Dopo il successo dell’andata e la sconfitta interna contro la Roma, il Genoa affronta la Fiorentina al “Franchi” in una sfida valida per la seconda giornata di ritorno. Sfida particolarmente delicata per il Grifone, ultimo in classifica, e coinciderà anche col primo scontro diretto in campionato fra Nicola e Iachini. Non sarà invece il primo fra Iachini e il Genoa, bensì il 15esimo scontro diretto. Come già scritto, l’ultimo incrocio fra l’allenatore di Ascoli Piceno e il Genoa è coinciso con l’ultimo successo esterno del Grifone (Empoli-Genoa del 28 gennaio 2019). Arbitrerà Orsato della sezione di Schio, Giacomelli lo assisterà dalla postazione VAR.
NOTIZIARIO – Una leggera pioggia accoglie le squadre in campo sin dal riscaldamento. Campo che sarà dunque leggermente bagnato Tutt’intorno al Franchi una temperatura intorno ai 10° centigradi. Campo in ottime condizioni, salvo qualche zolla un po’ meno verde a ridosso della riga di porta. Spal e Brescia, dirette concorrenti per la salvezza, hanno entrambe perso a domicilio contro Bologna e Milan. Il Lecce giocherà domani contro l’Hellas Verona.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Caceres; Lirola, Benassi, Pulgar, Castrovilli, Venuti; Chiesa, Cutrone. A disposizione: Brancolini, Terracciano, Ceccherini, Maxi Oliveira, Ranieri, Terzic, Badelj, Eysseric, Ghezzal, Zurkowski, Vlahovic, Sottil. Allenatore: Giuseppe Iachini.
GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Romero, Criscito; Ghiglione, Behrami, Schöne, Sturaro, Barreca; Pandev, Favilli. A disposizione: Radu, Marchetti, El Yamiq, Goldaniga, Ankersen, Agudelo, Pajac, Eriksson, Jagiello, Radovanovic, Sanabria, Pinamonti, Destro. Allenatore: Davide Nicola.
LA PARTITA – Squadre in campo puntuali: Genoa in tenuta bianca con la croce di San Giorgio sul petto. Fiorentina nel consueto completo viola. Calcio d’inizio affidato ai padroni di casa. Partita che comincia a suon di lanci lunghi, interrotta al secondo minuto da un pestone di Behrami su Caceres. Da un fallo non accordato a Pandev, al 3′ di gioco, la Fiorentina si spinge per la prima volta nell’area di rigore del Genoa, ma Chiesa si trascina il pallone sul fondo.
Al 5′ di gioco primo calcio d’angolo a favore della formazione viola: Behrami libera dal pericolo. Sui trenta metri intercetta Caceres che non esita a calciare in porta: pallone controllato da Perin che sfila sul fondo. È la Fiorentina a fare la partita e al 7′ ad andare vicina al vantaggio su iniziativa di Chiesa, che va al cross e trova la deviazione di Benassi, che serve un assist a Lirola che per pochi centimetri non tocca il pallone. L’azione prosegue e la Fiorentina va dalla bandierina e colpisce traversa con Milenkovic, che svetta sui marcatori e procura più di un’apprensione a Perin e compagni.
Nel giro di dieci minuti la Fiorentina va quattro volte dalla bandierina e il Genoa non riesce a rifiatare. Al 13′ calcio di rigore per il Genoa, che al primo lancio lungo imbecca Favilli, poi atterrato da Pezzella che verrà anche ammonito. Orsato non ha dubbi e assegna calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Criscito, che si fa neutralizzare centralmente il calcio di rigore. Dragowski aveva scelto l’angolo alla sua destra, Criscito la battuta centrale. Ma il portiere polacco ha intercettato con lo scarpino e deviato lontano dalla porta.
Il rigore ha un po’ scosso il Genoa, che ora cerca di frapporre alla Fiorentina la propria idea di gioco: molta manovra in orizzontale e poi la ricerca in profondità di Favilli o degli inserimenti dei centrocampisti. Al 21′ un’iniziativa di Schöne aziona una pericolosa offensiva del Genoa, che col sinistro di Favilli – deviato – trova il primo tiro dalla bandierina della sua gara. Sul ribaltamento di fronte seguìto all’angolo, Chiesa e Cutrone orchestreranno un buon contropiede che terminerà abbondantemente sul fondo col destro del numero 63 viola.
