NOTIZIARIO – A partire dalle ore 21.15, allo Stadio Olimpico Grande Torino, andrà in scena il primo Ottavo di Finale di Coppa Italia fra i granata di Walter Mazzarri e il nuovo Genoa targato Davide Nicola. “Dovrà essere affrontato come una finale di Champions” sostiene il primo; “sarà una partita importante per fare uno step mentale successivo” è il messaggio lanciato dal secondo, arrivato sulla panchina rossoblu da poco più di una settimana e già messo di fronte ad un’altra sfida con il proprio passato. Da giocatore, Nicola, ha infatti vestito la maglia del Torino nella stagione 2005/2006 che coincise con la promozione in Serie A. A proposito di campionato, entrambe le squadre sono reduci da una vittoria, rispettivamente contro la Roma in trasferta e contro il Sassuolo in casa. L’orario d’inizio della partita, così come la sua collocazione ad una settimana di distanza da tutte le altre gare degli ottavi, restano duri da comprendere. Temperatura intorno ai 5°C.
GENOA (3 6 1) – Radu; Goldaniga, Romero, Zapata; Ghiglione, Behrami, Schöne, Cassata, Barreca; Agudelo, Favilli. A disposizione: Perin, Marchetti, Criscito, Sanabria, Sinan Gumus, El Yamiq, Biraschi, Pandev, Radovanovic, Destro, Sturaro, Ankersen. Allenatore: Davide Nicola
TORINO (3 4 1 2) – Sirigu; Bonifazi, Djidji, Bremer; De Silvestri, Meite, Lukic, Laxalt; Berenguer, Zaza, Belotti. A disposizione: Ujkani, Rosati, Izzo, Singo, Millico, Nkoulou, Aina, Adopo, Rincon. Allenatore: Walter Mazzarri
LA PARTITA – Sono circa 4mila gli spettatori presenti allo Stadio Olimpico Grande Torino, di cui quasi 200 nel settore ospiti. Il capitano del Genoa, oggi in maglia bianca con pantaloncini blu, sarà Cristian Romero, l’unico giocatore confermato rispetto alla formazione titolare scesa in campo contro il Sassuolo. La partita comincia con quasi 5′ di ritardo rispetto alla tabella di marcia. La squadra di Nicola parte grintosa, il Toro è costretto a ripartire dalle parti di Sirigu per due volte nel primo minuto di gioco. Al 2′ Schöne ci prova dalla distanza, ma la retroguardia granata respinge senza grandi problemi il tentativo del danese. Al 5′ il primo calcio d’angolo della partita a favore del Grifone si chiude con un nulla di fatto. La squadra di Mazzarri sfonda con più facilità sulla fascia sinistra: Laxalt e Berenguer provano ad incunearsi e a far viaggiare il pallone, finora senza successo. Superato il 10′ Berenguer resta a terra dolorante alla nuca, colpita duramente in un contrasto aereo con Goldaniga.
Al 14′ Favilli e Cassata confezionano la rete del vantaggio genoano. L’attaccante va a fare la guerra rubando un pallone a Bremer, che si era avventurato sulla trequarti campo opposta, poi ribalta l’azione e serve Cassata al limite dell’area prima di vederlo superare Djidji con un ottimo dribbling. Il centrocampista, arrivato a due passi da Sirigu, alza la testa e appoggia il pallone al compagno, che aveva seguito l’azione accentrandosi e che può comodamente appoggiare in rete prima di andare a festeggiare con un lungo abbraccio alla panchina rossoblu. Mazzarri protesta per un fallo ad inizio azione, Sacchi convalida senza ricorrere all’aiuto del VAR.
Qualche minuto più tardi Favilli ci riprova, senza riuscire a dare potenza ad un tiro partito leggermente fuori dall’area. Al 22′ arriva anche la prima chiamata a rapporto per Radu, abile in presa alta su un pallone diretto a Zaza. Sull’azione successiva, innescata da un rapido uno-due fra gli attaccanti, Zapata è decisivo nell’evitare il peggio in spaccata, ma il Torino pareggia qualche istante dopo (23′) sfruttando un’imbucata di Meitè deviata da Romero nel tentativo di ostacolare Belotti. Berenguer riceve il pallone in verticale, sul filo del fourigioco, s’invola verso la porta e serve sul lato opposto De Silvestri, che prova e riesce a battere Radu sul primo palo. Il portiere rumeno non è esente da colpe, il risultato varia ancora: è 1-1.
