Al Ferraris si apre il girone di ritorno del Genoa, che apre le porte di casa alla Roma di Paulo Fonseca. Squadra particolarmente equilibrata e stabile nell’andamento e nelle statistiche, ma con molti cerotti e assenti per squalifica o infortunio. Mancheranno Kolarov, Florenzi, Perotti e Zaniolo. Quattro titolari che oggi dovranno essere rimpiazzati.

Al Genoa, però, non mancano gli assenti: Kouamè, Zapata e Lerager i tre giocatori tagliati fuori per infortunio. mister Nicola ha però focalizzato tutta la sua attenzione – e quella della squadra – sulla necessità di giocare con orgoglio, in simbiosi coi tifosi che fanno ribollire il Ferraris. Arbitrerà la sfida Maresca della sezione di Napoli, al VAR il fiorentino Rocchi. Si tratterà del 54° scontro in campionato tra Genoa e Roma al Ferraris.


NOTIZIARIO

Sette gradi e molto vento caratterizzano questo pomeriggio al Ferraris. Il Genoa dovrà rimboccarsi le maniche perché dietro e davanti sia Brescia sia Lecce hanno guadagnato punti (la Spal giocherà domani contro l’Atalanta, ndr). Meteo ideale per questo Genoa-Roma, terreno di gioco senza particolari criticità con le righe del fuorigioco ben visibili. Fuori dalla Gradinata Nord esposti due striscioni che proseguono la contestazione di ieri (clicca QUI per approfondire). Nel pre-partita intervistati i quattro tifosi del Genoa che hanno nuovamente posizionato la bandiera del Genoa a Boccadasse. Saranno 650 i tifosi giallorossi presenti nel settore ospiti, ma qualche sciarpa e qualche cappello si sono intravisti anche nella Tribuna inferiore del Ferraris. In panchina, oltre al direttore sportivo Marroccu e a tutto lo staff, c’è anche un bardatissimo Marco Rossi.


LE FORMAZIONI UFFICIALI 

GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Goldaniga, Romero; Ghiglione, Cassata, Schöne, Sturaro, Barreca; Pandev, Sanabria. A disposizione: Marchetti, Radu, El Yamiq, Jagiello, Radovanovic, Destro, Agudelo, Favilli, Ankersen, Pajac, Behrami, Pinamonti. Allenatore: Davide Nicola

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola, Mancini, Smalling, Santon; Veretout, Diawara; Under, Pellegrini, Kluivert; Dzeko. A disposizione: Cardinali, Fuzato, Cristante, Juan Jesus, Cetin, Kalinic, Bruno Peres.  Allenatore: Paulo Fonseca


LA PARTITA

Le squadre scendono in campo puntuali. Sarà Biraschi il capitano del Genoa. Rossoblu all’attacco sotto la Nord nel secondo tempo. Roma in tenuta bianca a bande giallorosse che batterà il primo pallone della gara.

Partita subito molto vivace. Goldaniga è centrale di sinistra, con Romero a guidare centralmente la difesa a tre del Genoa. Ghiglione e Barreca spesso molto bassi per contenere Under e Kluivert.

Al 4′ prima chance per il Genoa col lancio per Pandev che serve al centro Sanabria. L’anticipo è di Mancini, che di fatto effettua un tiro in porta e Pau Lopez la fa sua senza problemi. Sul ribaltamento di fronte la Roma passa avanti con Pellegrini che sembra toccarla su cross dalla destra di Under, che si accentra per crossare. Pellegrini, dimenticato dalla difesa rossoblu e, in particolare, da Cassata e Romero, illude solamente e trae in inganno Perin: la Lega Serie A attribuirà il gol a Under. Roma avanti al 5′ di gioco. Il Grifone cerca di reagire subito con Sanabria, ma guadagna solamente il primo angolo della partita su chiusura di Mancini.

La Roma dialoga in velocità e insiste alla ricerca del raddoppio, il Genoa gioca di ripartenza cecando di pareggiare. Partita che si è messa immediatamente in salita al Ferraris. Il pressing alto della Roma in questi primi dieci minuti costringe il Genoa a faticare notevolmente nell’impostare. Il break non si interrompe neppure quando Goldaniga e Santon vanno a contrasto a ridosso della linea laterale, sulla destra. Per Maresca è punizione a favore dei giallorossi. Sugli sviluppi dell’azione Dzeko fallisce da pochi passi e spedisce, di testa, tra i guantoni di Perin.

Foto TanoPress

Al 16′ il Grifone si ripresenta dalle parti di Pau Lopez conquistando il secondo tiro dalla bandierina. Un calcio d’angolo che ne produrrà un terzo, ma la difesa giallorossa farà proprio il possesso del pallone dopo un colpo di testa di Schöne. La Roma non lascia passare troppo tempo per rigettarsi all’attacco, questa volta in contropiede e dal propria metà campo: Diawara apre l’azione e, di fatto, la chiude facendosi intercettare il tentativo di assist a centro area per Dzeko.

