Il centrocampista del Genoa Stefano Sturaro tornato in campo proprio questa sera dopo sei mesi e mezzo lontano dal terreno di gioco, ha commentato il pareggio nella zona mista del Mazza di Ferrara.
“Sono contento per come ha risposto il ginocchio, un po’ meno per il risultato. Oggi potevamo vincerla con un po’ più lucidità ma dovrà servirci per il futuro. Non possiamo permetterci un gioco come quello che può fare la SPAL avendo Petagna o altri giocatori fisici. Noi dobbiamo per forza arrivare in porta attraverso il gioco e con la palla a terra: ci prendiamo dei rischi ma è il mister che ci chiede di farlo. Dobbiamo continuare per metterci pian piano nelle condizioni di poter esprimere il nostro gioco. Noi avevamo delle idee, loro un po’ meno: facevano un gioco diverso. Noi davanti, dal centrocampo in su, a parte due o tre avevamo tutti giocatori giovani. Dobbiamo continuare a lavorare, fare esperienza. Tutte le situazioni sono quasi nuove, quindi possiamo trovarci un pochino impreparati. Andiamo avanti partita dopo partita, allenamento dopo allenamento.”
Sulle parate di Radu, compagno d’intervista: “Andrei è dall’anno scorso che con interventi del genere ci sta tenendo a galla”. E La prossima in casa arriva il Torino: “Una squadra che sta passando un momento particolare. Noi dobbiamo fare il nostro gioco e cercare di far punti senza guardare chi viene. Mancano ancora dei giorni, devo recuperare energie. Ho già cancellato i brutti ricordi: dobbiamo tornare in campo con il coltello fra i denti e con il nostro pubblico che dovrà spingerci per fare punti”. Un messaggio ai tifosi? “Non hanno bisogno del mio appuntamento: loro sono grandi e sono sicuro che nonostante un anno passato molto duro e un inizio di campionato abbastanza delicato potranno darci un contributo, perché ne abbiamo bisogno. La loro spinta, quando ci sono, è importante”.
Un primo tempo nel cuore del gioco, poi quasi sulla fascia per sfruttare insieme a Ghiglione i cambi campo. “Loro non davano pressioni, davano magari più densità nella metà campo e noi potevamo girare con più tranquillità per cercare lo spazio ed un buco. Manca un po’ di esperienza, manca ad alcuni di noi come è normale che sia perché in squadra ci sono tanti ragazzi giovani”.
Nei primi dieci minuti non si è visto il vero Sturaro. “Mi manca la gamba, la continuità e gli allenamenti. Come ho detto prima è stata una novità: nessuno pensava, nemmeno io pensavo di vedermi dall’inizio. Ho bisogno di allenarmi con continuità, sono poche settimane che faccio tutto con il gruppo. Chiedo già scusa se in certe situazioni non sono stato il vero Sturaro, ma dopo sei mesi e passa non è facile. Ho chiesto il cambio perché ero stanco, già a fine primo tempo. Il mister mi ha chiesto di stringere i denti: sono rimasto in campo ma ora ci vuole tempo, allenamenti ed impegno per uscirne”.
“Una dedica particolare per il gol? No, la dedico a me stesso perché sono stati mesi difficili. Questo gol è tutto per me ed anche un pochino per i miei compagni, che mi hanno sopportato per mesi e mesi sempre lì a rompergli le scatole”.
Prima di intervenire in zona mista, il centrocampista rossoblu aveva rilasciato alcune dichiarazioni anche a SkySport: “Sono contento soprattutto della prestazione, di come ha risposto il ginocchio: non me l’aspettavo. Sono poche settimane che lavoro, il mister mi ha fatto questa sorpresa nella riunione prima di venire allo stadio: sono contento per il risultato ma dispiaciuto perché era una partita che con un po’ più di lucidità avremmo potuto vincere. Sicuramente ci servirà per il futuro. Al mister serviva un giocatore con le mie caratteristiche in quella zona di campo, con Cassata dovevamo inserirci e buttarci dentro senza dare punti di riferimento. Dobbiamo lavorare, lavorare e darci dentro: abbiamo tutte le carte in regola per fare bene“.
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