La gara tra Genoa e Sassuolo passerà agli archivi non soltanto per la vittoria del Grifone, che ritrova tre punti dopo oltre due mesi e mezzo, ma anche per gli episodi che l’hanno contraddistinta. Episodi sui quali la stampa nazionale questa mattina si è divisa e che andiamo a rivedere uno per uno.
Si procede sino al 71′ con la rete annullata al Sassuolo. I neroverdi, e Djuricic nello specifico, vincono una lunga serie di rimpalli e arrivano a tu per tu con Perin, battendolo centralmente. Irrati convalida la rete, il Sassuolo esulta. VAR in azione per ridere la dinamica del gol, che giustamente viene annullato: Djuricic ha indubbiamente il braccio molto attaccato al corpo e Criscito è altrettanto vicino nel disimpegnare, tuttavia quella del numero 10 neroverde non è una deviazione, ma una giocata: il braccio infatti va in direzione del pallone e, colpendolo, aiuta Djuricic (che nulla fa per togliere il braccio) nel controllo decisivo prima di battere a rete. Irrati ricorrerà alla on field review e deciderà di annullare la rete del 2-1 neroverde. Incomprensibili le proteste del club neroverde.
Potrebbero essere parzialmente giustificate quelle relative all’episodio chiave della gara, ovvero il contrasto di Criscito su Berardi che aziona la rete del 2-1 finale segnato da Pandev (di testa, mai di braccio: gol da grande attaccante in scivolamento sul terreno). Parzialmente giustificate perché Berardi è lecito rimanga a terra dolorante: il capitano rossoblu lo colpisce sulla caviglia destra. È bene però sottolineare l’esatta dinamica dell’intervento e due aspetti decisivi: Irrati è nuovamente ben posizionato per decidere in piena autonomia l’entità dell’intervento (e la posizione dell’arbitro incide sulle possibilità di intervento o meno della tecnologia) e le gambe di Criscito intervengono prima sul pallone, poi sulla gamba avversaria.
L’intervento non è a gamba tesa e non è da considerare negligente o pericoloso, due criteri importanti per l’assegnazione di un fallo e sulla scelta di un eventuale cartellino: lo sarebbe diventato se non avesse toccato prima il pallone, riconquistandolo con coraggio e lucidità a pochi minuti dal termine. Della medesima opinione il VAR Di Paolo, che interagisce con Irrati e gli conferma la decisione. Anche il labiale di Irrati, catturato dalle telecamere, chiarisce la valutazione: pallone colpito prima della gamba. Le proteste di Berardi nel finale gli costeranno, dopo il triplice fischio, il cartellino rosso.
Genoa 2-1 Sassuolo, Criscito e Pandev regalano tre punti al Grifone