha sollevato la benché minima obiezione in 20 mesi e le delibere che abbiamo preso sono state tutte all’unanimità, abbiamo preso una serie numerosa di iniziative che andavano nella giusta direzione”.
“Ci tengo ad evidenziarle: introduzione di nuovi criteri di rispetto di comportamenti e regole con l’obiettivo di operare nella ricerca dell’interesse generale; gestione della crisi relativa ai diritti 2018/2021 assegnati a MediaPro, rilevatasi inadempiente contrattuale e conseguente decisione di risoluzione del contratto; nuovo bando di gara, in prossimità dell’inizio del campionato, con eccellenti risultati ed offerte molto superiori a quelle precedentemente ricevute ed arrivo di nuovo operatore DAZN che oggi comunque rende più competitivo il mercato; analisi, gestione e spesso risoluzione di numerosi contenziosi del passato; ripristino di una corretta governance della Lega con l’elezione dei consiglieri, dei consiglieri federali e del collegio dei revisori; nomina dell’Amministratore Delegato, dopo diversi mesi di stallo ed incertezze e nonostante le difficoltà derivanti da uno statuto che non consente di operare compiutamente secondo regole di normale corporate governance; negli ultimi 16 mesi il consiglio si è riunito 22 volte (una volta ogni due/tre settimane) per esaminare e discutere di ogni accadimento gestionale”.
“Inoltre tutte le decisioni sono state sempre assunte all’unanimità, dimostrando una grande capacità di dialogo e di condivisione delle scelte. L’Assemblea dei soci, dopo il mio insediamento, si è riunita 21 volte ed ovviamente è sempre stata informata di tutto, anche di argomenti che non erano sottoposti a delibere assembleari. E’ stato presentato, circostanza del tutto innovativa per la Lega, un dettagliato piano industriale, regolarmente approvato e che contiene le linee guida ed i budget per i prossimi anni; si è dato corso a tutta una serie di iniziative concrete nei confronti della pirateria, con importanti seppur ancora parziali successi. Mai sinora si era operato fattivamente in tale senso e ricordo che il danno per il mondo del calcio è ingente; siamo stati artefici di iniziative anti razzismo con azioni tuttora in corso di realizzazione; abbiamo tenuto una posizione chiara, definita, nei confronti di nuove iniziative internazionali relative al futuro delle coppe europee, rappresentando comunque il nostro pieno supporto alla ricerca delle migliori soluzioni che guardino al futuro del nostro calcio”.
Questa, in attesa di comunicati ufficiali da parte della Lega Serie A, la conclusione di Micciché: “In poche parole, ho lavorato in questi mesi alla trasformazione del calcio, aggiungendo ai valori agonistici e sportivi, quelli di credibilità societaria, economica e prospettica. Ciò è indispensabile e propedeutico per l’arrivo di nuovi seri investitori, nuove grandi corporation in qualità di sponsor, nuova credibilità nei mercati finanziari. Una trasformazione che ha anche l’obiettivo fondamentale di avvicinare le famiglie e gli appassionati al mondo del calcio e dello sport in generale. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato con me e i giornalisti che mi hanno seguito con professionalità”.
ANSA, Micciché contro Preziosi. “Singolare comportamento”. Aperta indagine su elezione