Il Genoa di questi primi 25′ non è un biglietto da visita dei migliori e la Roma ne sta approfittando. Nel corso dello stesso minuto viene sanzionato Veretout per un atterramento ai danni di Cassata. Dalla buona punizione che ne scaturisce parte uno schema che vanifica, però, ogni possibile velleità offensiva e si spegne sul fondo inseguito da Goldaniga.

Al 32′ primo tiro dalla bandierina anche per la Roma. Al 34′ la più grande occasione per il Genoa nella prima frazione di gioco: prima Sturaro viene anticipato da Pau Lopez, poi sulla ribattuta Ghiglione avrebbe lo specchio della porta tutto disponibile per colpire, ma la spedisce tra i guanti del portiere giallorosso.

Al 37′ ammonito Romero (non diffidato) per aver atterrato Santon all’altezza dei 25 metri. Posizione dalla quale calcerà Pellegrini sfiorando di qualche centimetro la traversa. Perin era sulla traiettoria. Al 42′ è pericolosa la girata mancina di Sanabria, deviata in angolo da Pau Lopez: Maresca aveva già fischiato un precedente tocco di mano. Al 44′ la Roma riesce però a raddoppiare complice l’autorete di Biraschi su tiro da calcetto di Spinazzola all’interno dell’area piccolaIl tempo di battere e il Genoa accorcia subito con l’assist di Schöne per Pandev, che in pallonetto batte Pau Lopez prima che l’arbitro mandi le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 2-1.

Marco Rossi e il ds Marroccu si dirigono in panchina

Alla ripresa si riparte senza cambi né da una parte, energia dall’altra. Il Genoa può attaccare sotto la Nord nei prossimi 45′. E la Gradinata rossoblu sta cercando di dare la giusta spinta alle offensive del Grifone.

Al 56′ primo calcio d’angolo della ripresa per il Genoa mentre si alza il grido “Genoa, Genoa” da tutto il Ferraris. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina Pau Lopez, coadiuvato dalla traversa, chiude su colpo di testa di Goldaniga.

Il Genoa spinge e conquista metri poco a poco, alla ricerca del pareggio. Il quinto angolo arriva all’ora di gioco: attraverserà tutta l’area di rigore e troverà il potente sinistro di Barreca, parato a terra da Pau Lopez. Alla ripresa del gioco Cassata fermerà fallosamente Santon e verrà ammonito per le proteste successive. Era diffidato: non ci sarà a Firenze.

Al 65′ altra occasione per il Grifone, che sfonda sulla sinistra con Barreca: il suo cross teso cerca Sanabria, che aveva anticipato Smalling, ma in allungo non trova il pallone per pochissimi centimetri. Al 67′ rimane a terra Cassata, che chiederà il cambio. Davide Nicola inserirà Favilli. Si passa al 3-4-1-2. Fonseca risponde con Cristante per Veretout, già ammonito. Così come ammonito sarà Dzeko per una gomitata ai danni di Sturaro nella metà campo avversaria.

Al 73′ il Genoa serve sul piatto d’argento il 3-1 alla Roma e lo fa prima con un passaggio orizzontale da infarto di Romero. I rossoblu rimediano, ma Perin nel calciare scivola e regala il pallone a Pellegrini, il quale servirà l’assist a Dzeko per passare sul 3-1.

Il cronometro avanza pericolosamente, complici le perdite di tempo nel rinviare da parte di Pau Lopez, che all’80esimo verrà ammonito. Al minuto 83′ dentro Cetin, fuori Santon. Nicola si gioca la carta Agudelo per Sanabria. Ma negli ultimi cinque minuti di partita concessi da Maresca sarà comunque più Roma che Genoa.

Il Genoa perde un’occasione d’oro, l’ennesima, per accorciare e risalire in classifica quantomeno fuori dalle ultime tre posizioni. Senza contare che Brescia e Lecce, in attesa della Spal, hanno guadagnato un punto sui rossoblu. Il primo gol a freddo, un primo tempo che tatticamente ha lasciato campo e dominio alla Roma, una sfortunata autorete, un calciomercato che non dà segni di vita, gli errori individuali in marcatura e gestione del possesso condannano il Genoa alla dodicesima sconfitta stagionale. Non c’era modo peggiore di cominciare il girone di ritorno. Domenica prossima, senza Cassata squalificato (e probabilmente anche infortunato visto che è stato sostituito per un fastidio muscolare), il Genoa sarà di stanza a Firenze e per due giornate di fila giocherà lontano dal Ferraris, dove tornerà in occasione di Genoa-Cagliari.