Il Reparto di Polizia Anticrimine della Questura di Genova ha emanato cinque Daspo all’indirizzo di altrettanti tifosi del Genoa in merito ad alcuni comportamenti tenuti durante l’ultimo derby.
La motivazione? Aver sparato alcuni fuochi d’artificio all’interno della Gradinata Nord poco prima del fischio iniziale. Uno spettacolo di colori e luci finito in decine e decine di fotografie e video che diventeranno cartoline della stracittadina per i prossimi anni. Ma secondo le indagini della Polizia, questa azione ha provocato “notevoli pericoli per l’ordine pubblico” comportando anche diverse ustioni di secondo grado sul corpo di un tifoso, caduto accidentalmente su un dispositivo pirotecnico non ancora scoppiato.
I cinque tifosi raggiunti dal provvedimento sono stati deferiti all’autorità giudiziaria. Per due di loro, precedentemente già colpiti dal provvedimento di allontanamento dagli eventi sportivi, è stato disposto “l’obbligo di presentazione in commissariato durante le partite del Genoa”.
Da registrare la presa di posizione immediata dei Figgi dö Zena, che avevano contributi alla coreografia del derby nei Distinti e che hanno pubblicato un paio d’ore fa un breve comunicato di solidarietà verso i tifosi colpiti dal Daspo. “Per solidarietà e per contrarietà alla pesante repressione usata verso il tifo rossoblu in Gradinata Nord, colpito da restrizioni e diffide dopo il Derby, il nostro club non utilizzerà né tamburi né megafono nel settore Distinti”. Un’iniziativa che comincerà da domenica col Sassuolo, ma che potrebbe anche proseguire.