Al 28′ ammonito Meité per un fallo su Agudelo ed anche Romero, per un intervento precedente rimasto impunito per la regola del vantaggio. Sul calcio di punizione assegnato a favore del Genoa (battuto da Schöne), Goldaniga svetta di testa sul secondo palo spedendo di poco a lato sul palo lontano. Al 32′ Barreca prova a imitare Cassata innescando Favilli, che non inquadra il pallone per una questione di centimetri. Un minuto dopo Agudelo si mette in proprio e prova a battere Sirigu con un bolide alto sul primo palo: Sirigu evita il peggio ed alza il pallone in angolo. Romero sbuccia il pallone in arrivo dal calcio piazzato, il Grifone resta pienamente in partita e fa buona guardia sui tentativi di Berenguer e compagni. Alle porte del 40′ è Meité a provarci da fuori con un tiro abbastanza potente, ben controllato da Radu in presa bassa. Il primo tempo si chiude dopo 60 secondi di extra-time. Partita equilibrata al Grande Torino: apre Favilli, pareggia De Silvestri.
La ripresa è spezzettata: ci si ferma al 49′ per un contrasto aereo fra Romero e Berenguer, dal quale entrambi i giocatori escono con qualche acciacco. Il gioco riprende ed è proprio il difensore argentino ad appoggiarsi su Zaza, offrendo ai granata un calcio di punizione da posizione favorevole, piazzato che Berenguer spara a lato. Al 52′ arriva il primo cambio della partita: fuori Zapata, dentro El Yamiq.
Al 55′ Genoa vanifica una buona ripartenza, il Torino fa lo stesso sul ribaltamento di fronte. Qualche minuto più tardi Berenguer si accentra e serve Zaza sul limite destro dell’area di rigore, ma il tiro rasoterra dell’attaccante viene bloccato dal portiere genoano sul primo palo. Scocca l’ora di gioco e l’ultimo entrato El Yamiq riceve un cartellino giallo per aver colpito Zaza con un calcio sulla schiena. Al 65′ Sacchi grazia Meité (già ammonito) per un fallo tattico su Schöne e al termine dell’azione arriva anche il secondo cambio tra le file genoane: dentro Radovanovic, fuori Behrami. Proprio da un tocco d’esterno di Lasse scaturisce la più grande occasione del secondo tempo, un tiro potente di Favilli deviato in corner da Sirigu. Dal calcio d’angolo, gettato al vento, nasce un contropiede pericoloso condotto da Belotti, chiuso sul nascere da un intervento provvidenziale di Barreca.
Non c’è il due senza il tre e al 70′ arriva anche il momento di Mattia Destro, che torna così a vestire la maglia rossoblu in una gara ufficiale dopo la toccata e fuga nel 2011. L’attaccante entra al posto di Agudelo e va ad affiancare Favilli, ma al 71′ sarà il collega-avversario Gallo Belotti a sfiorare la rete su cross di Laxalt: il capitano del Torino impatta il pallone con forza, Radu respinge con un intervento miracoloso. Romero sventa un’incursione del solito Belotti, il Genoa si affida ai contropiede ma sembra aver perso giri a centrocampo, reparto che Mazzarri rinforza con Rincòn (al posto di uno spento Lukic) a un quarto d’ora dalla fine. Al 79′ dentro anche la freccia nigeriana Ola Aina, gettato nella mischia al posto dell’uomo-gol De Silvestri. Si procede per strappi, i difensori si esaltano nel recupero pallone e i giocatori di qualità gettano al vento potenziali occasioni da rete. I tanti traversoni scoccati da Laxalt vengono schermati dalla difesa genoana, in cui oltre a Romero si fa notare anche Goldaniga. Nel primo dei 3′ di recupero concessi dal direttore di gara, Radu è bravo a respingere fuori dall’area un tiro di Bonifazi non lontano dall’incrocio dei pali; nel secondo Favilli sfiora la doppietta e il gol-partita vedendosi anticipare sul più bello in calcio d’angolo da Bremer. Allo scadere fuori Zaza e dentro Millico, si va ai tempi supplementari.
