Tutte le prime pagine sono vittoria della Juventus al Ferraris contro la Sampdoria: uno strepitoso gol firmato Cristiano Ronaldo porta i bianconeri momentaneamente a +3 sull’Inter. Il Brescia perde in casa contro il Sassuolo, la Serie A torna in campo venerdì sera con Fiorentina-Roma. Domenica in programma anche la Supercoppa Italiana fra Lazio e la già citata Juventus. Giancarlo Abete nominato nuovo commissario della Lega Serie A dopo le dimissioni di Cicala. Ibrahimovic, che il Milan proverà a convincere anche a costo di far partire Rebic, è anche nella lista di Ancelotti all’Everton. L’Inter sogna Vidal, ieri subentrato in un Clàsico contro il Real Madrid (0-0) segnato dai pesanti scontri fuori dallo stadio.


GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT – Buone notizie dall’infermeria interista per Antonio Conte: in vista della partita contro il Genoa, sia Candreva che Bastoni sembrano pronti per recuperare. Possibile ci sia Borja Valero, meno semplice il discorso per Sensi e Gagliardini. Prende quota anche l’ipotesi dell’esordio da titolare per Sebastiano Esposito al fianco di Lukaku; in alternativa pronto Politano.

GAZZETTA DELLO SPORT – Intervista a Claudio Onofri, Vincenzo Torrente ed Elio Signorelli: il primo chiede a Thiago Motta di non “delegittimare” Criscito e Schöne – due che potrebbero e dovranno prendere per mano la squadra – in ogni secondo tempo, il secondo chiede ai giocatori di sudare la maglia e dare una mano al mister, il terzo si appella ai “genoani veri” rimasti in squadra (Sturaro su tutti). Solamente nel 1950 e nel 1959 il Grifone è arrivato a dicembre in una situazione simile di classifica, con soli 8 punti conquistati nelle prime 16 giornate. Il Genoa chiede informazioni per Kalinic e la Roma pensa a Pinamonti come merce di scambio per colmare il ruolo di vice Dzeko. L’obbligo di riscatto è fissato a 18 milioni di euro il prossimo giugno, Petrachi starebbe studiando la formula più adeguata per far andare in porto l’operazione.

REPUBBLICA GENOVA – Per trovare l’ultimo successo genoano in casa dell’Inter bisogna tornare indietro di venticinque anni. Una sconfitta sabato pomeriggio potrebbe portare ad un altro avvicendamento in panchina, come dimostrato dai tecnici già contattati dalla società nel corso della settimana. Restano da valutare le condizioni di Favilli e Sturaro, che sta lavorando a parte e proverà a stringere i denti per esserci a San Siro. Si va verso un 3 5 1 1 con Pinamonti nelle vesti di unica punta, contro la squadra che ancora ne detiene il cartellino ed in quella che potrebbe essere l’ultima partita da giocatore del Genoa. Nel frattempo è tornato di attualità anche il nome di Mattia Perin.

IL SECOLO XIX – Perin apre la porta al Genoa ed un suo ritorno non è affatto campato per aria, Radu viene contestato da alcuni tifosi in un ristorante e potrebbe lasciare già a gennaio. Per il primo si stanno discutendo formula ed ingaggio con la Juve, il secondo è ancora di proprietà dell’Inter ma da contratto dovrebbe restare in prestito in Liguria fino al termine della stagione. Chi è quasi certo di partire, invece, sono MarchettiJandrei: Pescara e Cosenza (dove lavora l’ex osservatore genoano Petrone) sulla strada dei due portieri. Se l’Inter valuta l’ipotesi tridente (Politano-Lukaku-Esposito) e spera di recuperare anche Borja Valero per non dover avanzare Skriniar sulla linea dei centrocampisti o affidarsi al giovanissimo Agoumé, Thiago Motta pensa alla difesa a 4 uomini per contrastare l’attacco nerazzurro. Difficile vedere Sturaro in campo, possibile non vedere neppure Schöne: il danese ha deluso ancora e si gioca il posto con Radovanovic. Jagiello e Cassata sono favoriti per affiancare uno dei due a centrocampo, ma occhio anche alla candidatura di Rovella per un esordio in Serie A.

TUTTOSPORT – “Pinamonti, ultima col Genoa” è il titolo del quotidiano torinese a pagina 12. Arrivato in prestito con obbligo di riscatto, l’attaccante fatica a segnare e potrebbe andare presto a rimpolpare gli attacchi dell’Inter (che ne detiene il cartellino) e della Roma (che cerca un vice Dzeko). Sia Thiago che Andreazzoli ne hanno lodato il lavoro così come il fatto di “non essersi mai risparmiato” per i compagni, evidentemente non abbastanza per convincere appieno la squadra che da lui si aspetta i gol per la salvezza.


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