Al 25′ Caceres batte maldestramente una punizione e regala il pallone a Favilli, che attacca l’area di rigore e poi cerca un taglio di Pandev che non c’è, restituendo il possesso a Dragowski. Al 27′ risponde la Fiorentina, che trova soltanto l’esterno della rete con Chiesa. Alla mezz’ora ammonito Schöne, che entra nell’elenco dei diffidati del Genoa assieme a Ghiglione, Pandev e Romero. Al 33′ ci prova Chiesa accentrandosi dalla sinistra sul piede destro: pallone che sfila a pochi centimetri dal palo controllato da Perin. Al 37′ secondo cartellino giallo per la difesa viola: dopo Pezzella, anche Milenkovic si aggiunge al taccuino di Orsato per una gomitata ai danni di Pandev. Il Genoa può usufruire di una buona punizione, che però viene gestita con poca lucidità e procurerà solamente, sulla ripartenza della Fiorentina, l’ammonizione di Favilli per una trattenuta. Dopo un solo minuto di recupero, si conclude il primo tempo sul punteggio di 0-0: il Genoa ha fallito un calcio di rigore al 14′.
Durante l’intervallo si scaldano Destro e Pinamonti, ma nessun cambio interesserà Genoa e Fiorentina. Alla ripresa la prima chance è viola con un colpo di testa di Castrovilli che terminerà sul fondo su traversone di Venuti. Al 48′ risponde il Genoa con un buon angolo conquistato da Sturaro su deviazione di Lirola. La battuta trova la sponda di Romero e, sotto porta, la mancata deviazione dello stesso Sturaro.
Al 51′ ci prova dalla distanza Milenkovic e Perin la fa sua senza problemi. Stessa dinamica sul tiro-cross di Barreca al 53′ dalla zona di sinistra: Pandev si lamenterà un po’ col compagnano che non ha cercato con più convinzione l’assist. Al 54′, a chiedere tre conclusioni nell’arco di pochi minuti, la rapida triangolazione in velocità Cutrone-Benassi-Cutrone che porterà al tiro quest’ultimo. Pallone largo, ma occasione nitida per la formazione viola.
Al 58′, prima che Iachini sostituisca Cutrone per fare spazio a Vlahovic, il Genoa imbastisce una buonissima azione sulla sinistra con Favilli che cerca sul fondo Barreca, il cui cross basso trova Pandev spalle alla porta. Una gabbia di tre uomini impedirà al macedone di girarsi e appoggiarsi verso qualche compagno e la Fiorentina allontanerà il pericolo.
All’ora di gioco, da posizione defilata, il Genoa usufruisce di un buon calcio piazzato molto vicino al vertice destro dell’area di rigore. Nicola, prima della battuta, toglie Pandev e inserisce Sanabria. Della battuta si occuperà Schöne, ma la conclusione finisce alta. Al 62′ Orsato ferma il gioco perché Castrovilli avverte dei giramenti di testa e spiegherà ai compagni con un labiale (“non capisco niente”). Iachini è costretto al secondo cambio: dentro Eysseric. Il gioco riprenderà tre minuti più tardi. Tre minuti che verranno recuperati. Il Genoa li inaugura con un tiro dalla bandierina che la difesa viola neutralizzerà.
Al 70′ si rivede in campo Pinamonti al posto di Favilli. Poi un intervento prima di Perin, poi di Behrami a chiudere su due conclusioni di Eysseric. La gara è molto equilibrata e fisica. Al 75′ ammonito Venuti per aver cinturato Ghiglione che gli aveva rubato il tempo. Al 78′ la Fiorentina ribalta il fronte d’attacco e Vlahovic impegna Perin dopo essere scappato alla marcatura di Criscito. Il pallone termina in angolo, ma la Fiorentina commetterà fallo in attacco. All’80esimo ultimo cambio per la Fiorentina: fuori Venuti, che stava soffrendo Ghiglione sulla destra ed era già ammonito, e dentro Maxi Olivera. Nicola attende ancora prima di spederà l’ultima carta dalla panchina.
All’83esimo clamoroso rischio di autorete per la Fiorentina: Milenkovic impegna Dragowski in angolo. E sullo stesso angolo, a sei minuti dalla fine, è Biraschi a costringere ad un altro grande intervento il portiere viola. Nel finale di partita è la Fiorentina che prova a creare qualche apprensione in più dalle parti di Perin, ma è soprattutto Benassi a fallire una grande chance. E sull’azione successiva sarà Pinamonti a farsi neutralizzare ancora da Dragowski a tu per tu col portiere viola, che si supera e devia in angolo. Nicola si gioca l’ultimo cambio: Behrami lascia il posto ad Jagiello.
La partita vive ancora sei minuti di recupero, poi arriva il triplice fischio di Orsato a sancire o 0-0 finale. Genoa che abbandona l’ultimo posto e sale a quindici punti agganciando Spal e Brescia, col quale ha lo scontro diretto a favore. Domenica prossima (ore 15) altra gara esterna contro l’Atalanta di Gasperini. Nel mezzo gli ultimi sei giorni di calciomercato, che potrebbero portare gli ultimi innesti che servono per rincorrere la salvezza. Una salvezza che, ripetendo prestazioni come stasera (con maggiore concretezza sotto porta), si può ancora raggiungere.