La prima vigilia di un derby della Lanterna, da allenatore, Thiago Motta la vive con tranquillità e determinazione. “Da parte nostra la paura non esiste” è stata una delle dichiarazioni arrivate da Pegli, dalla sala stampa di Villa Rostan, dove oggi si è intrattenuto coi media a margine dell’allenamento. Poi la squadra pranzerà tutta assieme prima di dirigersi in ritiro all’annuncio della lista convocati.
Arriva il suo primo derby da allenatore dopo due da calciatore
“Ho vissuto questa settimana benissimo, perché vedo bene i miei giocatori in allenamento e sono tranquillo per la gara di domani. se avrei voglia di giocare questo derby? Sto benissimo dove sono ora. Qui mi piace. Io come tanti che siamo passati nel Genoa abbiamo fatto la nostra storia. I ragazzi di oggi hanno la possibilità di fare il loro percorso e sono convinto che stiano andando per la strada giusta. Tutti i giorni, dal primo che sono arrivato qui. Hanno rispettato le consegne che io ho dato loro dal mio arrivo. Hanno la possibilità di creare la loro storia”.
Viste le assenze di Pandev e Agudelo, alle spalle delle punte o della punta ci sarà spazio per qualche sorpresa?
“Abbiamo provato più squadre ch possono cominciare la partita. Sono convinto che chi inizierà la gara lo farà benissimo: sono motivati, come dev’essere, e stanno bene a livello fisico e mentale. Hanno la consapevolezza che sia una partita importante, e non solo perché è un derby. Anche se un derby è uno stimolo in più. La squadra che sceglierò scenderà in campo con grande entusiasmo e grande voglia”.
Domani si andrà verso il tutto esaurito. Anche il pubblico rossoblu ha ben presente, come sempre, l’importanza di questo derby e di questa gara
“Benissimo, così deve essere. Tutti quelli che vogliono il bene del Genoa saranno al Ferraris a spingere i ragazzi a fare una grandissima partita. Come si fa a fare capire ai giocatori l’importanza di vincere un derby? Tutti gli effettivi del Genoa attuale hanno la consapevolezza di cosa significherà giocare questa partita e giocare per il Genoa. Lo faranno nel modo giusto: i colori del Genoa si difendono con la passione e col cuore. Loro ce li hanno dentro e domani lo dimostreranno”.
In che modo vengono preparati i giocatori per affrontare un derby rispetto ad altri generi di partite?
“I giocatori vengono preparati per giocare tutte le settimane una partita. Il derby è una partita diversa, ma questi calciatori lavorano al 200% e si preparano quotidianamente. Sono pronti a giocare il derby. Sappiamo cosa significhi giocarlo, ma attenzione: è una partita di calcio. Non andiamo oltre. I ragazzi lo sanno e difenderanno la maglia del Genoa restando uniti, da squadra, attaccando e difendendo tutti. Il calcio è semplice, il calcio è questo. Abbiamo magari il timore del derby, io per primo quando ne parlo, ma giocarla è bellissimo. Tanti giocatori, tanti tifosi che la guarderanno, anche voi giornalisti, domani avranno voglia di scendere in campo. In tal senso, i giocatori saranno privilegiati ad andare in campo. E così devono prendere questa partita”.
A che punto è il recupero di Sturaro dopo la lunga assenza è la serie di partite fatte spingendosi forse anche oltre al suo attuale livello fisico?
“Sturaro sta molto bene. Dopo un infortunio così lungo, ancora una volta ha dimostrato che giocatore e che leader naturale sia per questa squadra. Sta molto bene e io sono felice di averlo con me”.
Tornando a quei derby con la maglia del Genoa, la prima cosa che pensó nel primo che ha giocato? Che ricordo si porta dietro?
“Il ricordo che avrei giocato una partita bellissima. Questo è il ricordo che deve avere qualunque giocatore che abbia passato un momento così, che dovranno avere domani i giocatori, dando il massimo come in allenamento. La strada è questa: giocare da squadra”.
Il fatto che il Genoa non vinca un derby da ormai 3 anni cosa rappresenta per voi?
“Uno stimolo in più. Anche noi siamo stati una squadra che vinceva tante volte, dall’altra parte no. Vincere un derby, da parte nostra,a è uno stimolo in più. Dal mio punto di vista, comunque, conterà pochissimo domani: ogni partita ha una storia diversa e noi abbiamo la possibilità di giocare una grande partita e vincerla”.
Ranieri ha usato belle parole per lei. Che effetto le fa incontrarlo nel derby?
“Quando andai via dall’Inter, capisco che fosse arrabbiato. Claudio Ranieri è un grandissimo allenatore e oggi posso affrontarlo da collega: mi fa molto piacere. Ho solo grandi parole nei suoi confronti. È da tanto tempo, con risultati e doti umane, che dimostra di essere un grande allenatore. È sempre rispettoso, molto elegante nell’affrontare il calcio. Domani per 90′ saremo ognuno a fare il proprio lavoro, difendere le rispettive squadre. Ma l’ammirazione rimarrà comunque verso Ranieri”.
Lei ha un calcio più alla spagnola, lui più all’italiana. Siete un po’ agli antipodi?
“Per prima cosa, il mio non è un calcio alla spagnola. È un calcio che ritengo debba essere giocato sempre da squadra. Il suo calcio, invece, ha dimostrato di essere vincente per tanti anni. Per un allenatore restare a questo livello per tanti anni di seguito non è facile”.
La paura domani inciderà?
“Affronto questa partita con serenità. Sempre. Vedo cosa danno i ragazzi quotidianamente e so che loro daranno il massimo, non solo per se stessi. Da parte nostra non esiste la paura: affronteremo il derby come si affronta una partita di calcio. Non ci sono tanti segreti, non si devono fare tante domande: il calcio è giocare a pallone undici contro undici. Domani spero che finisca con una bella vittoria, meritata. Perché è uno spettacolo per tutti, non solo per noi che vi partecipiamo, ma per chi verrà al Ferraris o la guarderà in televisione”.
Per motivi diversi ha perso gli autori di quasi tutti i gol della sua gestione. Dover trovare nuove soluzioni a livello tattico e di uomini proprio nella settimana del derby è stato uno stimolo in più?
“Per come la vedo io, abbiamo perso giocatori importanti. Chi farà parte di questa partita, farà sicuramente bene. Non vedo tante complicazioni: ognuno con le proprie caratteristiche darà il massimo per la squadra. Sta solo a me scegliere quelli che, assieme, rappresentano la migliore situazione per affrontare la Sampdoria”.
In estate c’era molto entusiasmo qui a Genova, poi qualcosa è andato storto: la classifica rispecchia il reale valore di queste squadre?
“Intanto in estate non c’ero io. In questo periodo abbiamo giocato partite dove avremmo meritato di vincere senza arrivare al successo, ma arrivandoci molto vicini. Resto convinto che questa sia la strada giusta: con questo gioco, entusiasmo, voglia di lottare assieme le vittorie arriveranno”.
Come vede la coabitazione tra Favilli e Pinamonti?
“Tutti possono giocare assieme: li vedo bene“.
C’è qualche indisponibile?
“Lerager già da un po’ è assente, così come Zapata e Kouamè. Gli altri stanno tutti bene”.