TEMPI SUPPLEMENTARI – I primi 15′ sono aperti da un tiro di Berenguer dal limite sinistro dell’area di rigore, un tentato tiro a girare terminato ampiamente a lato. Al 3′ anche il primo squillo di Millico, recapitato senza problemi dal portiere genoano. Destro avvia una buona azione, la seconda dal suo ingresso in campo, senza riuscire a colpire di testa in maniera adeguata su cross di Barreca. Al 5′ ci riprova Meité: stesso tiro, stesso esito. Ammonito Aina per un intervento duro su Cassata. Poco dopo El Yamiq devia un tiro di Belotti in corner, sui cui sviluppi il Torino va a pochi centimetri dal gol del vantaggio: colpo di testa di Bremer, super parata di Radu che riesce a trattenere il pallone sulla linea con una mano. A due minuti dal termine della prima frazione grande intervento di Romero su Belotti, poi un fallo di mano di El Yamiq (già ammonito) al limite dell’area viene punito con un calcio piazzato da posizione particolarmente favorevole. Calcia Belotti, Radu risponde presente e tiene in vita il Genoa. Al 105′, un istante prima del duplice fischio di Sacchi, il direttore di gara sventola il cartellino rosso in faccia a Meité, colpevole di aver preso in pieno Barreca che stava allontanando il pallone in area di rigore. Graziato nel secondo tempo, punito nel primo supplementare, lascia i suoi in inferiorità numerica. E, dopo il cambio di campo, comincerà il secondo.
Nel Genoa, al termine di un lungo conciliabolo con Nicola, fuori uno stremato Schöne e dentro Sturaro. La squadra di Mazzarri indietreggia, il Grifone contesta un calcio di rigore al minuto 108 per un intervento sul pallone e sul piede di Goldaniga, fermato da Djidji in calcio d’angolo. Ne passano un paio e viene annullato un gol a Romero, partito in fuorigioco su un calcio di punizione diretto sul secondo palo. Proprio sul secondo palo, ben appostato e pronto a ricevere, c’era anche Favilli. Fallo di Sturaro per uno spintone ai danni di Belotti, ammonito mister Nicola per proteste a bordocampo. Favilli innesca Barreca, sul cui pallone crossato in area si buttano sia l’attaccante che Sturaro, generando un nulla di fatto. Altro giro, altra occasione. Ghiglione fa tutto da solo sulla sinistra, s’incunea in area e prova a battere Sirigu con un tiro rasoterra sul secondo palo: il tiro è potente ma fuori misura. 120′ non bastano a sancire la prima squadra a passare ai Quarti di Finale nella Coppa Italia 2019/2020: si va ai calci di rigore.
CALCI DI RIGORE – Il primo a tirare è Belotti, che spiazza il portiere avversario. Poi tocca a Destro: cambia l’angolo, segna anche lui. Segna anche Millico, non sbaglia neppure Favilli. El Generàl Rincòn calcia in rete sotto l’incrocio, Cassata va per il tiro radente e beffa Sirigu. Aina ipnotizza Radu, Radovanovic viene ipnotizzato dal portiere del Torino e spiana la strada a Berenguer per portare i granata ai quarti di finale. Il numero 27 non va per il leggero, tenta il cucchiaio e decide una partita tirata fino all’ultimo. Fino all’ultimo rigore.
La squadra di Nicola esce ai rigori e tra gli applausi. Passa in vantaggio con Favilli e viene raggiunta da De Silvestri; nel secondo tempo il Grifo va vicino al gol ancora con l’attaccante rigenerato, Radu si rifà di un errore sul gol del pareggio con due interventi miracolosi su Belotti e Bremer. Meité espulso solo nel primo tempo supplementare ed episodio VAR su Goldaniga a ridosso del 120′ (Djidji tocca il numero 5 rossoblu in area di rigore). Il Genoa non farà ritorno in Liguria ma resterà in ritiro per preparare al meglio la sfida di domenica pomeriggio, al Bentegodi di Verona, contro l’Hellas di Juric.