SECONDO ROUND – Tre battute d’arresto hanno fermato la corsa del Genoa Primavera, che aveva ben abituato tifosi e addetti ai lavori nei primi mesi di campionato. 20 punti in 12 giornate, miglior attacco e contemporaneamente peggio difesa in Coppa Italia, due elementi chiave infortunati ed altrettanti reclutati da Thiago Motta: tutto nella norma e in linea con il processo di crescita e il vademecum del settore giovanile. Archiviate le sconfitte contro Bologna, Napoli e Sampdoria, oggi sono in programma gli Ottavi di Finale contro la Fiorentina, fatta viola in campionato (0-4) al Bozzi di Firenze. A poco più di un mese di distanza, senza gran parte degli interpreti e con numerosi Under 18 convocati da mister Luca Chiappino, in Toscana va in scena il secondo round. Assenti – è sempre bene ricordarlo – oltre agli infortunati Bianchi e Kallon anche l’ala Cleonise e il metronomo del centrocampo Rovella, entrambi al lavoro a Pegli con la prima squadra.


LE FORMAZIONI

FIORENTINA (4-3-3): Chiorra; E.Pierozzi, Dutu, Gelli, Simonti; Gorgos, Fiorini, Hanuljac; Simic, Kukovec, Fruk. Allenatore: Emiliano Bigica. A disposizione: Brancolini, Ponsi, Chiti, Dalle Mura, Lovisa, Bianco, Koffi, Spalluto, N. Pierozzi, Milani, Mignani.

GENOA (4-3-1-2): Drago; Gasco (C), Ruggeri, Raggio, Dumbravanu; Turchet, Eboa Ebongue, Besaggio; Zennaro; Diakhaté, Buonavoglia. Allenatore: Luca Chiappino. A disposizione: Agostino, Piccardo, Serpe, Da Cunha, Gonçalves, Cenci, Masini, Verona, Moro, Zamani, Montaldo, Conti.


LA PARTITA – I padroni di casa cercano subito di fare la partita, ma il Genoa schierato da mister Chiappino è una squadra che fin da subito mostra di tenere molto bene il campo. Le occasioni latitano sino al quarto d’ora, quando un ottimo suggerimento in profondità di Eboa Ebongue manda in porta Buonavoglia, che batte Chiorra con un tocco sotto preciso. Il Genoa è avanti, ma la Fiorentina si rende pericolosa con Fruk, ben murato da Drago. Sarà l’unica, reale occasione per i viola nel primo tempo.

Alla ripresa, la squadra di Bigica inevitabilmente parte forte per cercare di rimettere subito in equilibrio la partita. La prima occasione la avrà al 50′ Kukovec, il cui tentativo viene deviato dalla difesa genoana. Il mister della Fiorentina comincia una girandola di cambi: dentro anche la stellina Koffi. I Grifoncini si difendono come possono e si riescono a rendere pericolosi allo scoccare dell’ora di gioco, quando l’estremo difensore Chiorra evita il raddoppio rossoblu su tiro di Buonavoglia. Al 68′ Drago è molto bravo a deviare un  tiro sporco di Simic, che anticipa di qualche secondo i primi due cambi di mister Chiappino: fuori Besaggio e l’autore del gol Buonavoglia, dentro Masini e Moro. Al 77′ dentro Verona Grönberg e Giordano Conti al posto di Zennaro e Diakhaté. Al minuto 80 Drago risponde con reattività e con la mano di richiamo a un tiro di Nicolò Pierozzi, entrato a gara in corso; la Fiorentina continua a spingere con insistenza ma la barricata in maglia bianca su croce rossa regge fino al 90′. Nel recupero Conti torna a sedersi in panchina per un problema fisico, sostituito da Theo Cenci. Il centrocampista belga, a pochi secondi dall’ingresso in campo, va vicinissimo al colpo del KO in contropiede: Chiorra salta ed anticipa il suo tentato pallonetto. Gol sbagliato, gol subìto. A segnarlo è proprio Pierozzi, proprio allo scadere dei minuti di recupero: è il 93′ quando il numero 21 in maglia viola sfrutta al meglio una spizzata in area di Spalluto battendo Drago sul più bello. Due subentrati premiano gli sforzi della Fiorentina, grande beffa per i ragazzi di Chiappino: si va ai tempi supplementari.

TEMPI SUPPLEMENTARI – A sferrare il primo colpo ci pensa Spalluto, che al 5′ di frazione appoggia in rete un traversone basso lanciato dalla destra da Koffi approfittando di una difesa poco mobile. La partita resta aperta ma il Genoa, dopo aver accarezzato i quarti di finale già nei tempi regolamentari, ha subìto un doppio colpo doloroso nel giro di pochi minuti. Poco dopo Pierozzi fa la barba al palo, cercando di rifinire di controbalzo un altro pallone appoggiato dalla destra da Koffi. Al 3′ della seconda frazione, un retropassaggio sciagurato di Dutu poi sventato da Chiorra, rischia di consegnare a Moro il gol del 2-2. Passano 5′ e Spalluto firma anche il gol del 3-1, chiudendo i conti in grande stile: riceve spalle alla porta al limite dell’area, si gira trovando prima il palo e poi la via del gol. Dopo il poker rifilato dal Genoa in campionato, la Fiorentina ha servito il piatto freddo della vendetta. I Grifoncini, dalle stelle alle stalle nel giro di un quarto d’ora contro la detentrice del trofeo, escono dalla Coppa Italia a testa alta e con più di una nota lieta da sottolineare tra cui la prestazione del 2002 Turchet in cabina di regia.  Sabato si torna in Toscana, dove il Genoa Primavera affronterà l’Empoli. A pochi mesi dalla disfatta sotto il sole di Monteboro, non sarà una partita come le altre. Per poco non lo è stata anche quella di oggi, ma la squadra ha risposto presente alle ormai note assenze.