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Rassegna Stampa del 15 Dicembre: Il Genoa è in gabbia. Thiago Motta per ora resta

Il Lecce crolla contro il Brescia e Liverani se la prende con Balotelli, il Napoli di Gattuso parte con il piede sbagliato e perde in casa con un Parma in piena zona Europa League, un lampo di Gabbiadini consegna il derby alla Sampdoria condanna il Genoa al penultimo posto. Oggi in campo tutte le altre di Serie A tranne il Monday Night fra Cagliari e Lazio, in programma domani alle ore 20.45.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA

CORRIERE DELLO SPORT – Il derby della paura va a Ranieri, il Genoa di Thiago Motta scende sempre più in basso e vede spettri e streghe della retrocessione. Preziosi, duramente contestato anche nella coreografia genoana, prima della partita aveva rassicurato il mister in un’intervista a L’Equipe: “Sarà con noi indipendentemente dai risultati nelle prossime due”. Si salva solo la difesa, anche se Romero avrebbe meritato il cartellino rosso per la manata volontaria rifilata a Quagliarella nel corso del primo tempo.

GAZZETTA DELLO SPORT – Genoa messo in gabbia dalla rete di Gabbiadini, pescato dalla panchina da Ranieri: ora per il Grifone la situazione si fa davvero delicata. È stata una partita brutta, sporca e cattiva, decisa dall’unico vero tiro in porta della partita. Thiago Motta cerca la costruzione del gioco da dietro ma rischia di non arrivare mai in porta visti i limiti enormi di alcuni calciatori nella rosa, ha sicuramente delle colpe “ma non è in grado di trasformare l’acqua in vino”. Schöne è un fantasma, Pajac è come se crossasse al buio, Ghiglione fa l’errore decisivo: tutti e tre prendono un pesante 4,5. Il migliore è Romero, che imbavaglia chiunque gli passi vicino anche se meriterebbe il rosso per un “gancio” volontario ai danni di Quagliarella.

REPUBBLICA GENOVA – Tripudio di entusiasmo nelle coreografie di inizio partita, sul campo invece uno dei derby più brutti mai vissuti. Gabbiadini, appena entrato, regala la vittoria alla Sampdoria facendo sprofondare il Genoa di Motta, tradito da un erroraccio di Ghiglione (“dicono che Preziosi a gennaio venderà anche lui”). Schöne si ritrova nel giro di sei mesi dalla Champions dei ricchi al derby più povero degli ultimi anni di storia. 5 in pagella per il danese e per tutto l’attacco genoano: sufficienza per il portiere, i tre difensori, Cassata e Radovanovic. I migliori? Romero e Biraschi.

SECOLO XIX – Un lampo di Gabbiadini stende il Genoa nel 119° derby della Lanterna, vinto dalla Sampdoria di Ranieri, che vanta 4 derby in 4 città diverse senza mai aver conosciuto il sapore della sconfitta. Motta paga anche le assenze, perde persino Sturaro nel riscaldamento e punta su Sanabria, che è il più pericoloso ma alla fine spreca non calciando in porta a pochi minuti dal vantaggio blucerchiato. In campo regnano nervosismo e paura, conditi da errori elementari in una gara di grande bruttezza. Il Grifone accusa il colpo e ha poche idee, si butta in avanti ma perde e finisce tra i fischi. Il migliore è Biraschi, i peggiori Schöne e Ghiglione. E ora per il Genoa di Thiago, più che in emergenza visti infortunati e squalifiche pesanti, si fa davvero durissima. Il mister sente la fiducia del presidente, non si sente a rischio ma non cerca neppure alibi: “In attacco dovevamo fare di più” dichiara in conferenza stampa. Eppure la sua panchina traballa, con Ballardini sullo sfondo ed altri possibili candidati alla successione. Contro l’Inter torna Agudelo, ma non ci sarà Pandev. Lerager resta un mistero, da valutare le condizioni di Sturaro e Favilli.

TUTTOSPORT – La Samp è muscoli e cuore, vince con una magia di Gabbiadini (che si ripete dopo il gol nel derby del 2014) nel finale trovando un risultato che “vale doppio”, come sottolineato anche da mister Ranieri a fine gara. Gli dei del pallone premiano i blucerchiati in una partita tutto sommato da pareggio, punendo invece i rossoblu: colpa anche delle troppe assenze alla vigilia, cui si sono aggiunte quelle di Favilli e Sturaro a poche ore dal derby. Radu e difesa prendono la sufficienza, il peggiore è Ghiglione ma i centrocampisti centrali non sono da meno e prendono tutti 5. Sufficienza per Pajac.


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