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Genova, Comitato Vittime Ponte Morandi e sindaco Bucci denunciano cori in Milan-Sampdoria

Dopo la denuncia a mezzo stampa di questa mattina da parte del Secolo XIX relativamente ad alcuni cori dei tifosi del Milan che avrebbero modificato il coro “senti che puzza di pesce, avete il mare inquinato…” in “senti che puzza di pesce, avete il ponte crollato“, anche il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha preso posizione attraverso la propria pagina Facebook personale.

Ho appreso oggi dalla stampa dei beceri cori che una sparuta parte della tifoseria milanista ha lanciato dalla sua curva domenica scorsa durante Milan-Sampdoria. Espressioni offensive non solo per la comunità genovese, ma per l’Italia intera che il 14 agosto 2018 ha vissuto una tragedia piangendo 43 vittime, contando centinaia di famiglie sfollate e mettendo a rischio l’economia di una città proiettata verso il futuro.

Un coro che tocca in profondità il dolore di chi quel giorno ha perso figli, fratelli, familiari e amici. Un coro che apre ferite pesanti. Un coro indegno che non rispecchia l’animo con cui milioni di italiani hanno vissuto quel momento. Gli sfottò tra curve calcistiche devono rispettare il canone della dignità che, in questo caso, è stato ampiamente superato.

Mi auguro che chi di dovere possa prendere le dovute misure per condannare certi atteggiamenti e che episodi di questo tipo non si ripetano mai più!“.

Un appello che segue di qualche ora quello del Comitato Vittime del Morandi, che nel pomeriggio avevano emesso una lettera aperta che, a firma della portavoce Egle Possetti, recitava come segue:

“In Italia nulla riesce ad andare nel verso giusto, ponti che crollano, gallerie che cadono a pezzi, degrado delle infrastrutture devastante e purtroppo un grande degrado culturale che ha delle enormi ricadute sulla nostra vita sociale, economica e politica.

Lo sport dovrebbe essere qualcosa che unisce, che fa sorridere che crea svago che crea squadra e che con senso civico rispetta gli avversari con cui si ha l’onore di confrontarsi perché non si tratta di guerra, dovrebbe trattarsi di competizione sportiva appunto, come tifosi dobbiamo impiegare tutta l’energia, tutta la carica, tutta la nostra passione ma con classe. Purtroppo la classe non è acqua e come noto, durante la partita che si è disputata a San Siro fra e Milan e Sampdoria si è verificato un grave episodio.

Sono stati lanciati cori contro la squadra ospite che hanno inneggiato trionfalmente alla “nostra” tragedia. Penso che queste persone che hanno lanciato questi cori non siano portati a riflettere sul peso delle parole e forse hanno della segatura al posto del cervello, ma devono essere fermati e qualcuno ha il potere di farlo, si deve agire per arginare una volta per tutte questa modalità di vivere gli eventi sportivi dove alcune persone si trasformano in barbari.

Come immaginerete, per chi come noi ha perso delle persone molto importanti sotto le macerie di quel maledetto ponte Morandi sentire l’uso meschino di quella tragedia per un fine così stupido e banale è difficile da accettare. Chiediamo alla FIGC e a tutti coloro che possono farlo un intervento forte e determinato e chiediamo che nei nostri stadi si possa veramente vivere il calcio con tutta la forza e l’energia positiva che può far scaturire, senza utilizzare più la nostra disperazione per fini così demenziali. Dimostriamo che siamo un paese degno della nostra storia antica, tanti dei nostri avi illustri si stanno rivoltando nella tomba ed anche i nostri 43 cari.

Vorremmo poter scrivere comunicati in cui manifestiamo positività per revoche di concessioni, per condanne esemplari, per gogna mediatica di chi gestisce penosamente la “cosa” pubblica e invece dobbiamo scrivere per deplorare gesti di alcune persone che non sono neanche degne di essere chiamate tali. Tutti i veri sportivi li devono isolare perché sono anche la loro vergogna”. 


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